Kristof Agota

L’analfabeta

Analfabeta è la persona che non sa né leggere né scrivere. L’analfabeta del titolo è lei, Agota Kristof. Non è un paradosso, è la semplice realtà: Agota Kristof è stata e, per certi versi, è ancora un’analfabeta. La sua madre lingua, l’ungherese, ha dovuto abbandonarla nel 1956 quando ha lasciato la terra in cui è nata. E’ arrivata in Svizzera e dopo alcuni anni si è resa conto di saper parlare, seppur ancora con qualche impaccio, il francese, ma di non riuscire a leggerlo né a scriverlo: Sono tornata analfabeta. Io che leggevo già a quattro anni. […] All’età di ventisette anni, mi iscrivo ai corsi estivi dell’Università di Neuchâtel, per imparare a leggere. Il rapporto con la nuova...CONTINUA...

Schneider Helga

Stelle di cannella

Un libro adatto ai più giovani, “Stelle di cannella”. Abbordabile e semplice. La scrittura di Helga Schneider può avvicinarsi con disarmante candore ai bambini e ai ragazzi perché diretta, lineare e limpida anche se a tanta comprensibilità di lettura si affianca l’amarezza e, a tratti, la crudeltà di quanto narrato. Perché anche in “Stelle di cannella” l’argomento principale è il nazismo, l’odio cieco che ha generato, le violenze e le persecuzioni contro gli ebrei. Al centro della storia due bambini tedeschi di nove anni. Uno è David, figlio del giornalista ebreo Jacov Korsakov e di Jutta, donna di religione cristiana e già madre di una ragazza, Lene. L’altro bambino si chiama Fritz ed è figlio...CONTINUA...

Schrader Paul

Mishima: Una vita in quattro capitoli

Questa splendida e a tratti frastornante opera di Paul Schrader, regista, sceneggiatore e critico cinematografico statunitense, purtroppo poco nota nonostante la produzione esecutiva di due colossi hollywoodiani quali Coppola e Lucas, è l’unica rappresentazione di celluloide che indaghi, sia pur nelle sue linee essenziali ma con indubbia maestria e spiccato senso della messa in scena, la vita e l’arte di uno dei maggiori letterati del Novecento. Yukio Mishima, controverso romanziere giapponese, artista a tutto tondo, ha attraversato con le sue opere i primi venticinque anni che seguirono il secondo conflitto mondiale: evento fondamentale...CONTINUA...

Zweig Stefan

Novella degli scacchi

Zweig scrive la “Novella degli scacchi” nel 1941. E’ ormai in esilio. Ha già abbandonato l’Europa, i suoi amici, il mondo e la cultura a cui apparteneva. Ha visto i nazisti condannare al rogo le sue opere e subìto la punizione per essere un ebreo. Vive in Brasile, nella piccola ed anonima città di Petrópolis, insieme alla seconda moglie. Soffre la mancanza dei suoi libri e di tutto il materiale di studio che è stato costretto a lasciare nel Vecchio Continente. Scova un manuale di scacchi e con sua moglie Lotte inizia a studiare e a giocare, una dopo l’altra, le più famose partite dei grandi maestri del passato. Nel suo sentimento di rinuncia, nella stanchezza, nel senso di sconfitta personale...CONTINUA...

Franchi Gianfranco

L’Inadempienza

Una raccolta poetica che si snoda lungo l’arco di dieci anni non è solo esperienza estetica, ma diviene anche percorso esistenziale, presa di coscienza di sé e delle proprie capacità. La poesia di Gianfranco Franchi è figlia di centinaia di influssi diversi, all’insegna dell’eclettismo,della sperimentazione e di una straordinaria capacità d’interiorizzare gli autori: dai grandi classici antichi e moderni (Ungaretti, Campana, Gozzano solo per citarne alcuni) agli artisti rock, soprattutto Ian Curtis. La cultura di Franchi è vastissima ed è il risultato di anni di letture, di studio feroce e di riflessioni che l’hanno portato a...CONTINUA...

Zweig Stefan

Momenti fatali. Quattordici miniature storiche

Vasco Nuñez de Balboa, il sultano Murad, Rouget de Lisle, il generale Grouchy, Johann August Suter, Cyrus W. Field, il capitano Scott. Personaggi realmente vissuti e pressoché sconosciuti ai più ma che, in epoche e per ragioni diverse, hanno avuto un ruolo particolare o hanno vissuto esperienze irripetibili che, spesso in maniera del tutto casuale, sono giunte a mutare la storia dell’umanità. Sono quattordici le cronache raccolte in “Momenti fatali”, quattordici brevi racconti storici grazie ai quali Zweig ci descrive delle “ore stellari” durante le quali è avvenuto qualcosa di assolutamente rivoluzionario, nel bene o nel male. Perché a volte un semplice diniego, un banale ritardo o un piccolissimo...CONTINUA...

Shafak Elif

La bastarda di Istanbul

L’articolo 301 del codice penale turco prevede il carcere per chiunque offenda l’identità turca. In particolare per chi parli del genocidio armeno del 1915 messo in atto dai turchi e che, tuttora, i turchi si ostinano a non voler riconoscere. In base a questo articolo, Elif Shafak, nel 2006, ha subìto un processo. Infatti, secondo l’accusa, ne “La bastarda di Istanbul” sono contenute parole che denigrano l’identità nazionale turca. La Shafak avrebbe potuto essere condannata a tre anni di carcere ma il processo, fortunatamente, si è concluso con un’assoluzione. Le parole che hanno messo nei guai la scrittrice sono pronunciate dai personaggi armeni presenti ne “La bastarda di Istanbul”. Perché...CONTINUA...

Mascheri Paolo

Il gregario

Gregario: componente di una squadra ciclistica che ha il compito di aiutare il caposquadra. Questa una delle definizioni più comuni del sostantivo che dà il titolo al romanzo di Mascheri. Gregario in questo caso è il figlio che, con un amore “da cane fedele” ha sempre seguito il padre, vero leader nella corsa della vita. Ventottenne...CONTINUA...

Pennac Daniel

La lunga notte del dottor Galvan

Sono trascorsi venti anni da quella strana e tormentata notte in ospedale. Domenica di luna piena. Il dottor Gérard Galvan è di guardia al pronto soccorso della clinica Postel-Couperin. Tra un’impetigine, un attacco di asma e un motociclista ferito, il medico non fa che immaginare il proprio biglietto da visita: Professor Gérard Galvan Medicina Interna. La sua massima ambizione, un grande progetto: nella mia immaginazione si dispiegava come uno stendardo la cui ombra cancellava i colleghi e copriva tutto il campo medico. Urgenza dopo urgenza, fino al momento in cui Galvan, alle due della notte, vede un uomo crollare lungo il corridoio del pronto soccorso. Il paziente ha solo il tempo...CONTINUA...

Travaglio Marco, Gomez Peter, Lillo Marco

Bavaglio

"Le tre scimmiette si tappano con le mani rispettivamente gli occhi, le orecchie e la bocca. I loro nomi sono "mizaru", "kikazaru" e "iwazaru" e significano rispettivamente "non vedere il male", "non sentire il male" e "non parlare del male". "Bloccare i processi, cancellare l'informazione, difendersi con l'impunità": un sottotitolo tutt'altro che rassicurante. Inoltre è probabile possa apparire agli occhi di molti assurdo e contraddittorio: siamo sommersi dall'informazione e parlare di censura e "bavaglio" è una drammatizzazione che, al di là delle proprie posizioni politiche, non tutti potrebbero cogliere. Basta intendersi sul significato dei termini e di quale informazione vogliamo parlare...CONTINUA...