Risultati della Ricerca: Lia Levi

Lupi Gordiano

Yoani Sánchez. In attesa della primavera

Appena terminato di leggere “In attesa della primavera” mi son subito chiesto come potevo definire il libro di Gordiano Lupi. Biografia, antologia oppure opera di storia contemporanea? Probabilmente un libro che riunisce tutti questi aspetti, ovvero la biografia di una dissidente cubana, l’ormai celebre Yoani Sánchez, raccontata grazie ad ampia selezione di scritti tratti dal suo blog Generación Y; ma anche la storia di una nazione, Cuba, sotto il giogo di una ultradecennale dittatura, e, di riflesso, la storia della cattiva coscienza di una sinistra, ormai minoritaria (in Italia quella maggioritaria...CONTINUA...

Börjlind Cilla, Börjlind Rolf

La marea nasconde ogni cosa

Potevano pure evitare di dircelo subito ma che Cilla e Rolf Börjlind  siano innanzitutto sceneggiatori è facilmente intuibile leggendo la loro opera d’esordio “La marea nasconde ogni cosa”. Quindi nessuna sorpresa, tra un bel po’ di dichiarazioni pubblicitarie, nel leggere che quasi contemporaneamente alla pubblicazione siano stati venduti i diritti cinematografici dell’opera. Del resto una delle osservazioni ricorrenti ogni qual volta ci troviamo a leggere un romanzo di genere – ci perdonerete la mancanza di fantasia – è che appare piuttosto evidente come molti di questi autentici o potenziali...CONTINUA...

Carroll Rory

Storia segreta di Hugo Chávez. El comandante

“Quando si allontana rilassato insieme alla guardia del corpo costituita da ufficiali decorati e intimi amici, sono sopraffatto dalla sensazione di aver appena viaggiato e chiacchierato amabilmente con due uomini che sono l’uno l’opposto dell’altro. Uno a cui i capricci del destino hanno dato la possibilità di salvare il proprio paese. L’altro, un illusionista, che potrebbe passare alla storia semplicemente come l’ennesimo despota” (pag. 13). Così nel prologo vengono riportate le parole di García Márquez: il grande scrittore aveva incontrato Chávez nel 1999 durante un viaggio di ritorno da Cuba...CONTINUA...

Vercel Roger

Tempesta

"Tempesta" (titolo originale "Remorques") viene presentato, in primis, come il libro che Primo Levi ha letto durante la sua ultima notte ad Auschwitz. È stato un medico greco in fuga dal lager a lasciarglielo. E Levi lo legge e lo rilegge per ore ed ore. D'altro canto è il primo libro che ha la possibilità di tenere tra le mani dopo un intero anno senza letture. Ma di questo importante momento della vita di Primo Levi e dei simboli che "Remorques" racchiude, ha diffusamente scritto Andrea Cortellessa nella nota critica al libro di Roger Vercel (leggibile, in versione ridotta, anche in CONTINUA...

Couto Mia

Il dono del viandante e altri racconti

Di recente ho scoperto che nei paraggi c'è una nuova libreria. E' stata inaugurata poco prima dello scorso Natale. Un buon segno, mi dico, considerando la fase storica e le difficoltà che tante librerie stanno vivendo. La libraia è una mia vecchia conoscenza. Entro, faccio un giro e prenoto un libro: "Il dono del viandante" di Mia Couto. Passo a prenderlo qualche giorno più tardi e lo divoro in una serata. Non mi sorprende: Mia Couto conferma di essere uno degli scrittori migliori che conosca. In tutto ciò che scrive, inclusa questa raccolta di racconti, riesce ad iniettare magia, poesia, incanto...CONTINUA...

Waugh Evelyn

L’uomo che amava Dickens

Gli undici racconti di Evelyn Waugh tradotti da Mario Fortunato per Bompiani sono decisamente molto inglesi: ironici fino a sconfinare nella tragedia, ritmati da battute fulminanti, freddure, dialoghi serrati, che scoppiettano come fuochi d’artificio. Quando suscitano il riso non si tratta di una risata sguaiata, ma di un sorriso fine, di un incresparsi delle labbra, che sottende la consapevolezza delle miserie umane e del loro inesorabile ripetersi. CONTINUA...

Diamanti Ilvo

Gramsci, Manzoni e mia suocera

Poco più di cento pagine sono state sufficienti ad Ilvo Diamanti, col suo stile un po’ rap e totalmente privo di fronzoli, per rispondere a una domanda per niente banale ma che molti di noi in questi anni si sono fatti: perché i cosiddetti esperti sbagliano le previsioni politiche? Finalmente il  politologo che, con una punta di necessaria perfidia, ha indagato i motivi per cui tanti suoi stimati colleghi non ne azzeccano una. In questi anni di “Seconda Repubblica”, nei quali, tra i cosiddetti esperti, sembrava questione prioritaria se il centrosinistra dovesse avere il trattino o meno, onestamente...CONTINUA...

Lévinas Emmanuel

Parola e silenzio e altre conferenze inedite al Collège Philosophique

Se volessimo proporre un titolo alternativo ad un volume dedicato a Lévinas, o come sottotitolo a qualche sua opera, “La filosofia dopo la tragedia della seconda guerra mondiale”, credo risulterebbe proprio adatto. Ricordiamo che il filosofo di origine lituana, dopo l’invasione nazista della Francia fu prigioniero fino al termine della guerra. Fu proprio dopo il 1945 che Lévinas divenne protagonista nel circolo degli intellettuali che circondavano Jean Wahl, il fondatore del  Collége Philosophique. In questo contesto Lévinas ebbe modo di precisare la sua idea filosofica, basata sull’etica dell’Altro...CONTINUA...

Remotti Remo

Ho rubato la marmellata

Anni fa in televisione si faceva vedere ogni tanto un tipo strano, praticamente un urlatore che, dopo qualche parola buttata là con toni normali, iniziava ad infervorarsi con “me ne vado da” e iniziava a spogliarsi incazzato come una bestia urlando sempre più forte “me ne vado da” ogni dove. Quello era Remo Remotti. Un personaggio decisamente inconfondibile che molti di voi avranno riconosciuto come caratterista nei film di Moretti, dei Taviani e di tanti altri. Conosciuto ai più per le sue apparizioni cinematografiche, Remotti, come scopriremo leggendo “Ho rubato la marmellata”, è anche pittore...CONTINUA...

Nolan Christopher

Il cavaliere oscuro – Il ritorno

Non era semplice chiudere la trilogia. Non era semplice chiudere eppure lasciare uno spiraglio, la possibilità di una futura evoluzione della storia. In altre mani, certo, perché il geniale Christopher Nolan probabilmente si sarebbe fermato anche a quel cavaliere oscuro che s’inabissava nella tenebra dopo aver sconfitto Joker e salvato Gotham, prendendosi la colpa della morte di quello che sarebbe diventato il simbolo della “giustizia giusta”, nell’immaginifica megalopoli che aveva dato i natali al miliardario filantropo Bruce Wayne. Ma c’era da chiudere il cerchio...CONTINUA...