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scrittrici
Di "Thérèse e Isabelle" si è molto scritto a proposito delle contorte vicende editoriali, dell'accecata tenaglia della censura, del suo sparire e riapparire, in purezza, solo molto più tardi. Sono serviti decenni per consentire la restituzione ai lettori dell'autentico testo di "Thérèse e Isabelle". Nel 1954 Violette Leduc scrisse "Ravages" e fu Simone de Beauvoir a garantire per lei, la sua "protetta", al cospetto dell'editore...CONTINUA...
"Voglio essere un'opera d'arte vivente", affermò Luisa Casati Stampa. E così fu. Volle divenire, e divenne, una figura iconica, ispiratrice nel mondo della moda, dell'arte, del cinema. Venne adorata, criticata, ritratta ed emulata, ma nessun altro è stato mai in grado di essere all'altezza della sua eccentricità, dei suoi eccessi e della sua spavalda ed estrosa essenza. "Il rovescio dell'abito" è il racconto, ben scritto e ben congegnato, di un'esistenza...CONTINUA...
"Nuestra piel muerta" è divenuto, tradotto in italiano e pubblicato da SUR, "Questo mondo non ci appartiene". Avrei preferito, da lettrice, che si fosse mantenuto il titolo originale: "La nostra pelle morta": più diretto, più incisivo, più affine al senso dell'opera. Un'opera prima, tra l'altro. Scritta da Natalia García Freire, giovane autrice ecuadoriana che, evidentemente, possiede un talento notevole. Un romanzo dalle sfumature gotiche...CONTINUA...
“Mosco comincia a muoversi sul confine scivoloso che separa la manipolazione dalla cura, la persuasione dalla terapia […] Non so chi Mosco sia stato in realtà, né cosa abbia io provato per lui. Di sicuro si è posto sempre sul confine che separa la ragione dalla fede, la prevaricazione dalla realtà, percorrendo uno spazio così poco esplorato da apparire quasi eversivo” (pp.66; 154). La parola “confine” viene citata poche volte, ma già leggendo queste frasi tratte dal romanzo di Silvia Cossu ci possiamo...CONTINUA...
Il nome di Mary Wollstonecraft non è particolarmente noto; non a me, quanto meno. Di certo è molto più celebre quello di sua figlia, Mary Shelley che, in verità, era nata Mary Wollstonecraft Godwin. Mary Wollstonecraft è una figura che vale la pena scoprire, o ri-scoprire, per apprezzarne l'atipicità, la forza e l'estremo fascino. "Amore e furia" racconta gli ultimi giorni di vita della Wollstonecraft e, quasi a corredo, la sua intera esistenza. La Wollstonecraft...CONTINUA...
Ho osservato, via web, i dipinti e i disegni di Julia Kissina e ho notato che richiamano in maniera quasi perfetta le atmosfere e i personaggi deformi e bizzarri che ho trovato in "Madame la Dostoevskaja. Una storia di amore e poesia a Mosca". Figure trasfigurate, volti alterati, scene smaterializzate: un misto tra espressionismo tedesco e fauvismo francese. L'arte della Kissina potrebbe nutrirsi dunque della stessa sostanza, sia...CONTINUA...
Ha scritto pochissimi libri Inès Cagnati. E non è detto che sia un male, soprattutto quando si vuole ottenere e raccontare l'essenziale. "Génie la matta", uscito da poco per Adelphi, è il secondo romanzo della Cagnati, pubblicato in Francia nel 1976. Nell'intervista a Inès Cagnati di Laurence Paton, in coda al romanzo, si legge quella che, a mio avviso, è la ragione profonda...CONTINUA...
La Maria citata nel titolo è Maria Peron, infermiera e partigiana. Il libro di Amalia Frontali, uscito nel 2021 per Nua Edizioni, ripercorre e racconta, con l'apporto di una narrazione fluente, supportata da puntuale documentazione storica, la vita partigiana di Maria. Il primo impatto "letterario" con questa figura femminile avviene durante la sua rocambolesca fuga dall'ospedale Niguarda di Milano. Maria, infatti, è una delle infermiere...CONTINUA...
"Ricette semplici" è il primo libro della scrittrice canadese, di origini cinesi, Madeleine Thien. Un'opera che risale al 2001 ma che in Italia abbiamo potuto leggere solo nel 2019 grazie a 66thand2nd (traduzione di Maria Baiocchi e Anna Tagliavini). Sette le storie raccolte in "Ricette semplici", alcune delle quali erano state già pubblicate su diverse riviste. Lo scrivere della Thien sembra lo specchio esatto delle storie che racconta...CONTINUA...
Jokha Alharthi è una scrittrice araba nata in Oman. Di più: Jokha Alharthi è una scrittrice araba nata in Oman che, nel 2019, con "Corpi celesti" si è aggiudicata il prestigioso premio letterario britannico International Booker Prize (ex Man Booker International Prize). Ed è la prima volta per un romanzo in lingua araba. L'Oman raccontato dalla Alharthi è un paese che, nel corso delle generazioni, è profondamente mutato. Un mutamento caratterizzato dal progresso e dalle nuove...CONTINUA...
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