Categoria: Marco Travaglio

Montanelli Indro

Ve lo avevo detto. Berlusconi visto da chi lo conosceva bene

“Ve lo avevo detto” è un titolo probabilmente fuorviante, come se l’autore di questa raccolta di articoli, Indro Montanelli, sia stato un autentico profeta ed avesse da subito compreso la personalità del suo ex editore. Potremmo dire che ce l’aveva detto solo in parte, mai dimenticandosi un’acuta e pessimistica analisi del carattere degli italiani, ma senza troppo curarsi delle motivazioni che portarono l’utilizzatore finale “a scendere in campo”, vuoi per un imposto atteggiamento cavalleresco (quello suo, non quello del presunto Cavaliere), vuoi per non venire meno a quella severità di atteggiamenti...CONTINUA...

Cicconi Ivan

Le grandi opere del cavaliere

“Non è facile spiegare ai non addetti ai lavori la truffa spaventosa che si cela dietro le parole altisonanti, ovviamente in inglese, come project financing e general contractor […] Il sistema anti Mani Pulite e pro Tangentopoli è perfetto: pubblico per i rischi e i quattrini, privato per i profitti. Un sistema che istituzionalizza e legalizza i fondamenti della corruzione. Taglia le mani a ogni controllo, amministrativo e giudiziario, favorendo le grande imprese e le grandi mafie che potranno subappaltare tutto a trattativa privata, con una stretta di mano fra quattro mura” (pag. 9-11). Così...CONTINUA...

Travaglio Marco

Ad personam

“Qualche giorno dopo la dalemiana Anna Finocchiaro verrà sorpresa da un cronista de L’espresso mentre si scusa con l’onorevole avvocato Ghedini, che le chiede un atteggiamento morbido, senza ostruzionismi, sulla Cirami: «Cercate di capire i nostri problemi…a partire dai girotondi». Una frase che la dice lunga sulla voglia del centrosinistra di fare opposizione” (pag. 221). Una frase che ne ricorda anche altre tipo “non alziamo i toni altrimenti si favorisce Berlusconi”, oppure “opporsi in questo modo è controproducente” e via dicendo. L’episodio, uno dei tanti che troviamo nel libro di Travaglio...CONTINUA...

Travaglio Marco, Gomez Peter

E continuavano a chiamarlo impunità

Il libro, pubblicato nel 2007 quale sintesi e aggiornamento dei precedenti “Bravi ragazzi” e “Lo chiamavano Impunità”, ripercorre passo passo le complesse vicende dei casi Sme-Ariosto, Mondadori, Imi-Sir ed altri, diversamente conosciuti come processi “toghe sporche”. Vicende processuali che, come sanno coloro ancora in grado di distinguere l’informazione dalla propaganda, si intersecano con prescrizioni spacciate per assoluzioni e leggi ad personam emanate con una solerzia ed una tale mancanza di opposizione che a buon grado si potrebbero definire “ad castam”. Leggi che – per tanti inutile ribadirlo...CONTINUA...

Ingroia Antonio

C’era una volta l’intercettazione

La lettura di “C’era una volta l’intercettazione” conferma ancora una volta come spesso la miglior recensione di quei saggi e istant book che riguardano i fatti e misfatti di casa nostra sia proprio la loro prefazione a cura dell’onnipresente – per nostra fortuna – Marco Travaglio: ovvero non soltanto un’efficace sintesi di quanto tratta l’opera in questione, ma soprattutto un’analisi approfondita del contesto truffaldino in cui maturano quelle bufale mediatiche che il libro tenta di sbugiardare. Difatti anche il saggio di Ingroia sulle intercettazioni è integrato da una precisa e spietata casistica...CONTINUA...

Tinti Bruno

Toghe rotte

La presentazione più efficace di “Toghe rotte” è proprio la breve prefazione di Marco Travaglio: dieci pagine che fotografano perfettamente l’intento di Bruno Tinti e dei suoi anonimi colleghi; ed anche la descrizione devastante di come sia mal messa la giustizia italiana. Conviene riportarne un brano: “Il quadro che ne esce è realistico fino alla brutalità, dunque diametralmente opposto alla vulgata corrente. Il quadro di un paese dominato da almeno quattro diverse culture immunitarie stratificate e incrociate: quella molliccia e mafiosetta del familismo amorale; quella giustificazionista dei...CONTINUA...

Travaglio Marco

Per chi suona la banana

A volte basta la lettura di poche righe per non farci pentire dell’acquisto di un libro: “Spazia con la stessa incompetenza su tutti gli argomenti dello scibile umano” (pag. 101). Quale lettore del Corriere della Sera mi sono sempre chiesto perché mai al prof. Angel Whitebread, autore di editoriali fotocopia, pieni di impegnativi quanto evanescenti concetti come liberalismo, riformismo, per lo più fossero risparmiate le repliche di tutti coloro i quali, ancora non del tutto svincolati dalla realtà, dovevano aver pur chiaro quanti racconti surreali venivano scritti e spacciati per analisi competenti...CONTINUA...

Travaglio Marco, Gomez Peter

Se li conosci li eviti

C'è una palese inesattezza nell'ultima opera di Travaglio - Gomez: il titolo. "Se li conosci li eviti" è una sorta di continuazione ideale di "Onorevoli wanted" e prologo a quello che potrebbe presto essere un "Onorevoli wanted 2. Il ritorno". O meglio ancora "Onorevoli wanted 2" e basta, visto che non se ne è andato proprio nessuno. Qui sta l'inesattezza. Conosciuti e non evitati perché, come sappiamo, grazie al "porcellum" l'attuale legge elettorale, proporzionale senza preferenze, regalataci dall'On. Calderoli, l'elettorato sostanzialmente non fa che approvare le nomine effettuate dalle...CONTINUA...

Travaglio Marco, Gomez Peter

Onorevoli Wanted

Cominciamo da subito con un interrogativo: i problemi del Parlamento italiano sono le quote rosa, le campagne acquisti di deputati e senatori ed una maggioranza governativa risicata? A leggere i quotidiani sembrerebbe proprio di sì. Diversa prospettiva quella presentata dalla ferocissima coppia Travaglio-Gomez, dove l’attenzione viene posta su aspetti meno frequentati dai media. Questi i numeri, almeno fino a due mesi fa: il nuovo Parlamento italiano e la rappresentanza nazionale in quel di Strasburgo al momento conta 25 condannati definitivi (o patteggiamenti), 10 prescritti definitivi,...CONTINUA...

Travaglio Marco

La scomparsa dei fatti

"I fatti separati dalle opinioni. Era il motto del mitico Panorama di Lamberto Sechi, inventore di grandi giornali e grandi giornalisti. Poi, col tempo, quel motto è caduto in prescrizione, soppiantato da un altro decisamente più pratico: "Niente fatti, solo opinioni". I primi non devono disturbare le seconde. Senza fatti, si può sostenere tutto e il contrario di tutto. Con i fatti, no" (pag. 1). "Oggi sono spesso le opinioni a trasformarsi in fatti". Già l'incipit dalla premessa al libro ci fa capire dove Travaglio andrà a parare: "La scomparsa dei fatti" è un'ampia parafrasi di queste prime...CONTINUA...