Categoria: infanzia

Itō Tomohiko

Erased – La città in cui io non ci sono

Chi di noi non ha mai provato la sensazione così familiare, in parte nostalgica e al contempo straniante del déjà vu? Fenomeno psichico che, con una definizione frettolosa e forse impropria, viene considerato una sorta di “falso riconoscimento”. Non ci sono certezze inossidabili in merito, ma tutto mi è sempre sembrato fuorché un falso riconoscimento. Mi è sempre piaciuto pensare, non avendo nemmeno io certezze in merito alla questione, né dottrinarie e né tanto meno scientifiche, che i déjà vu siano segnali o tracce improvvise di vite da noi precedentemente vissute...CONTINUA...

Baldrati Mauro

AVVENTURE DI UN TEPPISTA

Avventure di un teppista è un romanzo di un’ottima penna, Mauro Baldrati, scrittore che in qualche modo ne è anche il protagonista. Non solo perché Toni Rinaldi, il bambino e poi ragazzino di cui seguiamo le vicissitudini, in quel di Mezzaluna, nella Bassa Romagna, nella copertina è idealmente trasposto su di lui, ritratto in una foto d’infanzia. Il fatto più importante, piuttosto, è che Baldrati si è perfettamente trasfuso nel...CONTINUA...

Silverstein Shel

Il pezzo perduto incontra la grande O

Regalarmi un libro non è semplice. Lo sanno benissimo i miei amici. Però ci provano ed io, ogni volta, apprezzo i loro sforzi. Stavolta, per il mio compleanno, l'amica mi porge un pacchetto dorato e mi fa capire con sguardo appagato che sa di non aver sbagliato: "Questo di sicuro non lo conosci". Infatti "Il pezzo perduto incontra la grande O" non lo conosco. Una copertina rigida e bianca, un autore che non ho mai sentito nominare, un titolo sicuramente stravagante e due sole figure al centro: un triangolo ed un cerchio. La scoperta si fa interessante. L'amica mi spiega che per lei è stato...CONTINUA...

Nagai Tatsuyuki

Ano Hana

Sei amici, sei bambini, Jintan, Menma, Anaru, Yukiatsu, Tsuruko e Poppo erano i “Super Busters della pace”, in un’estate nemmeno troppo lontana che li aveva uniti indissolubilmente ma che li aveva anche separati prematuramente il giorno in cui Menma morì in un tragico incidente. Ora sono adolescenti e non si frequentano più, nonostante abitino ancora nello stesso luogo. Ma perché sono così lontani, adesso? E cosa ha significato, per ognuno di loro, quella morte? Ano Hana, letteralmente, “quel fiore”, è una sorprendente serie tv animata da cui è stato tratto l’omonimo manga Ano hi mita...CONTINUA...

Buoso Barbara

L’ordine innaturale degli elementi

È il 1972 ma, in quella cascina che si trova tra l'Adige e il Po, pare almeno un secolo prima. Nasce Caterina in quell'anno, proprio nella notte dei buoni auspici: il 10 agosto, San Lorenzo. Per ironia, però, Caterina di buone stelle pare non averne. È nata femmina e di per sé è già una disgrazia. Se si nasce femmine in un mondo rimasto impigliato nel passato dove conta solo la terra e la fatica che serve a lavorarla è normale essere considerate una sventura. Servono maschi, braccia da convertire appena possibile al lavoro. Nella famiglia di Caterina di maschi ce ne sono diversi: c'è un padre,...CONTINUA...

Hosoda Mamoru

Wolf children. Ame e Yuki i bambini lupo

Una voce fuori campo ci racconta la storia della sua fanciullezza e di come si sono conosciuti e amati i suoi genitori. La voce di Yuki ripercorre le tappe di un amore puro, sincero, profondo, che porta alla nascita di due fratellini. Ma è soprattutto la storia, in primo luogo, di un amore diverso: quello tra una ragazza umana e un licantropo. Dopo La ragazza che saltava nel tempo e Summer Wars, due interessantissimi lungometraggi animati, Mamoru Hosoda ci regala la sua fiaba più coinvolgente e ricca di emozioni. Wolf children...CONTINUA...

Simmons Dan

L’estate della paura

“A volte immaginava di essere il solo membro dell’equipaggio di un’astronave in allontanamento, già distante anni luce dalla Terra e impossibilitata a tornare indietro, condannata a non far mai ritorno, incapace perfino di raggiungere la propria destinazione nell’arco di una vita umana, ma ancora collegata al pianeta natale da quell’arco di radiazioni elettromagnetiche in espansione, salendo attraverso gli strati, simili a quelli di una cipolla, delle vecchie trasmissioni radio, viaggiando indietro nel tempo mentre procedeva in avanti nello spazio, ascoltando...CONTINUA...

Serrador Narciso Ibanez

Ma come si può uccidere un bambino?

Il secondo e ultimo lungometraggio di Narciso Ibanez Serrador, regista spagnolo classe 1935, arrivato al cinema grazie al successo ottenuto con una serie televisiva (Historias para no dormir) da lui ideata, è probabilmente oggi un film dimenticato o del tutto sconosciuto agli amanti di genere. Il genere è il thriller/horror, come intuibile anche dal titolo della serie tv, territorio in cui il regista iberico dimostrò di sapersi ben destreggiare e forse anche qualcosa di più. Ma come si può uccidere un bambino?, uscito nelle sale proprio nel cuore...CONTINUA...

Le Besco Maiwenn

Polisse

Ispirandosi al fortunato modello della pellicola La classe -  Entre les murs, Palma d’oro come miglior film al Festival di Cannes 2008, diretto da Laurent Cantet, la regista, attrice e sceneggiatrice francese Maiwenn Le Besco (che si firma un po’ egocentricamente col solo nome di battesimo) è arrivata da pochi giorni nelle sale italiane con il coinvolgente lungometraggio Polisse. Gratificato anch’esso dal riconoscimento a Cannes (Gran Premio della Giuria), Polisse è un film toccante e a tratti davvero disturbante, un’opera di finzione girata...CONTINUA...

Cavina Cristiano

Nel paese di Tolintesàc

La mitologia non è sempre e non è necessariamente legata a divinità e creature affini. La mitologia, qualche volta, nasce dalla mente e dai ricordi di una nonna che irriga l'infanzia del nipote con racconti e personaggi incredibili. E così basta poco al nipote per immaginare e trasferire tante e tali figure ed accadimenti in un cosmo fatto di eroi, avventure e sogni. Ed è per questo che leggere "Nel paese di Tolintesàc" ha significato tornare nel paese di Cavina e nella casa della sua infanzia. Un viaggio spazio-temporale tra facce che ho potuto facilmente immaginare e vite che sanno fondare...CONTINUA...