Fincher David

Zodiac

Storie di serial killer, imprevedibili e inafferrabili, folli e geniali, disturbati quanto originali nel motivare il loro istinto punitivo quasi “divino” (molti di essi si sentono un Dio, in effetti, un essere superiore e trascendente), storie che Fincher ha nelle proprie corde, se ricordiamo il riuscitissimo Seven, e in cui trasferisce la propria vocazione a far cinema d’ atmosfera, cupo ed enigmatico. Vocazione all'oscurità dell'anima che percorre tutta l’opera del regista americano, per alcuni sopravvalutata ma pur sempre significativa di titoli come il già citato Seven, Fight club, il claustrofobico terzo Alien...CONTINUA...

Meneghello Luigi

Fiori italiani

“Che cos’è un’educazione?” Questo l’interrogativo che Meneghello si pone in apertura del libro che rievoca la formazione di S., alter-ego dell’Autore, svoltasi durante gli anni del fascismo nel Veneto, tra Malo, Vicenza e Padova. La prima idea per quest’opera venne a Meneghello nel 1944 nello stesso luogo in cui si svolge una scena de “I piccoli maestri”, il suo romanzo più noto. I “Fiori” ne costituiscono l’antefatto ideale, poiché descrivono lo scenario culturale in cui alcuni giovani...CONTINUA...

Fulci Lucio

I quattro dell’Apocalisse

Lucio Fulci, abile incursore tra i generi cinematografici più disparati, dopo essersi cimentato quasi esclusivamente in commedie, approda allo spaghetti western nel 1966, con Le colt cantarono la morte… e fu tempo di massacro. Fu un ottimo successo di pubblico, cui comunque fece seguire altre commedie, prima di accostarsi al genere per il quale è più noto: il thriller/horror. Ma gli spaghetti western tornarono, a qualche anno di distanza, andando a vivificare un genere che andava inevitabilmente incontro al suo canto del cigno. I quattro dell’Apocalisse (1975) e Sella d’argento (1978) sono due film molto differenti...CONTINUA...

Hickox Douglas

Oscar insanguinato

Una delle più geniali e suggestive vendette della storia del cinema si consumò in teatro: un teatro di sangue, per l’appunto. Theatre of blood è, difatti, il titolo originale (da noi riadattato come Oscar insanguinato) di una godibilissima pellicola di Douglas Hickox, magistralmente interpretata dall’icona horror Vincent Price. Il film, strutturato su un’ affascinante trovata narrativa, ovvero immaginare un assassino che compie i suoi delitti secondo un rituale che ha come schema unico l’emulazione-(re)interpretazione di noti drammi shakespeariani, ha al contempo una struttura horror e un retrogusto da commedia nera. Srotoliamo brevemente il plot. Conrad...CONTINUA...

Montanelli Indro, Abate Tiziana

Soltanto un giornalista

Non credo sia mai stato facile chiarirsi le idee sulla storia di un giornalista molto amato ma altrettanto detestato come Indro Montanelli. Un personaggio complesso la cui vita, costellata di battaglie civili o incivili che dir si voglia, ha dato il destro ad interpretazioni tutt'altro che pacifiche; pensiamo solo all'ampia biografia di Marcello Staglieno, già suo collaboratore al "Giornale", che, alla fine del volume, nella sua veste di simpatizzante leghista e poi della nuova destra post fascista, ha dovuto fare i conti, tra imbarazzi e reticenze, col suo vecchio amico Indro ormai lontano dalle sue posizioni politiche e soprattutto professionali (F. Orlando pensa che dietro lo pseudonimo di...CONTINUA...

Bergman Ingmar

Un’estate d’amore

Sin dai primordi della sua folta filmografia, Ingmar Bergman, cineasta principe del cinema scandinavo d’ogni tempo, dimostrò di essere un autore completo, capace di trovare uno stile narrativo e una ricerca estetica molto personale ma allo stesso tempo visivamente molto efficace. Una delle prime opere che palesa il suo spessore autoriale è indubbiamente Un’estate d’amore, pellicola nella quale il regista svedese fa confluire profonde suggestioni personali che abilmente trasfigura negli agrodolci ricordi di una protagonista inquieta. Marie è una nota artista svedese, ballerina di punta all’opera di Stoccolma. Il ballo è...CONTINUA...

Mehldau Brad, Fleming Renee

Love sublime

E' stato definito da autorevoli critici come un disco "importante". Affermazione sicuramente impegnativa ma a cui sentiamo di poterci associare, pur nella nostra modestia di ascoltatori non professionali: ci potranno pure sfuggire particolari raffinatezze poetiche e musicali, ma non tanto da non cogliere quando ci troviamo di fronte ad un'opera tutt'altro che ordinaria. Del resto non potrebbe essere altrimenti: un disco i cui unici protagonisti sono un famoso jazzista, compositore e pianista, Brad Mehldau, e uno dei più celebrati soprani oggi in attività, l'americana Reneè Fleming, per forza di cose non può passare inosservato; al di là del giudizio sul risultato qualitativo di questa apparente...CONTINUA...

Deodato Ruggero

Cannibal Holocaust

Censurato in 23 paesi del mondo, oggetto di culto dei cinefili più incalliti, quelli che non stanno tanto li a storcere il naso per qualche efferatezza di troppo, Cannibal Holocaust, film più noto e celebrato di Ruggero Deodato (per ciò stesso divenuto autore cult), è tornato da qualche mese in dvd, in una versione totalmente restaurata e non eccessivamente tagliata. I motivi d’interesse che, nel tempo, hanno accompagnato questa pellicola non sembrano così evidenti; o meglio, non sono legati necessariamente alla parvenza di splatter horror più truculento della norma. È vero che le atrocità abbondano, e che vi è anche un deprecabile abuso – per usare un eufemismo...CONTINUA...

Raimi Sam

Spider Man 3

Un bel fumettone per le sale, ma non solo questo, un tripudio di riusciti effetti speciali ma anche, sulla scia del secondo episodio, un film che cerca, pur in superficie, visto il genere, di indagare sentimenti, contraddizioni e paure di superprotagonisti mascherati e mutanti. E qui ce ne sono addirittura quattro: il Nostro eroe, il redivivo Goblin (James Franco), l’uomo sabbia e un giovane fotografo (antagonista di Parker sul lavoro) che viene a contatto con una misteriosa sostanza informe. Ma a guardar bene sono cinque, perché lo stesso Spider man, attaccato per primo dall’informe sostanza proveniente dallo spazio, partorisce un altro da sé malefico e vendicativo...CONTINUA...

Meneghello Luigi

Pomo pero

“Pómo pèro ­– dime ‘l vèro dime la santa – verità                                                      Quala zéla? – Quésta qua” (Cantilena di Malo, che serviva a scegliere fra le due mani a pugno quella che si spera non sia vuota) “Pomo pero”, come recita il sottotitolo “Paralipomeni d’un libro di famiglia”, costituisce il seguito...CONTINUA...