Categoria: letteratura poliziesca

Cross A.J.

Niente di umano

“Possibile. Di più non saprei dire […] Lasciando da parte quei leggeri sentimenti di inadeguatezza che vengono a furia di vedere CSI, avete qualche altra domanda a cui possa dare risposte certe?. Nel silenzio che ne seguì, Connie ricoprì il cadavere con il lenzuolo verde” (pag. 90). Quel riferimento a CSI, casuale o meno che sia, in realtà ci dice qualcosa del romanzo di A.J. Cross: a fronte del titolo italiano “Niente di umano”, che evoca elementi horror o soprannaturali, forse per compiacere il grande pubblico ancora appassionato alle storie di Patricia Cornwell, bisogna ammettere che l’originale...CONTINUA...

Oswald James

Nel nome del male

È probabile che agli occhi di chi è attento ai meccanismi editoriali la notizia dell’originaria autopubblicazione su amazon del thriller di James Oswald possa pure far storcere il naso e suscitare qualche diffidenza. In realtà “Nel nome del male” non dovrebbe deludere i fans del genere, soprattutto in virtù di una conclusione non del tutto ortodossa. La vicenda, ambientata in una Edimburgo di pochi anni fa, vede protagonista il giovane ispettore McLean, un solitario (“si ritrovò all’obitorio. Niente male come vita sociale”), con qualche serio problema familiare, ma soprattutto cocciuto ad insofferente...CONTINUA...

Repetto Giovanna

L’alibi della vittima

Coloro che hanno una qualche frequentazione col cosiddetto “giallo” ad enigma sanno in genere come funziona: un delitto, magari in una camera chiusa o comunque in condizioni apparentemente impossibili, l’intervento di un investigatore, a volte geniale, a volte solo fortunato ed improvvisato, un’inchiesta dove diversi personaggi sono messi sotto torchio, ed infine, dopo aver sistemato per bene tutti i pezzi del mosaico, la scoperta dell’assassino. Diverso discorso nel cosiddetto “noir”, dove, pur rimanendo in piedi il meccanismo del colpo di scena, difficilmente troveremo il ristabilimento dell’equilibrio...CONTINUA...

Fonseca Rubem

Il seminarista

Con “Il seminarista” la Urogallo ha aggiunto un altro tassello alla collana “Opere di Rubem Fonseca” come a voler rendere sempre più evidente il significato di “brutalismo” in letteratura. Probabilmente con questo nuovo romanzo (fino ad ora inedito in Italia ma pubblicato in Brasile fin dal 2009) le caratteristiche del genere letterario, così ribattezzato dal critico ed accademico Alfredo Bosi, potranno essere meglio comprese, forse ancor più rispetto la lettura del precedente “E nel mezzo del mondo prostituto, solo amore pel mio sigaro ho tenuto”, protagonista l’avvocato criminalista Mandrake...CONTINUA...

Börjlind Cilla, Börjlind Rolf

La marea nasconde ogni cosa

Potevano pure evitare di dircelo subito ma che Cilla e Rolf Börjlind  siano innanzitutto sceneggiatori è facilmente intuibile leggendo la loro opera d’esordio “La marea nasconde ogni cosa”. Quindi nessuna sorpresa, tra un bel po’ di dichiarazioni pubblicitarie, nel leggere che quasi contemporaneamente alla pubblicazione siano stati venduti i diritti cinematografici dell’opera. Del resto una delle osservazioni ricorrenti ogni qual volta ci troviamo a leggere un romanzo di genere – ci perdonerete la mancanza di fantasia – è che appare piuttosto evidente come molti di questi autentici o potenziali...CONTINUA...

Carparelli Felicia

Omicidio in biblioteca

“Sulle tracce di Sherlock Holmes”, che campeggia sulla copertina del romanzo, è un riferimento che meglio si adatta all’autrice Felicia Carparelli, a quanto pare grande appassionata del genere poliziesco classico, piuttosto che al suo “Omicidio in bilblioteca”. Ma a parte questa precisazione, il romanzo – diciamolo subito - si legge molto bene e senza quella difficoltà, tipica del cosiddetto giallo ad enigma, che a volte rischia di farti confondere i nomi dei protagonisti di una vicenda dove l’ingegnosità e la complessità della trama e del mistero rappresentano spesso un pregio dell’opera; e parimenti...CONTINUA...

Dickson Carr John

La corte delle streghe

Prima di dare qualche indicazione sulla trama di questo classico del romanzo “giallo”, è bene spendere due righe per l’autore, l’americano John Dickson Carr (noto anche come Carter Dickson), uno dei pochi specialisti di genere a comparire nelle enciclopedie della letteratura. Primo romanzo con “Il mostro del plenilunio” del1930; proseguì la carriera di scrittore con “Il cantuccio delle strega”, “Le tre bare”, “Terrore al castello”. I titoli dicono già parecchio: pur essendo americano è romanziere definito “d’influenza inglese,” con un particolare gusto per l’orrido; influenzato da Conan Doyle,...CONTINUA...

Baldini Eraldo

Tre mani nel buio

Probabile che questa volta Baldini abbia sorpreso i suoi lettori abituali: assistiamo ad un inedito  passaggio dal «noir» al «giallo»; vengono tralasciate le tipiche atmosfere gotiche, proprie delle sua precedente produzione, ambientate in una civiltà contadina inquietante ed inquieta, facile ai delitti rituali dal carattere primitivo. L’autore questa volta ci regala, tre romanzi brevi ambientati in quel di Marina di Ravenna e dintorni, campagna dove il delitto è “rito” individuale, dove l’omicida rimane solo, non più coperto dall’omertà dei suoi compaesani. A dire il vero le trame dei racconti...CONTINUA...

Cornwell Patricia

L’ultimo distretto

Avevamo lasciato Kay Scarpetta alle prese con un tipino parecchio inquietante: Jean-Baptiste Chandonne, il Lupo mannaro accusato dell’omicidio di nove donne. Aggredita dal peloso, a stento la medico legale è riuscita a salvare la pelle; ma le grane per lei non sono finite. Chandonne continua a dichiararsi innocente e, malgrado l’aspetto e le poco rassicuranti pelosità, non risulta essere affatto un cavernicolo: il presunto lupo dimostra una sorprendente razionalità. Comincia a farsi largo in Kay una inquietudine: Chandonne è veramente il pazzo omicida autore degli efferati delitti a base di violente...CONTINUA...