Categoria: letteratura italiana

Ghelli Simone

Non risponde mai nessuno

Ho conosciuto la scrittura di Simone Ghelli nel 2011, con i racconti di L’ora migliore e altri racconti (ed. Il Foglio); nel 2012 è stata la volta del romanzo Voi, onesti farabutti (ed. Caratterimobili); si arriva al 2017 con ancora una raccolta di racconti Non risponde mai nessuno (ed...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Mamma Li Turchi (e Li Greci) – Parte 5

19 luglio 2019  Superato il confine provo a dormire ma con scarsi risultati, l’arte dell’assopirsi dovunque purtroppo non mi appartiene. L’alba ci coglie durante una pausa presso un autogrill, intorno a noi basse montagne ed un paesaggio molto simile a quello prealpino. Raggiungiamo Salonicco da nord-est, quando scolliniamo si vede subito il Mar Egeo, azzurro sotto la luce del...CONTINUA...

Libri per l’inverno (e non solo)

Eccoci alle festività natalizie e al solstizio d'inverno, quale migliore occasione per una lista di libri tra cui scegliere le prossime letture? C'è solo l'imbarazzo della scelta, tra romanzi, racconti, saggi storici, graphic novel, poesia, classici e uscite recenti: lasciatevi andare alla curiosità. Maria Tortora: 1. Evgenija Jaroslavskaja-Markon, “La ribelle”, Traduzione di S. Sichel. Guanda...CONTINUA...

Ziarati Hamid

Quasi due

Tutto parte con la preparazione di una molotov. Una bottiglia di vetro facilmente recuperabile e ben ripulita, un tappo e uno straccio ma, soprattutto, del liquido altamente infiammabile. Darioush è solo un ragazzino ma ha le idee chiare: deve intrufolarsi nel capanno di suo padre, ben attento che nessuno lo scopra e approfittando del fatto che in casa non ci sia nessuno, e rubare un po' di benzina. "Ho svitato il tappo della tanica da venti litri di benzina che mio padre conservava gelosamente, visti i tempi incerti delle riforniture alle pompe che avevano preceduto e poi seguito la Rivoluzione...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Mamma Li Turchi (e Li Greci) – Parte 4

18 luglio 2018 La sveglia suona presto, ci vestiamo e partiamo in direzione del centro città, abbiamo poco tempo e molto da fare: stasera alle 22 ho l’autobus notturno che mi porterà a Salonicco, seconda tappa del mio viaggio, dove ad aspettarmi ci sarà Maria, una vecchia amica. Onde evitare di dover affrontare troppe volte il lungo viaggio da Gebze, dove ci troviamo, parto con tutto lo zaino e lo lascio...CONTINUA...

Ferrazzi Riccardo

N.B. Un teppista di successo

Un ottimo libro, N.B. Un teppista di successo di Riccardo Ferrazzi. Ottimo prima di tutto perché scritto molto bene. Inoltre, spiazzante a livello di definizione di “genere”: è infatti un romanzo storico, sì, ma in senso molto particolare. Racconta gli anni giovanili di Napoleone Buonaparte (solo molto tempo dopo divenuto “Bonaparte”), dall’infanzia alla vigilia della Campagna d’Italia, passando attraverso il periodo della Rivoluzione Francese, con le sue battaglie e i suoi orrori...CONTINUA...

Aime Marco

Fuori dal tunnel. Viaggio antropologico nella Val di Susa

Da molti anni la cosiddetta “grande stampa” dipinge i “No Tav” della Val di Susa come una banda di cavernicoli pecorai, affetti da evidente sindrome Nimby: in altri termini personaggi ingenui, associati ad estremisti violenti che non sanno cosa vuol dire progresso e modernità. Un’immagine che la santificazione mediatica delle “madamine” ha rilanciato prepotentemente. Ben diverso quanto emerge invece in “Fuori dal tunnel” dell’antropologo Marco Aime: una ricerca, che tra l’altro si legge speditamente e risulta ben strutturata, “per capire meglio i difficili cambiamenti di una valle che ha deciso...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Mamma Li Turchi (e Li Greci) – Parte 3

Martedì 17 luglio Selim è già sveglio quando entro in salotto: è seduto sul divano e legge la sua pagina quotidiana del Corano. Lo fa da molti anni e mi ha detto che ogni volta ci trova qualcosa di nuovo. Com’era prevedibile, la colazione a casa della nonna si rivela impegnativa: protagonista è il simit, ciambella di pane cotta al forno e coperta di semi di sesamo, croccante fuori e soffice...CONTINUA...

Dalena Matteo

Puttane antifasciste nelle carte di polizia

Non sono partigiane, non fanno resistenza, non minacciano la vita di nessuno. Sono donne che praticano il meretricio, donne per lo più poco istruite e poco fortunate. Donne che la storia avrebbe serenamente perso per strada se non fosse stato per le registrazioni di solerti funzionari dello Stato fascista pronti a segnalarle, fotografarle e schedarle. Sono tracce minime, segni comunque rintracciabili di esistenze passate, testimonianze reali di un pezzo di storia italiana che in tanti ritengono quanto meno trascurabile. Non Matteo Dalena, evidentemente. Il giornalista e storico calabrese, infatti...CONTINUA...

Dawan Daniela

Qual è la via del vento

"Un'infinità di persone, quante saranno? Decine di migliaia. Armate di bastoni, scimitarre, coltelli, spranghe, pietre, sciamano a ondate dalla città vecchia. Sotto i loro passi la terra sussulta. Grida tuonano nell'aria tiepida, inneggiano alla guerra santa, a Nasser, il rais egiziano. Avanzano inarrestabili, neppure la polizia riesce a contenerle. Alcune automobili precedono le colonne umane e dai finestrini aperti, dritti in piedi sui cofani, sui tetti, uomini col megafono scandiscono, con voce ormai rauca, parole che la folla fa sue: «Morte ai cani ebrei»". Una scena letta già mille...CONTINUA...