Meneghello Luigi

I piccoli maestri

La Resistenza veneta sull’altopiano di Asiago, vista in chiave antieroica e antiretorica, vissuta da un gruppo di giovani universitari vicentini con tutto l’entusiasmo, la voglia di fare e di cambiare, l’inesperienza e l’improvvisazione della loro età, è l’argomento principale di questo atipico libro di Meneghello. L’autore rivisita le vicende della guerra partigiana e le trasfigura con ironia e distacco, accantonando ed evitando esagerazioni e patetismi. L’inizio della storia vede il protagonista-narratore (coincidente con l’autore stesso) e Simonetta, la sua ragazza, ritornare a guerra finita sull’altopiano...CONTINUA...

Stella Gian Antonio

Avanti popolo

Gian Antonio Stella è un giornalista che prende sul serio la par condicio. I lettori del Corriere lo sanno bene: le sue attenzioni nei confronti dei politici (i destinatari difficilmente gradiscono) non hanno mai avuto confini. Ed ora, dopo i devastanti reportage antropolologici sugli accoliti del palazzinaro di Arcore, con "Tribù. Foto di gruppo con cavaliere", iniziata una nuova legislatura con la sinistra al potere, era inevitabile che Stella si dedicasse a mazziare la nuova classe dirigente "di lotta e di governo". C'è il disobbediente di famiglia borghesissima e proprietario terriero; il premier, che ben prima dell'uscita sulla "coalizione sexy" si dimostra terrificante battutista (recidivo)...CONTINUA...

Maurensig Paolo

L’ombra e la meridiana

L’OCCHIO DEL FOTOGRAFO “L’Ombra e la Meridiana” è uno strano romanzo, decisamente atipico nel contesto della produzione dello scrittore goriziano. Protagonista e narratore della vicenda è un fotografo, ospite della locanda “al Cigno”, il quale, pur cercando di non esibire questo suo interesse, ha lo Zio Eugenio, vecchio e paralitico fratello della padrona di casa, come unico soggetto delle osservazioni e delle autentiche esplorazioni attraverso l’obiettivo della macchina fotografica. Un oscuro rapporto lo lega a quest’uomo ormai prossimo alla morte, del quale egli indaga, con implacabile spirito documentaristico e inesorabile...CONTINUA...

Maurensig Paolo

L’ombra e la meridiana

L’OCCHIO DEL FOTOGRAFO “L’Ombra e la Meridiana” è uno strano romanzo, decisamente atipico nel contesto della produzione dello scrittore goriziano. Protagonista e narratore della vicenda è un fotografo, ospite della locanda “al Cigno”, il quale, pur cercando di non esibire questo suo interesse, ha lo Zio Eugenio, vecchio e paralitico fratello della padrona di casa, come unico soggetto delle osservazioni e delle autentiche esplorazioni attraverso l’obiettivo della macchina fotografica....CONTINUA...

Maurensig Paolo

Il guardiano dei sogni

“Oltre ai bambini, tuttavia, ci sono anche gli artisti, i poeti, coloro che della fantasia fanno la loro professione; questi possono raccontare le loro favole, parlare di giganti, di streghe, di sirene senza che nessuno osi deriderli o compatirli per quello che dicono. Anzi, sono apprezzati, e a volte persino pagati perché raccontino le loro storie fantastiche.” “…proprio gli artisti sono i depositari, coloro che hanno il compito di far sì che la credenza...CONTINUA...

Loach Ken

Il vento che accarezza l’erba

Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes, con sorpresa. Ma a ben addentrarsi nelle dinamiche del cinema che conta, proprio sorpresa non è. Ken Loach è un regista politico, marxista convinto, che ha sempre concepito il suo cinema come impulso per scuotere le coscienze, per sollecitare all’attenzione di quella che ritiene essere la borghesia britannica – e successivamente, con la notorietà, europea e mondiale – la condizione disagiata di disoccupati, operai sottosalariati ed emarginati sociali. Un cinema duro, lineare, affatto virtuosistico, attento ai dialoghi e ai volti più che agli effetti che suscitano facile empatia, come ad esempio la colonna sonora. Anche Il vento che accarezza l’erba...CONTINUA...

Mastrocola Paola

Una barca nel bosco

“Anch’io avrei avuto bisogno di un buon drenaggio. Sono stato, in tutti questi anni di liceo, una pianta a cui dovevano drenare il terreno. Possibile che non si siano accorti che ingiallivo? Ingiallivo e mi marcivano le radici. Ma niente, hanno continuato a innaffiarci. Facile: porti ogni giorno la tua bella pompa e giù acqua. Tutti livellati a bagno nello stesso terreno intriso d’acqua da far paura: tutti belli marci” (p. 180). CONTINUA...

Marchesini Matteo

Le donne spariscono in silenzio

Quattro racconti lunghi per quattro figure femminili segnate dalla malattia fisica o psichica, dalla decadenza, da un rapporto patologico con gli altri esseri umani formano questo interessante e inquietante libro di Matteo Marchesini. Si tratta di donne a loro modo pericolose, poiché capaci di trascinare con sé nel baratro anche chi le circonda con un potere sottilmente corrosivo, costituito da silenzi, da schemi comportamentali reiterati nel tempo oppure da frasi ripetute ad effetto. Pur accomunate da queste situazioni alterate nel rapporto col mondo, donne e scenari variano....CONTINUA...

Rudolph Alan

La colazione dei campioni

La delirante vicenda si apre a Midland City, ben poco ridente cittadina della provincia americana, dove vive Dwayne Hoover (Bruce Willis), proprietario di un grande autosalone: è un uomo d’affari, ricchissimo, famosissimo per i numerosi spot televisivi di cui è protagonista; ma non tutto pare andare per il verso giusto. Al suo primo apparire, all’interno della sua lussuosa dimora, lo vediamo ficcarsi una pistola in gola in procinto di farsi un gargarismo di piombo se non lo interrompesse la cameriera nell’annunciare "la Colazione dei Campioni”, il “breakfast dei vincenti”. In preda ad allucinazioni e paranoie, Dwayne è circondato da improbabili ed esagitati colleghi oltre che da una sciagurata...CONTINUA...

Dickson Carr John

La corte delle streghe

Prima di dare qualche indicazione sulla trama di questo classico del romanzo “giallo”, è bene spendere due righe per l’autore, l’americano John Dickson Carr (noto anche come Carter Dickson), uno dei pochi specialisti di genere a comparire nelle enciclopedie della letteratura. Primo romanzo con “Il mostro del plenilunio” del1930; proseguì la carriera di scrittore con “Il cantuccio delle strega”, “Le tre bare”, “Terrore al castello”. I titoli dicono già parecchio: pur essendo americano è romanziere definito “d’influenza inglese,” con un particolare gusto per l’orrido; influenzato da Conan Doyle, che ha sempre considerato il suo maestro e di cui scrisse una biografia, nei suoi romanzi, come ne “La...CONTINUA...