Categoria: Narrativa

Sebastian Mihail

Da duemila anni

Ebreo, romeno e danubiano. Così si definisce l'io narrante del romanzo-diario "Da duemila anni". Identità triplice ma univoca che tra la fine degli anni venti e i primi anni trenta del novecento, in Romania, poteva apparire poco compatibile con le regole del regime fascista del maresciallo Ion Antonescu e delle sue Guardie di Ferro. "De două mii de ani", questo il titolo originale del libro di Mihail Sebastian, uscì per la prima...CONTINUA...

Zonno Vincenzo

Caterina

“Come si poteva definire, interpretare lo sconfinato mare che si palesava ovunque guardasse? Pareva fosse ancora in mezzo ad un oceano e non riusciva a scorgere neanche una sottile bava di terra, che pure doveva esserci da qualche parte lungo l’orizzonte […] Si avvicinò al vetro e guardò il cielo: indolente, si macchiava di un impercettibile giallo cercando di trattenere a forza il freddo grigiore dei primissimi minuti di luce” (pp.3). Così nell’introduzione di “Caterina”, l’ultimo romanzo di Vincenzo Zonno, la visuale di un mare non identificato ed osservato dall’interno di una nave di cui non...CONTINUA...

Seri Giulia

Sotto il suo occhio

“Sotto il suo occhio” è un romanzo che definirei ibrido: vagamente orwelliano nel titolo, è racconto di formazione (e in parte di distruzione della protagonista) e insieme thriller, con in più un’ispirazione derivante dalla realtà e una struttura seriale per cui ciascun capitolo si interrompe in un punto fondamentale, che viene ripreso all’inizio del capitolo successivo. Accuratamente costruito e ben scritto, incuriosisce, ma anche inquieta soprattutto nel finale aperto, riguardo al quale evito di dire altro per non rovinare al lettore la sorpresa. Leggendo l’Avvertenza iniziale e la nota...CONTINUA...

Cellotto Alberto

Abbiamo fatto una gran perdita

Se sentivate la mancanza di un romanzo epistolare, allora Abbiamo fatto una gran perdita di Alberto Cellotto (Oèdipus edizioni, 2018) è la lettura che fa per voi. Aggiungo che anche per gli altri lettori, a prescindere, sarebbe un incontro interessante che offre diversi spunti di riflessione sul male di vivere nell’odierna società. Sul solco della migliore tradizione delle nostre patrie lettere, dal foscoliano Ortis a Lettere di una novizia di Guido Piovene, Abbiamo fatto una gran perdita non sviluppa un vero e proprio intreccio ma ci...CONTINUA...

Constantine K.C.

Il mistero dell’orto di Rocksburg

Navigando in rete forse è ancora possibile leggere una breve presentazione di K.C. Constantine, contenuta in un portale dedicato alle copertine del “giallo”: “Se pensate che Elmore Leonard sia un maestro del dialogo (ed è vero), vuol dire che non conoscete K.C. Constantine. Nessuno lo conosce davvero, tra l’altro, perché nessuno l’ha mai visto in faccia e nessuno sa quale sia il suo vero nome. La versione più diffusa è che “K.C. Constantine” sia lo pseudonimo di Carl Constantine Kosak, nato (forse) nel 1934 da madre italiana e padre serbo proprio come il suo personaggio Mario Balzic, capo della...CONTINUA...

Villaggio Paolo

La vera storia di Carlo Martello

Possiamo ammettere con discreta serenità di non essere in presenza di un capolavoro. Ma immagino che Paolo Villaggio non intendesse affatto scrivere un capolavoro né, tanto meno, un libro che sarebbe rimasto negli annali della storia della Letteratura. "La vera storia di Carlo Martello", per dirla come Fantozzi l'avrebbe detta, è una "cagata pazzesca". E di inserti fantozziani tra queste pagine ce ne sono parecchi, così come è possibile incappare in volgarità costanti, assurdità di ogni genere, situazioni, personaggi e momenti...CONTINUA...

Falzone Salvatore

L’Arte di rialzarsi

Sei proprio un fallito, si dice Salvatore Falzone, autore e protagonista al tempo stesso del romanzo L’Arte di rialzarsi. Lo troviamo ad autocommiserarsi già dalle prime pagine, quando attende in segreteria di espletare le pratiche per lasciare la scuola, un’altra volta. Quattro ricoveri psichiatrici alle spalle; un passato recente di autolesionismo; un tentativo di suicidio; una provvista di psicofarmaci assunti nelle più svariate combinazioni...CONTINUA...

Belgrado Valentina

Eloheinu

Ipazia è un nome insolito. Non succede molto spesso di incontrare una Ipazia, figurarsi due, e due bambine quasi della stessa età, che abitano nello stesso paese, che si somigliano fisicamente da poter essere scambiate per sorelle, anche se non lo sono. E se la più piccola delle due fosse nata proprio per imitazione? Ci si può innamorare di una bambina tanto da desiderare di averne una uguale? Da far sì che le due Ipazia diventino amiche? È quello che vediamo accadere in Eloheinu...CONTINUA...

Benforte Antonio

La ragazza della fontana

Il cosiddetto romanzo di formazione viene così definito in presenza di alcune linee di svolgimento ricorrenti: un protagonista giovane che inizialmente vive in una situazione di equilibrio, magari una spensierata preadolescenza, poi un accadimento inaspettato che sconvolge un’apparente tranquillità e, pur tra mille incertezze, scatena un conflitto con la famiglia e col mondo degli adulti in generale. Una nuova consapevolezza, nuove convinzioni che quindi mettono in discussione modelli fino a quel momento incontestati, gerarchie, amicizie, affetti, e soprattutto diventano premesse per scelte da...CONTINUA...

Cocchi Michele

La casa dei bambini

““Avete mai pensato che cosa potrebbe accadere se sapessimo la verità? Se ci dicessero davvero cosa succede là fuori, o se potessimo uscire prima di essere diventati grandi? Molti di noi non ce la farebbero.” Non riusciva a capire che cosa intendesse per non ce la farebbero. Ma aveva capito che qualunque cosa intendesse, riguardava la paura. Eppure era stato Giuliano a dire che lui, Nuto, Dino e Viola erano inseparabili e che lo sarebbero rimasti fino alla morte, ovunque fossero andati. Era stato Giuliano a dire che in ognuno di loro c’era un pezzettino...CONTINUA...