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gargoyle
“Il Selvaggio West nello spazio profondo. La caccia vi terrà svegli”. L’affermazione (dal Los Angeles Time) presente nella quarta di copertina di “In fondo il buio”, è impegnativa, non è di quelle che passano inosservate. Curiosando qua e là possiamo trovare anche altri commenti – positivi – dove più che di “west” si parla di fantasy, di richiami a Tolkien, di “fantascienza pura”, di immaginario che ricorda la tradizione epica e così via. In realtà, dopo aver terminato il romanzo, molti lettori avranno capito che l’opera di George R.R. Martin non è incasellabile in un filone definito, tipo steampunk...CONTINUA...
La cosiddetta letteratura “mystery”, se intesa come letteratura “di genere” e quindi scritta al fine di compiacere dei lettori appassionati appunto ad un certo genere e poco interessati al livello artistico dell’opera, è spesso considerata qualcosa di bassa qualità, un esercizio di scrittura, a volte abile, ma con fini meramente commerciali. Una generalizzazione sul “genere” – mi si perdoni il gioco di parole – che non risponde a verità. Giusto ricordarlo dopo aver letto “Il mistero di Edwin Drood”, ultimo romanzo di Charles Dickens, rimasto incompiuto per la morte dell’autore nel 1870. “La più...CONTINUA...
Da un po’ di tempo si sentiva parlare della Gargoyle, casa editrice specializzata in horror, pronta ad aprirsi anche ad altri generi letterari. Uno dei primi titoli che non contemplano vampiri, lupi mannari e mostri di origine umana è “Morire per vivere” di John Scalzi; e come esordio di una collana “”extra” si è rivelato di tutto rispetto. L’autore, fino ad oggi praticamente sconosciuto in Italia, negli USA è invece noto per la sua attività di giornalista, blogger ed anche come scrittore di fantascienza a partire dal 2005, anno in cui diede alle stampe “Old Man’s War” (titolo originale del nostro...CONTINUA...
Di vampiri, a partire da quelli di Polidori, per poi passare dal classico di Stoker e per finire ai vampiri adololescenziali delle saga Twilight, ne abbiamo conosciuti veramente tanti per un genere che pare non voler proprio morire come i loro eroi, a volte totalmente negativi, a volte più misteriosi ed enigmatici che realmente crudeli e desiderosi di banchettare col genere umano. La Gargoyle con “Vivono di notte”, preso atto che il vampirismo in letteratura è il racconto di un mito con innumerevoli variazioni su tema, ci propone i succhiasangue di Micheal Talbot, autore dalle nostre parti ancora...CONTINUA...
Il circo dei vampiri (in originale “The traveling vampire show”) è un romanzo di formazione, e se horror, lo è nel grado in cui questo fa parte del percorso di crescita dei ragazzini protagonisti della vicenda. In effetti, è un romanzo che diventa horror, in un crescendo continuo. Un libro, almeno per me, divertente, di quelli che vorresti poter leggere a velocità doppia, o tripla, tanto l'autore riesce a catturarti, tanto vorresti sapere già come va a finire...CONTINUA...
Michael Davemport, il reporter della rivista Enigma, è nuovamente protagonista nel secondo capitolo della trilogia vampiresca di Clanash Farejon (anagramma di Alan John Scarfe), dopo “I vampiri di Ciudad Juarez”. Abbandonato quel Messico che per i suoi orrori continuerà ad essere ricordato anche durante la nuova ed inquietante avventura, ci troviamo adesso nella New York devastata all’indomani dell’attentato dell’11 settembre 2001. Ancora una volta la vicenda prende spunto da fenomeni “sovraumani”, ovvero da inspiegabili visioni, improvvise apparizioni in ogni dove di tanti Dick Cheney in versione...CONTINUA...
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