Operazione davvero pregevole questa dell’editore Marsilio che con questo “Zeppa poetica” di Andrea Zepponi, edito nel dicembre 2020, ci regala un libro raffinato, colto, ironico, che già nella paronomasia del titolo, che gioca con il cognome dell’autore, mette in chiaro che ci troviamo dinanzi a un registro ironico. Ma non c’è solo questo, naturalmente. È un libro di sonetti che omaggiano la grande tradizione italiana, da Petrarca e...CONTINUA...
"Munyal" è una parola fulani che significa pazienza. La pazienza che ogni donna fulani che va in sposa deve imporre a se stessa per sopportare, accettare, rassegnarsi, sottomettersi e tacere. La pazienza come obbligo e unica regola di vita. Così è sempre stato e così sarà. La stessa Djaïli Amadou Amal, scrittrice camerunense di discendenza fulani, è stata obbligata a sposare, a soli 17 anni, un uomo di 50. Fuggirà dal primo marito e anche da un secondo. "Le impazienti" è il suo terzo libro, il primo pubblicato in Italia. È il racconto del destino di tre donne ma, simbolicamente, di milioni di...CONTINUA...
È noto che voler parlare della vera poesia è come setacciare l’acqua: il meglio passa tra le maglie; stesso destino in un certo modo ha la traduzione poetica che non riuscirà mai a rendere a pieno i ritmi, le risonanze e i fonemi di un originale. Cosa tanto più vera per un’opera come l’Eugenio Onegin, il capolavoro di Aleksandr Sergeevič Puškin, definito dal suo autore un «romanzo in versi», un testo ricchissimo di soluzioni ritmiche raffinate e del tutto nuove, il quale ha segnato la vera nascita della lingua letteraria russa. Se opere come quella puskiniana sono giunte fino a noi...CONTINUA...
Abbiamo avuto il piacere di porre qualche domanda a Concetta D'Angeli, autrice de Le rovinose (Il ramo e la foglia edizioni), un romanzo che nel ripercorrere gli episodi dell'amicizia turbolenta tra Silvana e Clara ci conduce a piè pari nell'Italia degli anni di piombo, in un periodo storico segnato dalla violenza del terrorismo ma anche da cambiamenti epocali, da conquiste significative in ambito giuridico e civile che hanno permesso alle donne di affrancarsi sempre più da una società patriarcale e maschilista.
Gentile Prof.ssa D'Angeli, come è nato il romanzo "Le rovinose"?...CONTINUA...
La lingua di Silvio Straneo accade come accadono le cose nei sogni e nelle favole, portando con sé la stessa luce magica, custodendo in sé gli stessi spiritelli un po’ dispettosi e le loro fantasie indomite. Con ironia divertita e leggerezza incantata Straneo attraversa le lande spesso così inospitali del linguaggio, per recare “conforto” a tutti noi, i parlanti, il conforto di una lingua fantasiosa, di un’invenzione linguistica molto rigorosa, tanto più rigorosa tanto più è divertita (l’autore è così in controllo dei propri mezzi stilistici che si avverte la sua gioia creativa, vera sorgente della poesia anche della più disperata).
Così le parole leggere si librano nell’aria come bolle di...CONTINUA...
Contraddistinta da uno stile sobrio ed immediato nonché da una conoscenza profonda della cultura e della società albanese odierne, La disputa sul raki e altre storie di vendetta (Besa Muci Editore) è un'interessante raccolta di racconti di Fabio M. Rocchi a cui va il merito di proporre una lettura estremamente acuta dell'Albania contemporanea, qui ritratta nei suoi molteplici aspetti.
Pur avendo infatti come filo conduttore il tema della vendetta, esibito già nel titolo, le pagine di Rocchi allargano il proprio sguardo a tanti altri elementi della più...CONTINUA...
“Ostuni, musica alta alle 4 di notte: ex assessore scende in strada e distrugge la cassa a bastonate”: questa una delle notizie, con relativo video, che attualmente sta spopolando sui social. Probabilmente anche Resede Ferioli, autrice di “Abbassate il volume”, se ne avesse avuto la possibilità si sarebbe comportata come l’ex assessore; anzi leggendo il suo pamphlet c’è da pensare che avrebbe letteralmente raso al suolo tutte “le fonti di disturbo della quiete pubblica”. Un radere al suolo che ha le sue buone ragioni, viste le illegalità viste e subite durante i suoi soggiorni estivi...CONTINUA...
Un romanzo aspro, duro ma con un grande cuore, proprio come i suoi protagonisti.
Ci troviamo nella Scozia occidentale, in una piccola cittadina di minatori, la vicenda parte dal 1906 e segue le vicende della famiglia di Tam Docherty, della moglie Jenny e dei figli Mick, Angus, Kathleen e Conn.
La narrazione avviene in terza persona ma sposta continuamente l’attenzione sui differenti personaggi e abbiamo così un’ampia panoramica su ciascuno di loro, così come anche gli altri abitanti della cittadina. Tam è una figura di un certo rilievo nella comunità locale: di origini cattoliche...CONTINUA...
“La verità è che la vera musica non è mai difficile. Questo è soltanto un termine che funge da schermo, che viene usato per nascondere la povertà della cattiva musica”. Queste parole, attribuite a Claude Debussy, ci sono tornate alla mente quando anni fa tra le recensioni all’album “Popular Games” di Max Fuschetto, si poteva leggere, pur tra mille apprezzamenti, che quella non era musica facile e non era musica per tutti. Un giudizio che di primo acchito può lasciare perplessi, soprattutto dopo aver ascoltato i brani di Fuschetto, spesso caratterizzati da una notevole comprensibilità, che qualcuno potrebbe anche definire semplicità espressiva. La verità è che CONTINUA...
Alfonsina Strada ha compiuto un'impresa sportiva senza eguali nella storia d'Italia, anche se in pochi conoscono o ricordano il suo nome. Alfonsina Strada è stata la prima (ed è rimasta anche l'unica) donna ad aver partecipato al Giro d'Italia. Stiamo parlando dell'edizione del 1924 e lei, unica ciclista, ebbe il coraggio, l'impertinenza e la spudoratezza di prendere parte a una competizione riservata solo agli uomini, andando a infrangere ogni convenzione e ogni regola. I tempi non erano di certo adatti a un'iniziativa del genere e le piovvero addosso critiche asprissime, oltre...CONTINUA...
Follow Us