Categoria: cinema italiano

Avati Pupi

Tutti defunti… tranne i morti

A un anno di distanza dal terrificante La casa dalle finestre che ridono, uno dei migliori thriller-horror italiani dei prolifici - per il genere - anni Settanta, Pupi Avati torna a ripercorrere i sentieri del giallo gotico ma in chiave quasi totalmente parodistica. E in quel quasi, che chi ha un vago ricordo del film può imputarmi di usare a sproposito, c’è tutta la bravura di Avati nell’accostarsi a un genere che, pur estremamente diluito dal regista nel successivo trentennio, è rimasto sempre, decisamente nelle sue corde. Basta pensare a...CONTINUA...

Petri Elio

Todo modo

Il cinema politico degli anni Settanta, che vide tra i suoi protagonisti registi come Petri, Rosi, Damiani, Maselli e in parte anche Ferreri (senza dimenticare il Nanni Loy di Detenuto in attesa di giudizio, interpretato da uno straordinario Alberto Sordi), durò in sostanza dal 1969 al 1976, e si chiuse con una pellicola molto esplicita come Todo Modo. Liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia, di due anni precedente, il film di Petri tenta di mettere alla berlina i poteri ritenuti...CONTINUA...

Ferreri Marco

Una storia moderna: L’ape regina

Curiosa e non nota come avrebbe meritato, oltre la ristretta cerchia dei cinefili e degli addetti ai lavori, la parabola artistica di Marco Ferreri, soprannominato lo “spagnolo del cinema italiano” per aver realizzato i suoi primi tre lungometraggi (El Pisito, Los Chicos e El cochecito, rispettivamente del 1958, 1959 e 1960) in terra (e con lingua) iberica, per poi approdare, nei Sessanta e Settanta, a una commedia - girata per lo più in Italia ma non proprio all’italiana - che si è contraddistinta per le atmosfere grottesche, lo...CONTINUA...

Scola Ettore

La più bella serata della mia vita

Dopo il successo di pubblico e critica ottenuto con una delle più belle commedie italiche dei Settanta, Dramma della gelosia. Tutti i particolari in cronaca (del 1970, interpretata da un trio in stato di grazia: Marcello Mastroianni, Giancarlo Giannini e Monica Vitti), Ettore Scola torna a lavorare con Alberto Sordi (il primo incontro artistico tra i due avvenne in occasione di Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa, del 1968) in una delle più singolari opere della cinematografia scoliana, La più...CONTINUA...

Bertolucci Bernardo

La luna

Dopo un film corale, dai toni epici e dalla lunghissima gestazione come Novecento (5 ore di durata, diviso in due atti, per le sale), Bernardo Bertolucci sente l’esigenza di lavorare ad una pellicola intimista e costruita su pochi e ben delineati personaggi. Ecco che nel 1979 esce La luna, opera controversa e simbolica già dal titolo, che rievocherebbe in qualche modo – a detta dello stesso Bertolucci – la primissima infanzia del regista e il suo rapporto con la madre. La luna fotografa, in effetti, il doloroso rapporto tra una madre e un figlio...CONTINUA...

Olmi Ermanno

Cantando dietro i paraventi

È una storia di guerra, quella che ci narra Olmi, attraverso la quale si arriva a parlare della pace. Una vicenda antica, risalente al tardo Settecento, che può avere riferimenti all’attualità e alle sue tragedie, che sono sostanzialmente sempre le stesse attraverso i secoli. TRAMA Un giovane occidentale, per un errore d’indirizzo, si ritrova in uno strano ed equivoco teatro, nel quale vengono raccontate e rappresentate le vicende di antichi pirati e piratesse cinesi. Il Narratore è uno strano personaggio...CONTINUA...

Bertolucci Giuseppe

Berlinguer ti voglio bene

Gli' è un'offesa ai' popolo italiano!". Parte subito incazzato Mario Cioni all'apertura di "Berlinguer ti voglio bene: il filmino soft-core in programmazione al cinema non soddisfa affatto le aspettative onaniste sue e dei suoi amici Bozzone, Gnorante, Buio. Effettivamente il povero Mario non se la passa troppo bene: 25 anni da sottoproletario, rapporto edipico con una mamma megera, tanto sesso bricolage, le chiacchierate con Berlinguer lo spaventapasseri del campo. Mario e gli amici vanno a ballare in un'orrida balera e, appena Cioni pare aver conquistato una bionda grazie ad una virilizzante...CONTINUA...

Salvatores Gabriele

Come Dio comanda

A quasi quattro anni da Quo vadis, baby?, opera davvero trascurabile, Gabriele Salvatores torna nelle sale trasponendo un recente successo editoriale (Premio Strega 2007) di Niccolò Ammaniti, Come Dio comanda, e dunque ritrovando quelle atmosfere da fiaba iniziatica nera che lo avevano ispirato nel riuscito Io non ho paura. Io non ho paura è l’unico film davvero bello di Salvatores, dopo Mediterraneo (Oscar come miglior film straniero nel 1992), nonostante sia ispirato ad un libro certamente di successo, ma molto...CONTINUA...

Nuti Francesco

OcchioPinocchio

Dopo il successo ottenuto con Donne con le gonne, Nuti annunciò il suo progetto più ambizioso, una rivisitazione moderna della favola di Pinocchio. Il film, che avrebbe dovuto tenerlo impegnato per circa due anni, fu programmato per il natale del 1993, ma una lunghissima serie di problemi burocratici, economici e dunque produttivi faranno si che la pellicola esca con un anno di ritardo sulla data stabilita. Concluso tra infinite difficoltà, dovute anche alla brusca interruzione del sodalizio Berlusconi-Cecchi Gori – che producevano film insieme, fino a quel...CONTINUA...

Moretti Nanni

Sogni d’oro

Come l’illustre predecessore Françoise Truffaut, Nanni Moretti sviluppa, nella prima parte della sua carriera, un alter ego di celluloide, un personaggio che si evolve in più film, un ventenne nell’Italia del riflusso ideologico e della conseguente crisi morale e culturale. Siamo tra la fine dei Settanta e l’inizio degli Ottanta, tempi di grigiore assoluto anche per il cinema nostrano, che ebbe comunque modo di partorire nuovi autori comici in grado di imperversare sugli schermi per tutto il decennio con notevole successo di pubblico. Confuso erroneamente...CONTINUA...