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Lankenauta
Altopiano a dieci chilometri dal villaggio di Kuncal, 21 maggio 2015, ore 22:23
Troviamo senza tanti problemi la scorciatoia segnalataci dal signore, uno stretto sentiero che a giudicare dall’erba che lo cosparge sembra essere utilizzato solo dalle pecore e neanche tanto spesso. Già da qui riusciamo a vedere in lontananza il prossimo villaggio, Kuncal, un pugno di case sul versante di una collina. Intorno a...CONTINUA...
Fortuna ha voluto che durante la mia permanenza in Azerbaigian io sia venuto in contatto con un personaggio molto particolare: si tratta di Cavid, un ragazzo azerbaigiano di ventitre anni, nativo di Baku, laureato in economia e con una immensa passione per le montagne e il trekking. A novembre 2014 Cavid ha creato una pagina Facebook su cui organizza gite in montagna di uno o più giorni per chiunque abbia voglia...CONTINUA...
Baku, martedì 10 marzo 2015 - Ci svegliamo intorno alle nove. Oggi è il nostro ultimo giorno in Georgia, per tornare a Baku vogliamo prendere l’autobus che parte alle diciassette da Tbilisi, abbiamo quindi a disposizione tutta la mattinata per fare un ultimo giro della città. Scendiamo a fare colazione e quando risaliamo vediamo che pure Sean, l’inglese arrivato ieri, è sveglio sul suo letto. Notiamo che ha il lato della...CONTINUA...
Baku, lunedì 9 marzo 2015
L’appuntamento con il tassista è alle dieci davanti all’ostello. Io e Luca ci alziamo un’ora prima e insieme a noi si sveglia pure l’australiano pazzo, che con voce alta e impastata esclama: “Dovrei smetterla di bere!” In effetti anche noi accusiamo un leggero mal di testa frutto della serata precedente. Giù nella sala comune troviamo Joseph e Bob che fanno colazione freschi e pimpanti. Ennesima...CONTINUA...
Tbilisi, domenica 8 marzo - Ci destiamo intorno alle otto e mezza a causa della sveglia del nostro compagno di stanza australiano. Per almeno cinque minuti questa suona senza che lui si alzi per spegnerla. La nostra meta di oggi è la cittadina di Gori, famosa principalmente per aver dato i natali a Iosif Džugaŝvili, in arte Stalin. Sappiamo che a Gori si trova un intero museo dedicato a lui e anche un altro paio di attrazioni...CONTINUA...
Tbilisi, venerdì 6 marzo 2015 - Vengo svegliato da una coppia di russi che dormono in camera con noi e che alle sei cominciano a vestirsi per uscire. Poco dopo assisto ad una scena abbastanza interessante in cui un altro compagno di stanza, un signore sulla quarantina che crediamo essere australiano, cade dal letto e resta per terra almeno un paio di minuti prima di svegliarsi imprecando. Verso le nove ci alziamo pure...CONTINUA...
Tbilisi, giovedì 5 marzo 2015
Usciti dall’ostello ci dirigiamo verso la principale attrazione turistica di Tbilisi, la città vecchia. Per arrivarci passiamo davanti al palazzo del parlamento e da bravi studenti di relazioni internazionali notiamo che di fronte al palazzo svettano la bandiera georgiana e pure quella dell’Unione Europea. La Georgia ha firmato qualche trattato di collaborazione con la...CONTINUA...
Dopo aver sentito numerosi amici e conoscenti parlare molto bene della Georgia, della sua gente, del cibo, delle chiese, dei paesaggi e dei prezzi bassi, insieme a Luca, un altro studente Erasmus italiano anche lui a Baku, abbiamo deciso di partire per trascorrere sei giorni in questo piccolo paese del Caucaso. Pur avendo una cospicua borsa di studio siamo pur sempre studenti e quindi...CONTINUA...
"Gli anni" di Annie Ernaux ovvero l'inventario di un'esistenza o, come scrive la stessa autrice, un'autobiografia impersonale. Un libro in cui la storia minima di una donna si muove contestualmente alla storia massima del suo Paese, la Francia, e del mondo. L'intreccio inevitabile di personale ed impersonale, ossia universale. I brani sono piuttosto brevi e scorrono come fossero annotazioni, visioni, traversate, memorie o contemplazioni. La scrittura della Ernaux non delude: ho ritrovato la stessa raffinata dedizione e la stessa arte che avevo già conosciuto ed amato, poco più di un anno fa, ne...CONTINUA...
Ci sono diversi modi per andare oltre il livello di semplice turista o visitatore e diventare un osservatore o un esploratore di un paese straniero. Si tratta di piccole cose, veramente minime, ma che fanno la differenza tra il viaggiare in modo passivo e l’esplorare un posto vedendone le diverse sfaccettature. Il più ovvio e immediato è di sicuro andare al mercato cittadino o bazar nei paesi orientali. Vedere...CONTINUA...
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