Ozpetek Ferzan

Saturno contro

Dopo la pessima prova fornita con Cuore sacro, forse il suo picco negativo, il regista italo-turco Ferzan Ozpetek torna sulle tracce de Le fate ignoranti per raccontarci una storia corale i cui motivi narrativi sono sempre centrati sulle diverse facce dell’amore omosessuale. Diverse facce che, nel suo universo di celluloide, paradossalmente, si somigliano fin troppo, non scalfendo mai il livello di superficie restituito agli spettatori ed evidenziando la carenza di un elemento fondamentale per un cinema che ambisca a scuotere i sentimenti e le coscienze: il piano emotivo-emozionale. Non pungono, non emozionano, non...CONTINUA...

Arslan Antonia

La masseria delle allodole

“La masseria delle allodole” è un romanzo tragico e commovente, intriso di nostalgia e di dolore eppure dolce come il ricordo della Patria Perduta – l’Armenia – che risplende in un cielo di sogno, luogo smarrito per sempre, spazzato via dalla crudeltà e dal fanatismo. “La masseria delle allodole” è soprattutto un romanzo necessario non solo perché tratta letterariamente di un evento storico – il genocidio degli armeni nel 1915-16 ad opera dei turchi – che non ha mai avuto giustizia, ma perché l’esigenza del narrare traspare tra le pagine, come se l’Autrice non avesse più potuto tacere sulle...CONTINUA...

Puenzo Lucia

XXY

Ogni tanto passano anche per le nostre sale. Passano in maniera fuggevole, ahimè, solo nelle grandi città e in uno o due cinema che fanno scelte di programmazione meno banali. Passano pellicole che ti fanno pensare che non possono esistere solo Neri Parenti o Harry Potter, né lo scialbo minimalismo di celluloide all’italiana, né i Muccino e gli Ozpetek, i Brizzi, gli Accorsi, la Bellucci e gli Scamarcio. Eh si, cari spettatori italiani, voi lo sapete meglio di me quanto sia difficile trovare pellicole di cui innamorarsi, soprattutto se – pur presentendone la possibilità - si è costretti a fare molti chilometri per trovare la sala ospitante: meglio Harry Potter o Scamarcio...CONTINUA...

Franchi Gianfranco

Ombra della fontana

CAVALIERE D’ARTE E D’AMORE. Frecce scoccate da un unico arco che si dirigono in tante, diverse direzioni. A sperimentare, sondare, ricercare: questa la prima riflessione che suscita la raccolta di poesie “Ombra della fontana” di G.Franchi. Una ricerca poetica - “arte nuova è frammento” , “opera è metamorfosi, / leggenda contaminata, / sperimentazione impressa” –CONTINUA...

Fulci Lucio

Una sull’altra

Forse la sua migliore sceneggiatura. Cosi pensava Fulci di Una sull’altra, prima incursione nel thriller del regista romano, pellicola uscita in un anno assai doloroso per lui, nel quale perse prima la moglie e poi la madre. Il film, come spesso accadrà a Fulci negli anni successivi, fu oggetto di censura, di tagli e del massimo divieto possibile, incontrando addirittura il sequestro a settembre del 1969. Uno spettacolo osceno, ritennero  i soliti benpensanti. Certo era il 1969, ma vi garantisco che se lo vedete con gli occhi di oggi vi fate quattro risate, tanto risultano innocue le nudità mostrate da uno dei più bravi artigiani italiani della celluloide...CONTINUA...

Mungiu Cristian

4 mesi 3 settimane 2 giorni

Soffia forte il vento dell’est. Il cinema rumeno fa incetta di premi all’ultimo Festival di Cannes aggiudicandosi, a sorpresa, nientemeno che la Palma d’Oro. Sorpresa perché l’opera in questione, 4 mesi 3 settimane 2 giorni, è costata appena 800.000 dollari ed è stata girata in un tempo da record. E poi è una pellicola rumena, figlia d’un Paese la cui tradizione cinematografica è prossima allo zero. Eppure a Cannes non solo ci si è innamorati – si dice – da subito di questo film, ma si è anche premiata come vincitrice, nella sezione “Un certain regard”, un’altra pellicola rumena: California Dreamin'...CONTINUA...

Magni Luigi

State buoni se potete

Curiosa incursione di un regista anticlericale nella vita di un santo, State buoni se potete è un’opera che consente a Luigi Magni di tornare a parlare della Roma del potere incontrastato dei Papi, ancorché spostando l’asse temporale indietro di qualche secolo (ricordiamo, tra gli altri suoi film, Nell'anno del Signore e In nome del Papa Re, ambientati nell’Ottocento). E il santo in questione è uno di quelli considerati tra i più pii e umili, quel Filippo Neri che fondò l’Oratorio; che nel tempo divenne, nell’ambito della Chiesa cattolica, una vera e propria istituzione per le sue capacità di preveggenza. La curiosità che può sorgere subito in...CONTINUA...

Davigo Piercamillo, Pinardi Davide

La giubba del Re

E' un destino curioso quello di Piercamillo Davigo; grottesco magari ma del tutto in sintonia con gli usi e costumi della nostra esotica Italia: i famigli di coloro che sono stati indagati dal pool di "mani pulite" e che poi nella cosiddetta seconda repubblica si sono rifatti una verginità non hanno avuto remore nel definirlo "fascista", "qualunquista", "toga rossa" e soprattutto "estremista comunista". Un campionario politicamente molto variegato soprattutto se riferito ad una sola persona. Definizioni paradossali se rivolte ad un magistrato che, quanto a formazione e cultura, nell'ambiente giudiziario ha fama di essere un "conservatore a tutto tondo"; oltre a possedere una mente ed una competenza...CONTINUA...

McGrath Patrick

Follia

“Mami, non vedi che sto annegando? Certo tesoro, certo che lo vedo, sto venendo ad aiutarti, non aver paura, amore, mamma ti aiuterà, mamma non ti lascerà annegare! Urlava Stella, ma a chi? Chi mai poteva sentirla? Nessuno; la sua voce echeggiava sotto una volta piena di ombre, e non c’era nessuno a risponderle, nessuna presenza amica usciva dal buio per prenderle la mano, e rassicurarla, e dirle che andava tutto bene, era stato solo un sogno”. (p.272) Per certi versi un romanzo agghiacciante. Follia, forse l’opera più nota e fortunata dell’inglese Patrick McGrath, sceglie da subito una forma di narrazione inusuale...CONTINUA...

Comencini Luigi

Lo scopone scientifico

Considerato uno dei maestri della commedia all’italiana, Luigi Comencini, deceduto da pochi mesi, fu attivo già dal primissimo dopoguerra, trovando lustro e notorietà con la mini saga del Pane, amore e… (il primo film è del 1953, il secondo lo segue a ruota di un anno). Ma aggiungerei di più, in quanto si può ben affermare che le due opere dirette da Comencini siano state le pellicole d’ingresso al lungo e fortunato filone della commedia all’italiana, genere davvero ispirato fino alla metà dei Settanta. Il regista di Salò fu sempre molto prolifico e partorì, a distanza di un abbondante decennio l’una dall’altra, due opere rimarchevoli che si possono...CONTINUA...