Questo libro mi ha incuriosito dalla prima volta che ne ho letto per l’idea che ne era alla base, o almeno per quel che ne avevo capito io: una curiosa organizzazione urbanistica perché le persone al suo interno fossero messe nelle condizioni di realizzarsi e essere “felici”. Quando l’ho avuto e ho cominciato a sfogliarlo ho trovato piantine, disegni. Leggendo ho avuto la sensazione di togliere e aggiungere fogli trasparenti su ognuno dei quali era già stato disegnato, colorato, ciò che stavo guardando. Una scrittura che ti mostra, o meglio, che ti permette di vedere. Visione...CONTINUA...
“Trieste è la porta d’ingresso in Oriente. L’Europa dell’Est è il nostro Eldorado” (pp.165). Queste le parole di un celeberrimo paragnosta italiano, Piero Fassino, che danno l’avvio al tredicesimo capitolo di “Binario morto”. Tutto bene se non fosse che molti diffidano delle doti divinatorie del nostro, e quindi probabile che qualche lettore farà scorrere velocemente le mani sotto il basso ventre in cerca di facili appigli scaramantici. Un gesto tanto più spontaneo visto che il motivo del contendere non è certo Trieste ma il famigerato Corridoio 5 dell’Alta velocità “che non c’è”. Luca Rastello...CONTINUA...
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