Categoria: corruzione

Cicconi Ivan

Il libro nero dell’alta velocità

Nel 1997  fu pubblicato “La storia del futuro di Tangentopoli” di Ivan Cicconi, libro che a quanto pare divenne un cult tra gli stessi magistrati al tempo impegnati a scovare quei corrotti e corruttori che ancora proliferano senza freni nell’Italia delle P3 e delle P4. Così potevamo leggere quasi quindici anni fa: «Tangentopoli era un sistema, come tale aveva caratteri e meccanismi propri che consentivano la celebrazione di alcuni riti tangentizi, tre soprattutto: il Rito Ambrosiano e il Rito Emiliano. Nell’era di Mani Pulite si è colpito solo il Rito Ambrosiano [ndr: la tangente propriamente detta]»...CONTINUA...

Cicconi Ivan

Le grandi opere del cavaliere

“Non è facile spiegare ai non addetti ai lavori la truffa spaventosa che si cela dietro le parole altisonanti, ovviamente in inglese, come project financing e general contractor […] Il sistema anti Mani Pulite e pro Tangentopoli è perfetto: pubblico per i rischi e i quattrini, privato per i profitti. Un sistema che istituzionalizza e legalizza i fondamenti della corruzione. Taglia le mani a ogni controllo, amministrativo e giudiziario, favorendo le grande imprese e le grandi mafie che potranno subappaltare tutto a trattativa privata, con una stretta di mano fra quattro mura” (pag. 9-11). Così...CONTINUA...

Travaglio Marco, Gomez Peter

E continuavano a chiamarlo impunità

Il libro, pubblicato nel 2007 quale sintesi e aggiornamento dei precedenti “Bravi ragazzi” e “Lo chiamavano Impunità”, ripercorre passo passo le complesse vicende dei casi Sme-Ariosto, Mondadori, Imi-Sir ed altri, diversamente conosciuti come processi “toghe sporche”. Vicende processuali che, come sanno coloro ancora in grado di distinguere l’informazione dalla propaganda, si intersecano con prescrizioni spacciate per assoluzioni e leggi ad personam emanate con una solerzia ed una tale mancanza di opposizione che a buon grado si potrebbero definire “ad castam”. Leggi che – per tanti inutile ribadirlo...CONTINUA...

Tinti Bruno

La questione immorale

Un anno dopo il successo di “Toghe rotte” si replica. Questa volta però Bruno Tinti, ormai ex magistrato e fresco collaboratore del quotidiano “Il fatto”, possiamo definirlo autore a tutti gli effetti, mentre nel precedente saggio-pamphlet appariva soprattutto come curatore di un’opera corale dove alcuni giudici e procuratori si raccontavano (anonimi) alle prese con lo sfascio della macchina giudiziaria. “La questione immorale” segue a ruota, e il nostro Tinti, come volendo passare “dalla protesta alla proposta”, continua a proporci un tema che pare essere ancora oggetto misterioso presso tutti...CONTINUA...

Tinti Bruno

Toghe rotte

La presentazione più efficace di “Toghe rotte” è proprio la breve prefazione di Marco Travaglio: dieci pagine che fotografano perfettamente l’intento di Bruno Tinti e dei suoi anonimi colleghi; ed anche la descrizione devastante di come sia mal messa la giustizia italiana. Conviene riportarne un brano: “Il quadro che ne esce è realistico fino alla brutalità, dunque diametralmente opposto alla vulgata corrente. Il quadro di un paese dominato da almeno quattro diverse culture immunitarie stratificate e incrociate: quella molliccia e mafiosetta del familismo amorale; quella giustificazionista dei...CONTINUA...

Davigo Piercamillo, Pinardi Davide

La giubba del Re

E' un destino curioso quello di Piercamillo Davigo; grottesco magari ma del tutto in sintonia con gli usi e costumi della nostra esotica Italia: i famigli di coloro che sono stati indagati dal pool di "mani pulite" e che poi nella cosiddetta seconda repubblica si sono rifatti una verginità non hanno avuto remore nel definirlo "fascista", "qualunquista", "toga rossa" e soprattutto "estremista comunista". Un campionario politicamente molto variegato soprattutto se riferito ad una sola persona. Definizioni paradossali se rivolte ad un magistrato che, quanto a formazione e cultura, nell'ambiente...CONTINUA...