Categoria:
Caucaso
In Europa ben pochi sanno che le montagne del Grande Caucaso nascondono un gran numero di paesaggi spettacolari e di villaggi dove il tempo sembra essersi fermato. Si tratta di monti misteriosi, ancora vergini, con tanta storia alle spalle e ricchi di un fascino selvaggio. Tra i numerosi villaggi che si possono visitare, uno dei più pittoreschi è Lahıc. Incastonato sul fondo di una valle il cui unico accesso è...CONTINUA...
La cittadina di Shäki, situata nella parte nord occidentale dell’Azerbaigian, è una delle destinazioni più consigliate nelle guide turistiche e nei siti promozionali dedicati al paese. Per gli Azerbaigiani, e in particolare per gli abitanti di Baku, si tratta di una delle mete più comuni per le gite di fine settimana lontano dal caos cittadino, dev’essere per questo che spesso il solo nominare Shäki ad un abitante...CONTINUA...
La penisola di Absheron, sulla quale sorge Baku, è un luogo ricolmo di storia: per secoli ha rappresentato un punto di passaggio per il commercio e per i viaggiatori sia dall’Europa che dall’Estremo Oriente. Oggi la penisola porta chiaramente i segni di uno sfruttamento selvaggio e indisciplinato delle sue risorse di gas e petrolio. Alcuni tra i primi pozzi petroliferi del mondo vennero scavati in questa zona...CONTINUA...
“Yanar Daĝ” in azero significa “montagna che brucia”, si tratta di una delle principali attrazioni turistiche dell’Azerbaigian, si trova a poca distanza da Baku ed è senza dubbio un raro e bizzarro fenomeno naturale che vale la pena visitare. Yanar Daĝ è a nord di Baku, per arrivarci si può prendere un taxi direttamente dal centro città. Con trenta manat (trenta euro) dovreste essere in grado di andare e tornare...CONTINUA...
Qobustan è una delle mete consigliate in tutte le guide turistiche sull’Azerbaigian: è celebre per i vulcani di fango, per i petroglifi dell’Età della Pietra e per un’iscrizione romana. Se ci si trova a Baku per qualche giorno, vale la pena farci una gita. Qobustan si trova sessanta chilometri a sud di Baku, lungo la costa del Mar Caspio. Il metodo più economico per arrivarci...CONTINUA...
Hezi Aslanov è l’ultima fermata della linea rossa della metropolitana di Baku. Il nome viene da un generale azero dell’Armata Rossa morto durante la Seconda Guerra Mondiale. Non c’è nulla di particolare o di interessante per cui valga la pena andarci, si tratta della periferia e come in ogni grande città, le periferie non hanno molto da offrire ad un visitatore, se non forse una loro particolare autenticità...CONTINUA...
Baku, 20 ottobre 2014
Quando ci svegliamo il fuoco nella stufa ormai si è spento da tempo, fa freddo nella stanza, ma sotto i nostri pesanti piumoni si sta discretamente al caldo. Con la dovuta calma troviamo il coraggio di uscire dal letto e di vestirci. Ismail, il tassista che ieri ci ha portato fin qui a Laza, dovrebbe venire a prenderci verso le nove per portarci a Quba, il centro urbano più grosso...CONTINUA...
Laza, sabato 18 ottobre 2014. La sveglia suona alle sei di mattina. Puntuali alle sei e mezza usciamo di casa, fuori è ancora buio, ma non fa per niente freddo. La mia compagna di viaggio è S., una ragazza tedesca di origini ungheresi che nell’ultimo mese è stata mia coinquilina. La nostra destinazione sono le montagne del nord dell’Azerbaigin. Abbiamo un’idea piuttosto precisa di cosa vogliamo vedere anche se...CONTINUA...
Terra dei “guardiani del fuoco”, crocevia di culture, paese di antichissima civiltà, culla dello zoroastrismo, l’ Azerbaigian è, tra le repubbliche del Caucaso meridionale, quella a noi meno nota. Mentre l’Armenia...CONTINUA...
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