Categoria: Narrativa

Torregrossa Giuseppina

Cortile nostalgia

A Palermo, al centro dell'Albergheria, tra le abbanniate dei mercanti di Ballarò e il campanile di Santa Chiara, c'è la piazzetta delle Sette Fate. Tutti conoscono la leggenda: "la notti cci vinìanu sette donni di fora, tutti una cchiu bedda di 'n'àutra. 'Sti donni si purtavanu quarchi omu o puramenti quarchi fimmina chi cci parìa a iddi, e cci facianu vidiri cosi mai visti: balli, sònura, cummiti, cosi granni. E vonnu diri puru ca si li purtavanu supra mari, fora fora, e li facianu caminari supra l'acqua senza vagnàrisi. Ogni notti faciànu 'stu magisteriu, e poi la matina spiriànu...CONTINUA...

López Guillem

Challenger

Da qualche parte abbiamo letto che lo scrittore Guillem López ha sempre avuto una sorta di ossessione per quanto accadde il 28 gennaio 1986 sopra il cielo della Florida. O quanto meno ci è sembrato di aver letto qualcosa del genere: anche se non proprio rispondente al vero questa idea è in fondo una possibilità, qualcosa di plausibile. Difatti, proprio in virtù dell’idea di “possibile”, López ha voluto realizzare il suo “Challenger”: 73 capitoli, 73 short stories per un romanzo che progressivamente svela il legami esistenti tra personaggi che, poco prima, durante o poco dopo l’ora fatidica 11:39...CONTINUA...

Zanardi Carla

Donne a Milano

“… arrivarono a piedi in Via Scaldasole, che partiva dal corso di Porta Ticinese per arrivare, dopo una svolta a gomito, fino alla via Arena, davanti alle chiuse del naviglio, quelle firmate da Leonardo da Vinci. Una viuzza stretta stretta dove si affacciavano fitti i portoni delle case di ringhiera.” (p. 14) Sono le case di ringhiera a costituire lo sfondo dei primi racconti, ciascuno intitolato a una donna che in qualche modo ne è l’indiscussa protagonista, in questo piccolo ma delicato e curato libro di Carla Zanardi. Nelle case “popolari” arriva gente da fuori, dal Varesotto, dal...CONTINUA...

Troisio Luciano

Gli dei scendevano tutt’intorno: appunti balinesi

Luciano Troisio ci accompagna in un viaggio temporale e geografico che si snoda lungo un arco di quasi vent'anni. I luoghi sono quelli dell'Isola di Bali, declinata nei ricordi  in tutte le sfumature paesistiche e umane (soprattutto direi umane) di cui il Nostro è stato testimone e protagonista. Un mondo incantevole e incantato, osservato non con gli occhi occidentali del turista un po' ebete a caccia di avventure dell'altro mondo e dunque inevitabile preda di furberie prive di nazionalità, ma con quelli di una saggezza antica, quasi ancestrale, ereditata da terre italiche preromane, che fanno...CONTINUA...

Pariani Laura

La valle delle donne lupo

L'espediente narrativo scelto dalla Pariani ha del verosimile: una ricercatrice milanese sale nelle remote valli del Piemonte e, armata di registratore vocale, intervista la vecchia Fenisia. L'intento possiede anche valenza etno-antropologica visto che Fenisia è una delle poche donne rimaste legate a leggende, tradizioni e tempi ormai sorpassati dall'agilità di telefonini e computer. Fenisia non s'è mai mossa dalla sua valle. Fenisia è nata nel novembre 1928 in una famiglia di sotterramorti ed è vissuta per lo più accanto al camposanto del Paese Piccolo: "…la Fenísia viene grande tra le lapidi...CONTINUA...

Adimi Kaouther

Le ballerine di Papicha

Adel, Kamel, Sarah, Yasmine, Mouna, Tarek, Hajj Yousef, la madre, Hamza, sono alcuni dei personaggi presenti in “Le ballerine di Papicha”, ed anche i titoli dei capitoli con i quali  si sviluppa il romanzo breve di Kaouther Adimi. La critica letteraria – ormai sono trascorsi sei anni  dalla prima edizione di "L’envers des autres Actes” – ha infatti più volte scritto di una “narrazione polifonica”: in altri termini la modesta famiglia che abita nel “vecchio palazzo di Algeri”, si rivela di pagina in pagina grazie agli sguardi impietosi dei suoi stessi componenti e di coloro che hanno a...CONTINUA...

Haruf Kent

Benedizione

Con "Benedizione" si chiude la "Trilogia della pianura". Il romanzo è stato pubblicato per la prima volta nel 2013, a nove anni di distanza da "Crepuscolo" e a quattordici da "Canto della pianura". Una distanza che personalmente ho rilevato e sentito. Perché "Benedizione", a mio avviso, è molto diverso dai due libri precedenti. E' diverso perché appare più greve o forse solo più consapevole. Haruf è ormai famoso e unanimemente apprezzato nel 2013. E' uno scrittore di settanta anni che purtroppo morirà a breve. Il suo scrivere rimane essenziale, incisivo e pacato, la sua Holt è sempre e comunque...CONTINUA...

Monello Gigi

Lo scellerato marcisce in fortezza. Divagazioni sul Conte Felicini, gaglioffo bolognese castigato in Toscana

La storia del Conte Felicini, nella versione di Gigi Monello, ci viene narrata per lo più a partire dal 24 luglio 1672: era una domenica mattina e “il gaglioffo”, asserragliato in quel di Fivizzano, fu catturato dai gendarmi del Granduca Cosimo e poi rinchiuso nel carcere di Volterra. Da allora furono 43 anni di galera e, considerando le imputazioni a suo carico per almeno undici omicidi, rapimenti e soperchierie di ogni tipo, possiamo pure affermare che gli andò di lusso. Al tempo, giusto ricordarlo, per molto meno si finiva sul patibolo per poi passare a miglior vita con modalità a dir poco raccapriccianti...CONTINUA...

Kolitz Zvi

Yossl Rakover si rivolge a Dio

"Yossl Rakover si rivolge a Dio" è una lettera-testamento. Yossl è uno dei combattenti della resistenza del Ghetto di Varsavia. Nel 1943, durante Pessah (Pasqua ebraica), le SS irrompono nel Ghetto con i loro lanciafiamme ma trovano gruppi di ebrei pronti a respingerle duramente. Si tratta della prima forma di resistenza ebraica della storia dopo quella del 135 d.C., al tempo di Adriano. Yossl è nascosto in un palazzo semidistrutto e sta aspettando di morire. Perché Yossl sa che tra poco qualche nazista lo ucciderà come ha già ucciso gli altri undici ebrei...CONTINUA...

Mabanckou Alain

Memorie di un porcospino

L'avevo intuito: dietro a "Memorie di un porcospino" c'è Pezzi di vetro. Stesso profluvio di parole, stessa assenza di interpunzione, stessa ironia e stesso dissacrante gusto per il grottesco. Per chi non lo sapesse, Pezzi di vetro è il protagonista del romanzo che ha dato grande notorietà ad Alain Mabanckou. Lumaca testarda, esecutore del testamento letterario di Pezzi di vetro nonché gestore del bar Credito a morte, al termine della lettura ci spiega che "Memorie di un porcospino" altro non è che un'opera postuma dell'ormai annegato Pezzi di vetro...CONTINUA...