Categoria: Cinema

Zhang Yuan

La guerra dei fiori rossi

La ribellione negli occhi del fanciullo. Prima ancora nel sogno, nelle sequenze oniriche notturne, quando noncurante del gelo, Qiang, bambino di quattro anni costretto in un asilo dall'educazione rigida, si diverte a passeggiare nudo lungo la neve e a far la pipì. Quanti problemi per Qiang, uno dei pochi bambini che ancora non riesce a vestirsi da solo, a far la cacca in orario, ad accettare le regole che le maestre prescrivono, identiche per ognuno. Un asilo statale simile ad una caserma. Siamo nella Cina della fine anni Quaranta (quando Mao proclamò la Repubblica Popolare Cinese), irreggimentata...CONTINUA...

Lynch David

Inland Empire. L’impero della mente

Ci eravamo lasciati col “Silencio”. Cinque anni, tanti ne sono passati da quell’opera cosi unica e assoluta che fu Mulholland Drive. È d’obbligo il fu, e non perché la pellicola realtà-sogno-incubo-ritorno e ancora sogno del 2001 abbia perso, col tempo, la sua originalità e la sua potenza visivo-espressiva, ma perché l’ultimo Lynch, questo viaggio nell’impero interiore, è un’opera che, quanto a assolutezza e unicità, non può trovare credibili rivali nemmeno nello stesso cosmo lynchano. “Silencio”, dunque, attesa prolungata degli spettatori amanti e poi...CONTINUA...

Fulci Lucio

Non si sevizia un paperino

Nel 1969, con Una sull’altra, Lucio Fulci, fino ad allora dedito alla commedia (prima come sceneggiatore, poi come regista), dà vita al suo primo lungometraggio thriller, sia pur mescolandolo a un velato erotismo. A questa pellicola ne seguiranno un altro paio davvero interessanti, Una lucertola dalla pelle di donna e il più noto Non si sevizia un paperino, che rivelarono il regista romano come autore di genere non convenzionale. Soprattutto Non si sevizia un paperino, datato 1972 e bersagliato dalla censura (per...CONTINUA...

Zwick Edward

Blood Diamond

È possibile coniugare action movie e film di denuncia? Edward Zwick (Glory, Vento di passioni, L’ultimo samurai) ne è più che convinto e con Blood Diamond (diamanti insanguinati), ultimo suo lavoro da poco nelle sale italiane, partorisce una pellicola che dosa con equilibrio e buon senso del cinema ambedue i registri narrativi, per poi perdersi un po' nell'epilogo. Vediamo con quale intreccio. Sierra Leone, 1999. Sullo scenario della guerra civile si muove Danny Archer (Leonardo Di...CONTINUA...

Gondry Michel

L’arte del sogno

Alla fine, quando  i due innamorati si addentrano nel mare di cellofan, adagiati su un cavallo giocattolo di pezza dai movimenti improbabili, trasportati da una barchetta di cartone, sembra fuor di dubbio che il sogno sia più potente della realtà. Sembra e forse lo è veramente, o quanto meno Michel Gondry pare esserne certo. Per lui il sogno è potenza, energia allo stato puro, opposizione ma allo stesso tempo comprensione e spiegazione di una realtà materica che non può e non deve essere solo ragione, razionalità, ordine stabilito e predeterminato. Pertanto costruisce...CONTINUA...

Argento Dario

Inferno

Dopo Suspiria, prima incursione argentiana nella fiaba gotica macchiata di (parecchio) sangue, l’evoluzione del cinema del regista romano proseguì, sulla stessa falsariga, con Inferno, capitolo secondo di una trilogia immaginata ma non ancora portata a termine. Ci eravamo lasciati con le streghe e ci ritroviamo, attraverso suggestioni che rievocano il registro fiabesco di Suspiria, in un universo in cui l’orrore è ancor meno visibile e comprensibile, affatto limpido e determinale. Nonostante ciò, questo orrore sfuggente è capace, come vedrete...CONTINUA...

Mancini Henry

Touch of Evil

Molti di voi si ricorderanno del piano sequenza iniziale dell'Infernale Quinlan ("Touch of evil"), del suo cupo bianco e nero affidato alle cure di Russell Metty: elementi di un film diventato negli anni oggetto di studio e di infinita ammirazione per i più attenti cinefili ed amanti del noir classico. L'inquietante vicenda del capitano Henry (Hank) Quinlan, il poliziotto diventato assassino dopo un passato irreprensibile, intento ad esercitare su una cittadina di frontiera tra il Messico ed Arizona la sua personalità di essere diabolico e geniale, uso fabbricare prove per incastrare i colpevoli...CONTINUA...

Henson Jim

Labyrinth

C’era una volta il cinema degli Ottanta. Periodo – si dice – artisticamente grigio, minato dalle disillusioni fine Settanta e dalla voglia di spensieratezza e disimpegno a tutti i costi. In Italia, all’inizio degli Ottanta, spopolavano il campione d’incassi Celentano (Il bisbetico domato, Innamorato pazzo, ambedue le commedie di Castellano e Pipolo), la commedia sexy all’italiana e quella paradossi, battutacce e nonsense (che ha forse il suo “picco creativo” con Vieni avanti cretino di Luciano Salce e...CONTINUA...

Leone Sergio

Giù la testa

“La rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia e cortesia. La rivoluzione è un atto di violenza”. Mao Tze Tung. “Rivoluzione? Rivoluzione? Per favore non parlarmi di rivoluzione! Io so benissimo cosa sono e come cominciano: c’è qualcuno che non sa leggere i libri che va da quelli che sanno leggere i libri, che poi sono i poveracci, e gli dice: - oh, oh, è venuto il momento di...CONTINUA...

Kelly Richard

Donnie Darko

The Killing Moon (Echo & The Bunnymen) Under blue moon I saw you / So soon you'll take me / Up in your arms / Too late to beg you or cancel it / Though I know it must be the killing time / Unwillingly mine / Fate / Up against your will / Through the thick and thin / He will wait until / You give yourself to him In starlit nights I saw you / So cruelly you kissed me / Your lips a magic world / Your sky all hung with jewels / The killing moon / Will come too soon / Fate / Up against your will / Through...CONTINUA...