Categoria:
Narrativa
"Come ragazzina degli anni Cinquanta sei consapevole dei tuoi complessi di inferiorità e preferiresti essere maschio. Questo desiderio fa sì che non sposerai mai la causa del femminismo più intransigente. Gli uomini sono gli attori più importanti dell'umanità. […] E poi i padri stravedono per i figli maschi, che possono fare ginnastica mezzi nudi sotto il sole, non devono portarsi dietro ridicoli accessori come le borsette, né mettersi il rossetto sulle labbra o tenere la pancia in dentro, non devono neanche indossare un corsetto, come invece fa tua madre, una specie di strumento di tortura...CONTINUA...
Cometa, il romanzo di Gregorio Magini uscito nel maggio scorso per Neo edizioni, è uno dei libri per me più interessanti di questo 2018. Ha avuto molte recensioni e nel finale d’anno è spesso comparso nelle liste di siti e riviste letterarie. Un libro dalla prosa agile e...CONTINUA...
Maria non somiglia a nessuno. Maria ha un bel paio d'occhi azzurri che, a dire la verità, in Sardegna pochi hanno. Maria l'ha fatta nascere Salvatorica Carboni, la levatrice con gli occhiali e il naso grosso che tutti chiamano zia Borìca: "L'ho fatta nascere io, a Maria. Ho aiutato la mamma a tirarla fuori. Prima si nasceva in casa, mica come adesso che a Ísili c'è anche l'ospedale, ma si muore lo stesso di parto. A quei tempi c'ero io che andavo in giro per tutto il paese e Franca Atzori che faceva altro, ma tanto già lo sanno anche i muri che cosa faceva, non devo certo dirlo io. Io però...CONTINUA...
Secondo romanzo di una tetralogia letteraria dedicata al clima, “La storia dell’acqua” rappresenta davvero un “toccante monito” – lo leggiamo in copertina - ad avere cura di un elemento fino ad ora mercificato ad oltranza e trattato con sconcertante miopia. È vero che il titolo potrebbe far pensare ad un saggio o ad un romanzo-saggio, ma in realtà l’opera di Maja Lunde è a tutti gli effetti un racconto di finzione; o quasi. Il “quasi” si spiega con la rappresentazione di quanto capiterà al pianeta da qui a pochi anni se il prevalente modello di sviluppo economico – industriale rimarrà invariato...CONTINUA...
“Sospetto siano molte le donne che, almeno una volta nella vita, hanno pensato di fare la puttana. Ci sono quelle che riescono a vendersi finché quel prezzo è alto, per ricavarne il più possibile. Quelle che pensano che il sesso non abbia alcun significato intrinseco e vogliono accertarsene a proprie spese, col proprio corpo. Quelle che si vergognano per la vita grama e insignificante che conducono e desiderano prendersi una rivincita dominando il sesso né più né meno come fanno gli uomini. Quelle che preferiscono indulgere in comportamenti perversi e autodistruttivi. Quelle che ambiscono...CONTINUA...
Ho conosciuto la scrittura di Simone Ghelli nel 2011, con i racconti di L’ora migliore e altri racconti (ed. Il Foglio); nel 2012 è stata la volta del romanzo Voi, onesti farabutti (ed. Caratterimobili); si arriva al 2017 con ancora una raccolta di racconti Non risponde mai nessuno (ed...CONTINUA...
Eccoci alle festività natalizie e al solstizio d'inverno, quale migliore occasione per una lista di libri tra cui scegliere le prossime letture? C'è solo l'imbarazzo della scelta, tra romanzi, racconti, saggi storici, graphic novel, poesia, classici e uscite recenti: lasciatevi andare alla curiosità.
Maria Tortora:
1. Evgenija Jaroslavskaja-Markon, “La ribelle”, Traduzione di S. Sichel. Guanda...CONTINUA...
Ad un certo punto la Patricia Highsmith di “The Crime Writer” ("Il talento del crimine" nella versione italiana del romanzo) se ne esce con un’affermazione che ci dice qualcosa sia di come effettivamente la scrittrice americana intendeva la sua opera, sia dello stesso romanzo di Jill Dawson: “Uno dei libri che sto scrivendo s’intitola proprio ‘Teoria e pratica della suspense’. Non del giallo, non del poliziesco. Come le ho detto quando abbiamo parlato al telefono, non amo il termine ‘giallista’. Dostoevskij ha scritto storie di suspense – vale a dire storie in cui è tangibile un senso di minaccia...CONTINUA...
Un ottimo libro, N.B. Un teppista di successo di Riccardo Ferrazzi. Ottimo prima di tutto perché scritto molto bene. Inoltre, spiazzante a livello di definizione di “genere”: è infatti un romanzo storico, sì, ma in senso molto particolare. Racconta gli anni giovanili di Napoleone Buonaparte (solo molto tempo dopo divenuto “Bonaparte”), dall’infanzia alla vigilia della Campagna d’Italia, passando attraverso il periodo della Rivoluzione Francese, con le sue battaglie e i suoi orrori...CONTINUA...
Va detto, fin da subito, che McGrath ha scritto di meglio. "Il morbo di Haggard" non è di certo il suo romanzo più riuscito o penetrante. Fin dal titolo, il libro mette in campo la presenza di un "morbo" e quindi va ad animare nel lettore la previsione di un qualcosa di anomalo, malato, ossessivo, pericoloso. E, conoscendo il talento dello scrittore inglese, non era escluso un visionario viaggio psicologico in una sostanza tanto oscura e ineffabile come la mente umana. Sia chiaro: il viaggio in questione viene pur sempre compiuto ma non nella maniera che, personalmente, mi sarei aspettata. Sembra...CONTINUA...
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