Risultati della Ricerca: Travaglio Marco

Guarino Mario

Figlia di tanto padre. Ritratto biografico di Marina Elvira Berlusconi

Una premessa è d’obbligo: il “ritratto biografico di Marina Elvira” è un libro essenzialmente politico e ha poco o nulla a che vedere col gossip di “Chi”, che pure Mario Guarino cita più volte quale megafono di interessi aziendali e, al bisogno, clava per colpire il privato dei nemici della famiglia Berlusconi. Non una biografia tout court ma appunto “ritratto biografico” (e pamphlet) che, anche grazie ad ampi stralci da interviste, articoli di giornali, documentazione giudiziaria, racconta il ventennio berlusconiano e le origini inquietanti della Fininvest e poi di Mediaset dalla prospettiva della...CONTINUA...

Vecchi Davide

L’ intoccabile. Matteo Renzi. La vera storia

Così scriveva Marco Travaglio in un suo editoriale del novembre 2014: “Che nostalgia del Renzi che vinceva – nel partito, nel paese e nelle urne (europee)  – promettendo più democrazia, più pulizia, più trasparenza e più partecipazione per uscire insieme dalla crisi […] Otto mesi a Palazzo Chigi sono bastati a trasformarlo nel suo contrario: izneR oettaM, l’Ogm di se stesso, una via di mezzo fra un ducetto e una macchietta che ogni giorno si fa nuovi nemici e, se non li trova, se li inventa. Il tutto per cercare di frenare una crisi di consensi che comincia a notarsi pure nei sondaggi, conseguenza...CONTINUA...

Dotti Vittorio, Sceresini Andrea

L’avvocato del diavolo

“‘Perché non facciamo qualche trasmissione educativa?’ Lui mi guardò stupefatto, come se avessi detto chissà quale assurdità: ‘Ma ce le abbiamo già – esclamò, - non hai mai visto i programmi di quiz di Mike Buongiorno?’” (pag.48). Nel libro di memorie di Vittorio Dotti, una delle prime “colombe” di Forza Italia ad essere state impallinate, ne troviamo parecchi di questi siparietti tra l’attuale padre costituente Silvio Berlusconi e il suo ex avvocato e stretto collaboratore. Scritto in collaborazione con Andrea Sceresini, è la storia di un lungo rapporto professionale ed umano, dal 1980 al 1996...CONTINUA...

De Lucia Michele

Il berluschino. Il fine e i mezzi di Matteo Renzi

Bisogna ammettere che per un libro velenoso, scritto tra l’altro secondo lo stile collaudato delle edizioni kaos ed in particolare di Michele De Lucia, già autore di monografie impietose su Berlusconi (“Al di sotto di ogni sospetto”), Augusto Minzolini, Marcello Pera, un titolo come “Il berluschino” rende bene l’idea. Come del resto appare  subito chiaro l’intento di De Lucia nel leggere la quarta di copertina: “Questo libro ricostruisce tappa per tappa la scalata di Matteo Renzi culminata nella presa di palazzo Chigi. Alla guida di un governo nato da una crisi extraparlamentare, privo di viatico...CONTINUA...

Tronci Duccio

Chi comanda Firenze

Devo ammettere che leggere fin dalla prima pagina di “Chi comanda Firenze” le parole “poteri forti” inizialmente non mi ha ben disposto: ho sempre pensato sia un’espressione per lo più imprecisa, usata spesso da personaggi in vena di fisime cospirative; e quindi non certo l’esordio più gradito per poi immergersi nelle trame opache della politica fiorentina e nazionale. In realtà bisogna dare atto all’autore, il giornalista Duccio Tronci, di aver poi spiegato con precisione quali sono questi poteri e soprattutto come si sono mossi o sono stati mossi all’interno del cosiddetto palazzo. L’inchiesta...CONTINUA...

Carbonaro Mauro

Grillo vale uno. Il libro nero del Movimento 5 Stelle

Anche poco prima delle elezioni del febbraio 2013, quelle che hanno ufficializzato l’ingovernabilità dell’Italia e il successo oltre ogni previsione del Movimento 5 Stelle, erano state pubblicate diverse inchieste su Grillo e sulla sua creatura. Libri per lo più molto critici, salvo forse quello di Andrea Scanzi, e che non nascondevano pregiudizi e l’orientamento politico ostile del loro autore. Approccio tale da confortare l’idea che, vuoi per le malizie dei partiti e dei loro supporter, vuoi per l’incapacità di distinguere le magagne di Grillo dal programma del Movimento, queste inchieste siano...CONTINUA...

Travaglio Marco

Silenzio si ruba

Sul blog di Beppe Grillo, fino a pochi mesi fa, ogni lunedì appariva Marco Travaglio con la sua rubrica video “Passaparola”, nella quale il giornalista torinese, da par suo, faceva il punto sugli scandali, sui ladri e sul groviglio di troie, troioni e parassiti insediati nelle Istituzioni della Repubblica. Collaborazione poi terminata ufficialmente per i troppi impegni di Travaglio, anche se per alcuni malfidati questo abbandono è da mettersi in relazione alle intemperanze di Grillo che aveva litigato con Sonia Alfano e De Magistris e per di più aveva tacciato "Il Fatto" di essere un residuato...CONTINUA...

Caselli Gian Carlo

Assalto alla Giustizia

C’è una persona, anche se forse non proprio l’unica, ad essersi meritata in questi anni gli epiteti prima di “fascista”, poi di “comunista” ed infine di “mafioso”: Gian Carlo Caselli, l’attuale procuratore capo presso la Corte d’Appello di Torino. “Assalto alla Giustizia” ci spiega, con grande chiarezza, perché un magistrato, onesto e coraggioso come lui, negli anni sia stato fatto oggetto di insulti in serie. Nessun vittimismo ma analisi oggettiva di come è stata intesa la Giustizia in Italia soprattutto a partire dal Fascismo fino ai giorni nostri, quelli dell’altro Ventennio: l’era berlusconiana...CONTINUA...

Travaglio Marco

Colti sul Fatto

Se non ricordo male in una delle sue ultime interviste Giorgio Bocca, ispido da par suo, ha avuto parole tutt’altro che benevole  nei confronti di Marco Travaglio: troppi editoriali non sarebbero stati indice di serietà. Non entro nel merito della maggiore o minore serietà di un giornalista prolifico e onnipresente sulle pagine di un quotidiano, non fosse altro che mi sfugge la logica della diatriba. Più interessante semmai è cogliere, anche grazie a libri come “Colti sul fatto”, il ruolo del tutto peculiare di Travaglio nel panorama giornalistico italiano. Fondatore, insieme a Padellaro, del “Fatto...CONTINUA...

Montanelli Indro

Ve lo avevo detto. Berlusconi visto da chi lo conosceva bene

“Ve lo avevo detto” è un titolo probabilmente fuorviante, come se l’autore di questa raccolta di articoli, Indro Montanelli, sia stato un autentico profeta ed avesse da subito compreso la personalità del suo ex editore. Potremmo dire che ce l’aveva detto solo in parte, mai dimenticandosi un’acuta e pessimistica analisi del carattere degli italiani, ma senza troppo curarsi delle motivazioni che portarono l’utilizzatore finale “a scendere in campo”, vuoi per un imposto atteggiamento cavalleresco (quello suo, non quello del presunto Cavaliere), vuoi per non venire meno a quella severità di atteggiamenti...CONTINUA...