Calia Claudio

Dossier Tav. Una questione democratica

Una domanda che qualcuno si sarà pur posto: come riuscire a capirci qualcosa in una vicenda che sta dilaniando da oltre venticinque anni un pezzo di Italia? Per la precisione la Val di Susa. Preso atto che è un argomento troppo spesso archiviato dalla stampa con qualche battuta sbrigativa (“ce lo chiede l’Europa”, oppure “altrimenti rimaniamo fuori dall’Europa”), possiamo innanzitutto azzardare un’autocitazione: “Argomento peraltro affrontato anni fa in uno studio di Antonio Calafati, “Dove sono le ragioni del sì?” e probabilmente troppo presto dimenticato. Studio che prendeva atto di slogan cari ai politici di destra, centro e sinistra, propalati senza alcuna analisi oggettiva da parte di giornalisti...CONTINUA...

De Prophetis Fabrizio

Colpevole d’innocenza

I lettori più accorti probabilmente si saranno resi conto che subito dopo la fine della brevissima stagione di “Mani pulite” nel campo dell’editoria si sono moltiplicati memoriali e biografie di politici e personaggi implicati in inchieste di corruzione, concussione e così via. Libri che in sostanza promuovevano una cultura garantista, lamentando l’esistenza di un feroce giustizialismo, di inchieste orientate politicamente, di giudici spietati alla Davigo. A distanza quasi trent’anni, se pensiamo all’ultimo saggio di Manconi - Graziani, pare che poco sia cambiato. Fermo restando che, per molti di noi, magari a causa di nostri limiti, le parole “garantismo” e “giustizialismo” assumono tutt’ora...CONTINUA...

Mainardi Ilaria

La quarta dimensione del tempo

Con il suo romanzo La quarta dimensione del tempo, edito da Les Flâneurs Edizioni, la giovane scrittrice Ilaria Mainardi, pisana di origine e cosmopolita per viaggi mentali, come lei stessa ama definirsi, ci propone una storia di finzione fortemente caratterizzata da una vena allegra, ironica, e da una scrittura esuberante, in cui il protagonista James è un brillante pubblicitario cinquantenne di origini irlandesi che lavora a New York e la cui vita sembra procedere tranquilla, per lo meno fino alla scoperta di una lettera scritta da sua madre ben ventisette anni prima, rinvenuta...CONTINUA...

Penna Bianca

Il profumo dei sogni incendiati

“Questi anni hanno scavato rughe sulla mia pelle che delle volte quasi non riconosco. Rughe di lacrime e dolori vicino agli occhi ma anche di sorrisi, tutto intorno alla bocca. Mi hanno frantumato il cuore e ricucito anche, pazientemente, pezzo per pezzo. Questi anni hanno incendiato tutto, e non so come sei riuscito a riconoscermi. Mi scruto anche io in quel riflesso e ho dieci anni di meno, dei pantaloni neri e una maglietta bianca. Meno chili addosso, sono più leggera, dentro e fuori. Sento i capelli che mi toccano le spalle. La vita ce l’ho tutta davanti, i sogni sono così vicini che li tocco con le mani. Siamo immortali, giovani e immortali. I progetti sono lì, splendenti, all’orizzonte...CONTINUA...

Peterson Melissa Anne

I Ragazzi Di Cota Street

Il sogno americano, una prospettiva, una possibilità ed una speranza per intere generazioni. Allo stesso tempo una narrativa, una logica secondo cui i più meritevoli e “hard-working” alla fine ce la fanno. Non c’è dubbio che gli Stati Uniti siano veramente stati la terra delle possibilità in passato, sul fatto che lo siano ancora però si potrebbe discutere. Questo libro è tra quelle opere che indaga sotto la superfice di quel sogno e quello che trova non è certo positivo. Ci troviamo nello stato di Washington, estremo nord-ovest del paese, più precisamente...CONTINUA...

Garrard John, Garrard Carol

Le ossa di Berdičev. La vita e il destino di Vasilij Grossman

Si dice spesso come l’opera e la vita dei grandi scrittori sia inseparabile, oppure come sia legata ad un doppio filo, e così via. Certamente non sarà stato sempre così, ma di sicuro nel caso di Vasilij Grossman appare in tutta evidenza, grazie all’appassionata ed approfondita biografia di John Garrard e Carol Garrard, come le vicende personali e quindi storiche, quelle più terribili della seconda guerra mondiale e del periodo staliniano, siano state determinanti perché  venisse alla luce “Vita e destino”; e poi causassero la precoce fine dello scrittore. Una fine che per...CONTINUA...

Falconetti Pietro

L’amore (im)perfetto

Nel suo esordio letterario dal titolo L'amore (im)perfetto (Les Flâneurs Edizioni, 2020, pp. 208) Pietro Falconetti ci regala sei storie, tra loro legate, che hanno come tema principale l'amore, un sentimento che nel corso delle pagine, mediante l'uso di una lingua tersa e piana, ci viene presentato in una grande varietà di casi, da quelli che potremmo considerare più "comuni", casomai ce ne fossero davvero, a quelli meno "ordinari", con l'intenzione palese di pervenire a una visione globale. Apprendiamo dunque dell'amore...CONTINUA...

Feijoo Fariña Begoña

Per una fetta di mela secca

Le chiamavano "misure coercitive a scopo assistenziale". Una dicitura che porta in sé il peso di tutto ciò che, per l'appunto, è "coercitivo" ossia forzato, repressivo, costrittivo. Che lo scopo fosse addirittura "assistenziale" appare quasi una beffa. Eppure dietro a quelle "misure coercitive a scopo assistenziale" ci sono state migliaia di infanzie e di vite stravolte, macchiate, umiliate, distrutte. E stiamo parlando dell'apparente immacolata Svizzera, un Paese che, nell'immaginario di tutti, è il luogo della perfezione civile, dell'impeccabilità e del buon vivere. Non è stato sempre così, evidentemente. Begoña Feijoo...CONTINUA...

Castelli Cornacchia Raffaele

La zona rossa

La pandemia reca ai poeti un tema forte che bisogna però affrontare con prudenza e circospezione. Il rischio di precipitare in una retorica posticcia esiste e lo abbiamo visto tutti attraverso il discorso mediatico. Siamo stati rimpinzati di “Ce la faremo” consolatori, abbiamo riscoperto un senso di comunità risibile per lo più canzonettistico, ma con la poesia si tratta di solcare altri mari, vedere altre terre. Parlare del Covid quasi senza parlarne, senza rimanere supini al discorso mediatico che ci vuole immobilizzare in qualche rassicurante, farneticante, dispotico, insieme di luogo comuni. Per questo l’operazione compiuta da Raffaele Castelli Cornacchia, in questo CONTINUA...

Ólafsdóttir Auður Ava

Miss Islanda

Non avevo mai letto nulla di Auður Ava Ólafsdóttir, ma rimedierò quanto prima. Ho trovato in questa scrittrice islandese, "una delle più importanti scrittrici islandesi viventi", uno stile che è difficile rintracciare altrove. Mi sono perdutamente innamorata della sua scrittura severa, del suo stile gelido, quasi asettico. C'è qualcosa di ascetico, di glaciale e quindi di perdutamente immacolato e perfetto nello scrivere della Ólafsdóttir. Nessun degrado, nessuna sfumatura, nessuno svolazzo. Tutto è...CONTINUA...