Categoria:
Africa
Villaggio di Diama Fara, regione di Kaffrine, lunedì 22 maggio 2017
Stazione Total, strada principale di Kaffrine, capoluogo dell’omonima regione dell’entroterra senegalese. Sono le otto di mattina, la temperatura sta salendo e la giornata di preannuncia umida, la stagione delle piogge si sta avvicinando. Ho appuntamento con Jamie, la volontaria dei Peace Corps americani che mi ha invitato a passare qualche giorno...CONTINUA...
Domenica 4 giugno 2017, ore otto, Mbour, parrocchia di Saint André: io e Jamie, volontaria dei Peace Corps americani siamo i primi del gruppo ad arrivare. Ci siamo fermati per strada ad aiutare un taxi che si era insabbiato ma siamo puntuali. In pochi minuti arrivano anche Clinton ed Ed, altri due volontari americani e la coinquilina francese di quest’ultimo, Guenola. L’ultimo ad arrivare è Quentin, anche lui volontario...CONTINUA...
Dakar è sicuramente una città affascinante: in essa si fondono le peculiarità del Senegal giovane e moderno, appassionato di rap e pop, che si veste all’occidentale e che sfoggia grandi smartphones insieme ad un’anima più tradizionale fatta di grandi raduni di preghiera, carretti trainati da asini e donne dai vestiti coloratissimi. Il tutto condito dai tipici problemi delle grandi città dei paesi in via di sviluppo: traffico asfissiante...CONTINUA...
Un’isola di conchiglie. Sembra una cosa difficile da immaginare e invece in Senegal, nella regione del Delta del Sine-Saloum, è piuttosto comune. Ce ne sono parecchie sparse tra i bracci di mare della zona, alcune hanno anche dimensioni ragguardevoli e sono spesso meta di gite organizzate. La più famosa è certamente l’isola di Fadiouth: un ammasso artificiale di conchiglie su cui qualche secolo fa si sono stabiliti dei piccoli...CONTINUA...
Sabato 1 Aprile 2017
Ci svegliamo ancora provati dal giorno prima. Io e le mie colleghe volontarie Giada e Lavinia siamo a Saint-Louis, nel nord del Senegal, ospiti in casa di altri colleghi volontari. Ieri siamo partiti da casa nostra, a Mbour, a circa 250 km. da qui.
Il viaggio è cominciato dalla Gare Routière di Mbour, dove abbiamo preso un 7 places fino a Thiès, capoluogo dell’omonima regione. I 7 places sono...CONTINUA...
La N5 è una delle sette strade nazionali senegalesi e collega la città di Kaolack, capoluogo dell’omonima regione, a Bignona, in Casamance, passando per il Gambia: questa è la nazione più piccola dell’Africa continentale e se guardate una mappa sarà probabilmente la prima cosa che noterete, un cuneo stretto e lungo che taglia in due il Senegal e che dà quasi fastidio alla vista.
Sokone si trova a 40 chilometri a nord...CONTINUA...
In wolof, la lingua maggioritaria in Senegal, Keur, pronunciato kœr, significa “casa”. Una bella coincidenza vuole che in francese la parola cœur si pronunci allo stesso modo e voglia dire “cuore”. Come spesso accade, il nesso tra questi due concetti l’avevano già capito gli antichi romani, fu infatti Plinio il Vecchio a dire che “La casa è dove sta il cuore”.
In Senegal la casa e la famiglia...CONTINUA...
I numeri ufficiali dicono che a Mbour abitano circa 181.825 abitanti, tuttavia è lecito pensare che ce ne siano molti di più. Centro urbano più importante della Petit Côte, la fascia costiera a sud di Dakar, secondo porto ittico dopo quello della capitale, crocevia obbligato per chi è diretto a sud e principale centro economico durante il periodo coloniale: queste alcune delle sue caratteristiche principali.
Le origini...CONTINUA...
Mbour, domenica 15 gennaio 2017 – 17:15
Intorno alle sei e mezza vengo svegliato da una cacofonia simile a quella di una mandria che muggisce. Sono ancora mezzo assonnato ma capisco subito che si tratta del richiamo alla preghiera: ogni muezzin chiama i propri fedeli dalla moschea con l’aiuto di potenti altoparlanti. Nulla di male in sé, diciamo che è l’equivalente delle nostre campane. Esattamente come capita da noi però, non...CONTINUA...
Touba, venerdì 13 gennaio 2017 – 21:56
Sapevamo di non stare andando in un posto qualunque del Senegal. La conferma ci arriva alla gare routière: il cartello che indica la corsia delle auto dirette a Touba è diverso dagli altri ed è decorato con il disegno del minareto della grande moschea. Anche i soliti autisti insistenti sono subito ammutoliti quando abbiamo detto dove andavamo. Touba non è un posto dove i bianchi infedeli...CONTINUA...
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