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Adelphi
"La Russia di Putin" è stato definito dalla stessa Anna Politkovskaja come libro "fatto di appunti disordinati" a margine della vita quotidiana post sovietica: la cronaca di avvenimenti che in Occidente sono stati spesso interpretati in maniera distorta, e nel contempo storie di gente comune alle prese con una società civile e politica condizionata da mafiosi e da personaggi spregiudicati oltre ogni limite. Un quadro cupo di ingiustizie, di revanscismi, di violazioni di diritti umani e civili, una sorta di Romanzo Criminale tutt'altro che romanzesco, che la Politkovskaja ha raccontato con grande...CONTINUA...
La parola abbecedario evoca qualcosa di elementare ed anzi la definizione più corretta è “libro di istruzione per imparare a leggere e scrivere”. Discorso molto diverso invece per l’abbecedario di Alfred Brendel, dove l’abc, da “Accento” a “Zarzuela”, diventa semplicemente il pretesto per ordinare una serie di brani lunghi non più di una pagina: “è il distillato di quanto ho da dire, in età avanzata, sulla musica, sui musicisti e su questioni relative alla mia professione” (pag. 9). Argomenti che si potevano prestare ad un approccio accademico ed anche enfatico. Brendel invece non smentisce la...CONTINUA...
"Tutto scorre…" è uno dei libri più potenti e sferzanti che abbia letto negli ultimi tempi. E' l'ultima opera a cui Vasilij Grossman abbia lavorato. Un'opera che, evidentemente, non è stata rivista dall'autore ed appare tutt'oggi come una sorta di bozza, uno scritto "incompiuto". Il famoso giornalista e scrittore russo vi ha lavorato per parecchi anni, dal 1955 al 1963, e "Tutto scorre…" è arrivato a noi riuscendo a scampare alle perquisizioni della polizia politica russa che se lo avesse trovato l'avrebbe senz'altro fatto sparire nel nulla. "Tutto scorre…" però giunse in Occidente...CONTINUA...
"Il mare colore del vino" risale al 1973 anche se, al suo interno, sono racchiuse tredici storie scritte tra il 1959 e il 1972. E' lo stesso Sciascia, nella nota finale, a spiegare il perché di questo libro: "I lettori, coi quali credo di essere ormai in ottimi rapporti, certo non si chiederanno e non mi chiederanno perché li ripubblico, se la sollecitazione mi viene appunto da loro: e cioè dal fatto che quando di uno di questi racconti è stato fatto un film (Un caso di coscienza) e da due altri dei telefilms (CONTINUA...
Grottesco: "delle figure che fanno ridere offendendo o contraffacendo la natura in maniera bizzarra".
Sir Hugo Coal ci fa capire fin da subito di essere un uomo ormai ridotto allo stato vegetativo. Cosa sia accaduto al suo corpo, però, verremo a saperlo a tempo debito. Nel frattempo ci rendiamo conto che la sua mente e la sua lingua funzionano benissimo visto che sa intrattenerci raccontando molti altri accadimenti. In primis la sua smodata passione per le ossa: sir Hugo è un paleontologo dilettante ma è anche, o soprattutto, un ricco signore nato da una agiata famiglia inglese. Salta...CONTINUA...
Fosse stato un Harmony, non m'avrebbe stupido. Ma è un Adelphi e lo stupore, in senso negativo, c'è stato. “La lettera d'amore” è un romanzo mediocre, anche se sono apprezzabili gli sforzi di chi me lo ha “passato” pensando potesse essere quanto meno discreto.
Il libro è uscito in Italia, la prima volta, nel 1996, un anno dopo la pubblicazione negli States. Ed è stata la prima opera della Schine ad essere stata tradotta nella nostra lingua.
Di cosa parla?
Parla di Helen, una bella libraia quarantaduenne, divorziata, libera, intraprendente, madre di una ragazzina di undici anni che, un bel...CONTINUA...
Il 1° ottobre del 1862 nella città di Palermo si verifica "un fatto criminale di orrida novità". Tredici persone, in tredici punti diversi del capoluogo siciliano, vengono pugnalate quasi in contemporanea.
Solo pochi mesi prima, esattamente nel maggio del 1862, l'avvocato piemontese Guido Giacosa era stato nominato Sostituto Procuratore Generale del Re presso la Corte d'Appello di Palermo. Ed è proprio a Giacosa e al Consigliere Mari che vengono affidate le indagini per scoprire la verità circa questa efferata vicenda. Viene catturato a breve uno dei pugnalatori, Angelo...CONTINUA...
Penultimo libro di Sciascia, “Il cavaliere e la morte”, uscito per i tipi di Adelphi poco prima che lo scrittore siciliano morisse. Il titolo, come intuibile, fa riferimento ad un’opera di Albrecht Dürer, l’incisione “Il cavaliere, la morte e il diavolo" (1514). Ed è proprio di fronte a questa magnifica incisione che si trova il Vice, il protagonista, all'inizio della narrazione. Oltre a lui, che ricorda di aver acquistato quel capolavoro senza nemmeno sapere...CONTINUA...
Nel 1953 quando scrive “Il prete bello”, Parise è un letterato che si trova a Milano per lavorare presso la casa editrice Garzanti. Sebbene sia contento della sua nuova attività, vive “ore di vuoto, di tristezza, di solitudine” nella grande città, specie la sera.
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“Dalle parti degli infedeli” rientra tra le micro-cronache siciliane che Sciascia più volte ha messo al centro dei suoi libri. Episodi reali e dimenticati perché apparentemente trascurabili o perché volutamente tacitati ma che, come lo scrittore di Racalmuto tiene a sottolineare, portano con sé momenti di vita esemplari e tracce di storia tutt’altro che secondarie.
La vicenda ricostruita in questo caso riguarda Monsignor Angelo Ficarra, Vescovo di Patti dal 1937 al 1957. Sciascia, nel 1979, viene in possesso delle lettere che costituiscono...CONTINUA...
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