Categoria:
Narrativa
Adolphe Nysenholc, figlio di emigrati polacchi uccisi ad Auschwitz, per più di trent’anni ha insegnato Semiologia delle immagini presso la Libera Università di Bruxelles ed è uno dei massimi esperti europei del cinema di Charlie Chaplin. Potremmo dire che per Nysenholc lo studio del più celebre “vagabondo” è stato qualcosa che è andato oltre un semplice interesse intellettuale. Piuttosto una sorta di spontaneo riequilibrio e compensazione rispetto un’infanzia che ci viene svelata proprio in “Bubelè. Il bambino nell'ombra”, racconto autobiografico pubblicato nel 2007 per l’Éditions L’Harmattan;...CONTINUA...
Sarà pure un caso ma chi segue con una certa attenzione l’attività di case editrici piccole e medie avrà colto che in questi ultimi anni un certo numero di musicisti, non certo di secondo piano, hanno pubblicato il loro esordio nel campo narrativo; spesso racconti brevi, difficilmente classificabili secondo canoni prestabiliti, che interpretano il realismo in una maniera del tutto peculiare. Stesso discorso vale per il genovese Fabio Zuffanti, compositore quanto mai eclettico – parliamo di progressive, elettronica, pop, folk, jazz, classica, cantautorato, psichedelia, postrock, industrial, dark-gothic...CONTINUA...
"Il cappotto della macellaia" è un raro e riuscito esempio di self-publishing, pratica che personalmente non mi ispira e non mi convince perché temo sia per lo più deleterio, nonché sciocco, consentire a chiunque di pubblicare qualsiasi cosa grazie al supporto di piattaforme Internet appositamente create. La conseguenza tragica di tali iniziative è che in giro ci sono più individui privi di talento e di preparazione che si autodefiniscono scrittori piuttosto che persone disposte a leggere quello che gli autodefiniti scrittori pubblicano da soli ovunque sia possibile farlo. Comunque, tornando...CONTINUA...
Un libro sulla precarietà del mondo del lavoro? No. Un racconto familiare? Nemmeno. Un romanzo di formazione? Forse, ma non del tutto. Una lirica interiore? Anche, ma non solo. Inafferrabile come la sua protagonista, “Tutti schiavi in Portogallo” ricorda il celebre cane-lupo del cartone animato Balto che “non è cane, non è lupo, sa solo quello che non è!”
Marta ha poco più di trent’anni, viene da un piccolo paese del sud Italia, vorrebbe fare...CONTINUA...
Quando mi è stata proposta la lettura di un libro per bambini la mia prima reazione è stato un sorriso arreso. Non ho mai recensito un libro per bambini anzi un albo illustrato per bambini. Come si fa? Si parla ai bambini? O agli adulti? Poi: cosa scrivere di un grande libro colorato pieno di disegni ed accompagnato da pochissime frasi? Un'impresa. Il titolo è accattivante: "L'erba magica di Tu Youyou". E mi sono venute subito in mente le streghe buone, quelle di cui spesso ho letto e raccontato, quelle che con sapienza ed esperienza, essendo più brave e capaci degli uomini, erano in grado di utilizzare...CONTINUA...
Franz Krauspenhaar, nella sua prefazione al libro, ha giustamente definito “La rete” un “romanzo di formazione”: la scrittrice Elisa Giobbi, al suo esordio nella narrativa, ha voluto infatti raccontare la crescita e la maturazione di due ragazze fiorentine molto diverse, quasi agli antipodi, Emma e Nicolina (Nico), tra la fine degli anni ’70 ai giorni nostri. Una maturazione che almeno per una delle due protagoniste assomiglia molto ad un avariarsi, in circostanze non sempre chiare e con alle...CONTINUA...
La Fiera dei Librai di Bergamo è la più antica d’Italia, e quest’anno arriva alla sua cinquantanovesima edizione. Si svolgerà tra il 21 aprile e il 6 maggio dalle 9 del mattino alle 23 della notte lungo il Sentierone, la via del passeggio cittadino, trasformato così in una grande libreria a cielo aperto. L’iniziativa si deve ai librai indipendenti di Bergamo e provincia, costituitisi in associazione...CONTINUA...
È probabile che il primo romanzo di Peppe Millanta non farà la fine di tanti esordi letterari: una meteora e poi il silenzio assoluto. Altrettanto probabile che negli anni a venire – come accade adesso - la critica, anche quella più attenta, ricorderà “Vinpeel degli orizzonti” come una bella prova narrativa dai caratteri fiabeschi, leggeri. Osservazioni sicuramente corrette, ma proprio perché è condivisibile la definizione di “favola per adulti” forse possiamo leggere il...CONTINUA...
Jacchè, che per i continentali sta per Giacomo, ascolta spesso da suo nonno mannoi Iscusorgiu la storia di Bachis Voettone il sarto venuto dalla Barbagia divenuto famoso in tutto il mondo ma che venne travolto dal suo stesso destino. "Quando raccontava la storia di Bachis, mannoi inchiodava lo sguardo sulle radici del leccio che ombreggia l'imbocco del pozzo, e le sue rughe si riempivano di tristezza. Le gingive consumate e violacee mostravano l'osso della mandibola superiore che si piegava di lato in un ghigno ferino. Allora, solo allora era veramente vecchio e interrompeva il racconto poggiandomi...CONTINUA...
Non è possibile sintetizzare in poche righe una storia della leggenda del Golem, innanzitutto perché si dovrebbe parlare di leggende al plurale; e quindi dare conto sia dell’idea biblica (massa informe), sia delle tradizioni più moderne, dall’automa robotico alla creatura del Rabbi Jehuda Löw ben Bezalel. È semmai grazie alla letteratura - su tutte l’opera di Gustav Meyrink – che il cosiddetto immaginario golemico si è fatto strada per lo più in relazione a figure antropomorfe assimilabili al mostro di Frankenstein.
Ben diverso il Golem di Stanislaw Lem che, da un lato, non appare affatto...CONTINUA...
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