Categoria: Stati Uniti

Jefferson Margo

Negroland

Molti anni fa, seguendo un programma in TV, sentii dire che se un uomo nero è ricco, colto e potente viene considerato automaticamente un bianco. Mi venne da pensare: è considerato bianco dai bianchi o bianco dai neri? Probabilmente da entrambi. Godere di certi privilegi sembra poter tramutare una persona nera in una persona bianca o, almeno, sembra far dimenticare a molti che il nero è nero. Il razzismo di fondo è lampante. I neri, in sostanza, raggiungono lo stesso livello dei bianchi a patto che dimostrino di possedere ricchezza, cultura e potere. Insomma esistono prerogative che appartengono...CONTINUA...

Schepis Adriana

Patti Smith. Voglio, ora

Non ho mai ascoltato Patti Smith. È uno di quei "mostri" che faccio fatica a voler avvicinare. Ci sono libri troppo "grandi" che non riesco a leggere e personaggi troppo "grandi" che non riesco a conoscere. Il motivo è semplice: so che mi costerebbero un'immane fatica mentale ed umana. Mi limito ad attendere che arrivi il momento giusto che, tra l'altro, potrebbe non arrivare mai. Conscia delle mie inibizioni ho comunque accettato di leggere il libro di Adriana Schepis. Patti Smith? Da qualche parte dovrò pur partire, mi sono detta, e una biografia è comunque un inizio. Persino la Schepis, nella...CONTINUA...

Pareschi Silvia

I jeans di Bruce Springsteen e altri sogni americani

“«Scusa, Jackie, se non è una domanda troppo personale, mi spieghi perché hai cambiato chiesa?» «Oh, be', mia figlia ha cominciato ad andare a scuola, e la chiesa episcopale è proprio di strada. A volte l'accompagno e poi mi fermo a scambiare due chiacchiere con qualche signora della congregazione. Sai com'è, mi torna più comodo.»” (pag. 49) Leggendo I jeans di Bruce Springsteen e altri sogni americani, opera d'esordio della traduttrice...CONTINUA...

Poissant David James

Il paradiso degli animali

Al termine di questa raccolta di racconti, Il paradiso degli animali, che segna l'esordio dello scrittore americano David James Poissant, c'è la Nota del traduttore, Gioia Guerzoni (avrei preferito una Nota della traduttrice), che parla del titolo del libro: “Tra l'altro, il titolo inglese della raccolta, The heaven of animals, è preso da una famosa poesia di James Dickey, che...CONTINUA...

Wallace David Foster, Costello Mark

Il rap spiegato ai bianchi

Non è necessario essere dei grandi esperti di rap – hip hop per capire che dal 1989, anno di pubblicazione di “Signifying Rappers”, l’opera a quattro mani di David Foster Wallace e di Mark Costello, in quel campo musicale -  ammesso che di musica si possa parlare - sono cambiate molte cose. D.F. Wallace poteva scrivere che “il mondo dei concerti rap, come la musica rap in sé, è ermeticamente chiusa alle facce bianche” (pp.100), salvo poi citare il “rap bianco per le masse bianche (gli esecrabili Beastie Boys)” (pp.131), comunque ancora un’eccezione rispetto un nascente commercio monopolizzato da...CONTINUA...

Sut Adriano Angelini

Jackie

Jacqueline Lee Bouvier Kennedy Onassis. O Jackie, come la chiamavano in molti. Donna ammirata ed adorata ma anche invidiata, vituperata e sbeffeggiata. Personaggio che, ad oggi, continua a mantenere il titolo indiscusso di icona di stile e d'innata eleganza. Figura carismatica del jet set planetario degli anni cinquanta, sessanta e settanta. First lady ma anche vedova del Presidente JFK. Sposa tradita e madre. Presunta amante del fratello del marito morto e poi moglie dell'anziano e ricchissimo armatore greco CONTINUA...

Ferrarotti Franco

1951: oltre l’oceano

Franco Ferrarotti è il più noto sociologo italiano all’estero, sua è stata la prima cattedra di sociologia in Italia. Personalità complessa, eclettica, molto creativa, in queste agili ma intense pagine è ancora un giovane e brillante studioso, che decide improvvisamente di mettersi in viaggio per l’America via mare. Dopo la laurea nel 1949 con CONTINUA...

Franzen Jonathan

Le correzioni

Ho una certa, nemmeno poi tanto piccola, titubanza di fronte ai romanzi degli scrittori di cui mi parlano in troppi. Una titubanza che si fa incertezza quando gli scrittori di cui mi parlano in troppi sono americani. Franzen non ha fatto eccezione.  Per mesi ho spostato il suo libro in fondo alla torre dei libri da leggere ma ora sono felice di aver letto (finalmente!) “Le correzioni”. La narrazione, come mi aspettavo, riluce di un'abbondanza tipicamente a stelle e strisce. Una ricchezza di dettagli, di antefatti e di premesse che, lo confesso, tende a sfinirmi. A Franzen, come a molti suoi...CONTINUA...