Categoria: Narrativa

Lunde Maja

La storia dell’acqua

Secondo romanzo di una tetralogia letteraria dedicata al clima, “La storia dell’acqua” rappresenta davvero un “toccante monito” – lo leggiamo in copertina - ad avere cura di un elemento fino ad ora mercificato ad oltranza e trattato con sconcertante miopia. È vero che il titolo potrebbe far pensare ad un saggio o ad un romanzo-saggio, ma in realtà l’opera di Maja Lunde è a tutti gli effetti un racconto di finzione; o quasi. Il “quasi” si spiega con la rappresentazione di quanto capiterà al pianeta da qui a pochi anni se il prevalente modello di sviluppo economico – industriale rimarrà  invariato...CONTINUA...

Kirino Natsuo

Grotesque

“Sospetto siano molte le donne che, almeno una volta nella vita, hanno pensato di fare la puttana. Ci sono quelle che riescono a vendersi finché quel prezzo è alto, per ricavarne il più possibile. Quelle che pensano che il sesso non abbia alcun significato intrinseco e vogliono accertarsene a proprie spese, col proprio corpo. Quelle che si vergognano per la vita grama e insignificante che conducono e desiderano prendersi una rivincita dominando il sesso né più né meno come fanno gli uomini.  Quelle che preferiscono indulgere in comportamenti perversi e autodistruttivi. Quelle che ambiscono...CONTINUA...

Ghelli Simone

Non risponde mai nessuno

Ho conosciuto la scrittura di Simone Ghelli nel 2011, con i racconti di L’ora migliore e altri racconti (ed. Il Foglio); nel 2012 è stata la volta del romanzo Voi, onesti farabutti (ed. Caratterimobili); si arriva al 2017 con ancora una raccolta di racconti Non risponde mai nessuno (ed...CONTINUA...

Libri per l’inverno (e non solo)

Eccoci alle festività natalizie e al solstizio d'inverno, quale migliore occasione per una lista di libri tra cui scegliere le prossime letture? C'è solo l'imbarazzo della scelta, tra romanzi, racconti, saggi storici, graphic novel, poesia, classici e uscite recenti: lasciatevi andare alla curiosità. Maria Tortora: 1. Evgenija Jaroslavskaja-Markon, “La ribelle”, Traduzione di S. Sichel. Guanda...CONTINUA...

Dawson Jill

Il talento del crimine

Ad un certo punto la Patricia Highsmith di “The Crime Writer” ("Il talento del crimine" nella versione italiana del romanzo) se ne esce con un’affermazione  che ci dice qualcosa sia di come effettivamente la scrittrice americana intendeva la sua opera, sia dello stesso romanzo di Jill Dawson: “Uno dei libri che sto scrivendo s’intitola proprio ‘Teoria e pratica della suspense’. Non del giallo, non del poliziesco. Come le ho detto quando abbiamo parlato al telefono, non amo il termine ‘giallista’. Dostoevskij ha scritto storie di suspense – vale a dire storie in cui è tangibile un senso di minaccia...CONTINUA...

Ferrazzi Riccardo

N.B. Un teppista di successo

Un ottimo libro, N.B. Un teppista di successo di Riccardo Ferrazzi. Ottimo prima di tutto perché scritto molto bene. Inoltre, spiazzante a livello di definizione di “genere”: è infatti un romanzo storico, sì, ma in senso molto particolare. Racconta gli anni giovanili di Napoleone Buonaparte (solo molto tempo dopo divenuto “Bonaparte”), dall’infanzia alla vigilia della Campagna d’Italia, passando attraverso il periodo della Rivoluzione Francese, con le sue battaglie e i suoi orrori...CONTINUA...

McGrath Patrick

Il morbo di Haggard

Va detto, fin da subito, che McGrath ha scritto di meglio. "Il morbo di Haggard" non è di certo il suo romanzo più riuscito o penetrante. Fin dal titolo, il libro mette in campo la presenza di un "morbo" e quindi va ad animare nel lettore la previsione di un qualcosa di anomalo, malato, ossessivo, pericoloso. E, conoscendo il talento dello scrittore inglese, non era escluso un visionario viaggio psicologico in una sostanza tanto oscura e ineffabile come la mente umana. Sia chiaro: il viaggio in questione viene pur sempre compiuto ma non nella maniera che, personalmente, mi sarei aspettata. Sembra...CONTINUA...

Dawan Daniela

Qual è la via del vento

"Un'infinità di persone, quante saranno? Decine di migliaia. Armate di bastoni, scimitarre, coltelli, spranghe, pietre, sciamano a ondate dalla città vecchia. Sotto i loro passi la terra sussulta. Grida tuonano nell'aria tiepida, inneggiano alla guerra santa, a Nasser, il rais egiziano. Avanzano inarrestabili, neppure la polizia riesce a contenerle. Alcune automobili precedono le colonne umane e dai finestrini aperti, dritti in piedi sui cofani, sui tetti, uomini col megafono scandiscono, con voce ormai rauca, parole che la folla fa sue: «Morte ai cani ebrei»". Una scena letta già mille...CONTINUA...

Dalcher Christina

Vox

"Puoi dire non più di 100 parole al giorno. Ma solo se sei donna". È stata questa frase, stampata direttamente sulla copertina di "Vox", ad incuriosirmi. Pronunciare al massimo 100 parole al giorno. Ho provato ad immaginarlo e ho pensato agli effetti di una forzatura del genere applicata alla vita quotidiana. Un incubo, una violenza, un'oppressione difficili da gestire e da tollerare. Eppure nel mondo distopico immaginato dalla Dalcher esiste una legge che impone alle donne, e solo alle donne, di non pronunciare più di 100 parole al giorno. Una legge emanata dal nuovo governo degli Stati...CONTINUA...

Pincio Tommaso

Il dono di saper vivere

"Il dono di saper vivere" è stato un regalo dall'amico Andrea Consonni che qui ringrazio. Un libro di cui ho atteso l'arrivo per diversi giorni e che ho iniziato a leggere sicura di potermi affezionare, incantare e sorprendere come solitamente mi capita leggendo Pincio. Dopo aver terminato, però, quel che mi rimane è una certa costernazione. Qualcosa ne "Il dono di saper vivere" non mi ha convinta. Sarà per via di una mescolanza di generi letterari che si incrociano e si sovrappongono in maniera quasi caotica, sarà per via di quel Caravaggio che c'è ma non come avrebbe potuto, sarà per via di un...CONTINUA...