Categoria: autobiografia

Martino Miranda

Caduta in un gorgo di torbide passioni

“Sei caduta in un gorgo di torbide passioni”: la frase di mamma Tecla, rinfacciata alla figlia prossima al successo come cantante, poi diventata il titolo dell’autobiografia di Miranda Martino non va interpretata soltanto come un espediente ironico e premessa a pagine leggere e disimpegnate. Come giustamente scrive Giancarlo Corsoni nella postfazione, il libro rappresenta soprattutto una “confessione a cuore aperto, scritta senza nascondere momenti che altri avrebbero taciuto, sventagliando cadute e inciampi senza mai assolverti, come se il tuo talento di cantante e poi anche di attrice abbia avuto...CONTINUA...

Nysenholc Adolphe

Bubelè. Il bambino nell’ombra

Adolphe Nysenholc, figlio di emigrati polacchi uccisi ad Auschwitz, per più di trent’anni ha insegnato Semiologia delle immagini presso la Libera Università di Bruxelles ed è uno dei massimi esperti europei del cinema di Charlie Chaplin. Potremmo dire che per Nysenholc lo studio del più celebre “vagabondo” è stato qualcosa che è andato oltre un semplice interesse intellettuale. Piuttosto una sorta di spontaneo riequilibrio e compensazione rispetto un’infanzia che ci viene svelata proprio in “Bubelè. Il bambino nell'ombra”, racconto autobiografico pubblicato nel 2007 per l’Éditions L’Harmattan;...CONTINUA...

Springsteen Bruce

Born To Run

Non poteva che essere questo il titolo dell’autobiografia di Bruce Springsteen, “nato per correre”. Scrivere un’autobiografia vuol dire che si pensa che la storia della propria vita possa interessare a qualcuno, un gesto abbastanza autoreferenziale che secondo me dovrebbe essere riservato solo a persone ormai avanti con gli anni o che sanno di essere vicine alla fine. Mi è capitato spesso di vedere in libreria autobiografie di giovani star della musica o addirittura di nuovi influencer poco più che ventenni, cosa mai avranno di così interessante da raccontare? Come puoi capire qualcosa...CONTINUA...

Jefferson Margo

Negroland

Molti anni fa, seguendo un programma in TV, sentii dire che se un uomo nero è ricco, colto e potente viene considerato automaticamente un bianco. Mi venne da pensare: è considerato bianco dai bianchi o bianco dai neri? Probabilmente da entrambi. Godere di certi privilegi sembra poter tramutare una persona nera in una persona bianca o, almeno, sembra far dimenticare a molti che il nero è nero. Il razzismo di fondo è lampante. I neri, in sostanza, raggiungono lo stesso livello dei bianchi a patto che dimostrino di possedere ricchezza, cultura e potere. Insomma esistono prerogative che appartengono...CONTINUA...

Ernaux Annie

Memoria di ragazza

Di Annie Ernaux, in Italia, grazie a L'Orma Editore, sono stati tradotti e pubblicati "Il posto", "Gli anni" e "L'altra figlia". Letti tutti. Ora è la volta di "Memoria di ragazza". Le aspettative, di fronte ad un'opera di Annie Ernaux, sono sempre elevatissime. Sarà questo il problema? Non lo escludo. Se non avessi letto altro dell'acclamata scrittrice francese, sarei forse stata ammirata da "Memoria di ragazza". Avendo letto tutto il resto, sento di poter affermare con discreta onestà che "Memoria di ragazza" non è affatto il testo che mi aspettavo. È un già letto, un già sentito, un già sperimentato...CONTINUA...

Bernhard Thomas

Cemento

Leggere Thomas Bernhard costa fatica. I suoi libri non sono mai facili eppure riescono ad attrarmi per via di uno stile che è solo di Thomas Bernhard e per via di personaggi anomali ed estremi che difficilmente potrei incontrare altrove. "Beton" (questo il titolo originale) esce nel 1982. "Rudolf scrive". Due semplici parole che aprono e chiudono il romanzo. Come una parentesi che abbraccia un intero atto creativo. Perché Rudolf scrive e, tra le altre cose, scrive dell'impossibilità di scrivere. Il "dramma" della pagina bianca, della ricerca della prima frase del saggio su CONTINUA...

Merini Alda

L’altra verità. Diario di una diversa

Il "Diario" è stato pubblicato la prima volta nel 1986. Non c'è una scansione temporale ordinata perché il "Diario" è soprattutto un viaggio sentimentale, dominato da una forte componente emotiva che si sviluppa attraverso una delicata prosa lirica. La Merini racconta in frammenti, a volte ripetendosi, alcuni degli accadimenti che hanno caratterizzato dieci anni della sua vita, quelli trascorsi all'interno di un manicomio. L'internamento nell'ospedale psichiatrico Paolo Pini di Affori, Milano, inizia "in preda ai fumi del male" e su richiesta di suo marito. I giorni sono tutti identici...CONTINUA...

Singer Israel Joshua

Di un mondo che non c’è più

A quanto pare Israel Joshua Singer avrebbe voluto scrivere un'autobiografia in più volumi. A quanto pare "Di un mondo che non c'è più" doveva rappresentare il primo di tali volumi. A quanto pare, però, di volumi non ce ne sono altri e l'autobiografia dello scrittore polacco nato a Biłgoraj nel 1893 termina con la sua infanzia ossia a pagina 276 di questo libro. Che è un ottimo libro. Una lettura affascinante e trascinante fin dalle primissime pagine. D'altro canto l'arte di raccontare storie è una prerogativa incontestabile...CONTINUA...

Onoda Hiroo

Dietro le linee

“Rimasi nascosto nella foresta, in attesa che il tempo passasse. Era il 9 marzo 1974, mancava poco a mezzogiorno, e io mi trovavo su un pendio a un paio d'ore da punto Wakayama. Il mio piano era di attendere fino all'imbrunire, quando è ancora possibile riconoscere una faccia, e poi di avvicinarmi rapidamente, in un'unica manovra, a punto Wakayama. Troppa luce avrebbe significato pericolo, ma il buio fitto mi avrebbe impedito di essere sicuro che la persona che stavo per incontrare fosse proprio il maggior Taniguchi. Per di più, la luce del crepuscolo avrebbe favorito una mia eventuale fuga...CONTINUA...

Spaggiari Albert

Le fogne del paradiso. Nizza 1976: la rapina del secolo

“Io sono un ladro. Ve lo dico per onestà. Bene, come diceva un grande poeta finlandese:” Non è tutto qui!”. Prima di questa avventura – o questo scasso, se preferite – mi ero assopito per otto lunghi anni Nel commercio. Ho provato anche questo. Ho provato tutto. Si trattava di un negozio di foto. Un vero coma. Il reddito, l'IVA, i sussidi, la sicurezza sociale, le assicurazioni obbligatorie, le imposte locali, le etichette, le autostrade, i parcheggi, le contravvenzioni, le contribuzioni, le reti viarie, le insegne, gli spazzini, la televisione, gli sconti, i piccoli omaggi...CONTINUA...