I “tempi supplementari” sono previsti in molti sport, ma per noi italiani sono principalmente collegati al calcio. Tuttavia il titolo inganna, in questo libro, il calcio fa solo da sfondo, è un mezzo, uno strumento narrativo intorno alla quale si snoda il resto della vicenda.
Le pagine seguono cronologicamente le vite di un gruppo di ragazzi che frequentano la stessa colonia estiva maremmana, la Stella Maris di Marina di Grosseto. S’inizia dal 1975: il punto di vista è quello di Giacomo, uno dei ragazzini, che ci parla in prima persona. La colonia è gestita da una suora particolare, Suor Maria, donna dalle idee decisamente liberali ed innovative e che nella sua colonia accetta più o meno tutti...CONTINUA...
Quando qualcuno ha notato che stavo leggendo "La donna di Einstein" di Marie Benedict, non ha mancato di suggerirmi la visione della prima stagione della serie TV "Genius", dedicata ad Albert Einstein, andata in onda su National Geographic e interpretata da Geoffrey Rush e Johnny Flynn nel ruolo di Albert Einstein; da Emily Watson e da Samantha Colley nel ruolo di Mileva Marić. Per ora mi sono dedicata al libro della Benedict, se capiterà vedrò anche la serie TV che, comunque, non ha attinenza diretta con il romanzo che ho appena letto il quale, in realtà, si concentra prevalentemente sulla figura di Mileva Marić...CONTINUA...
L’ora del mondo (Hacca) è il primo libro di Matteo Meschiari che leggo. Antropologo, geografo, negli ultimi anni ha pubblicato vari libri convogliando le sue conoscenze di studioso in una narrazione che tenesse conto dello stato attuale del pianeta, dell’umanità, e un’immaginazione che tentasse di farsi ponte (come ogni buona immaginazione dovrebbe) verso il futuro. Questo, almeno, quel che ho capito facendo ricerche in rete. Tornando al romanzo L’ora del mondo, oggetto...CONTINUA...
La verità dei topi di Massimiliano Nuzzolo, edito da Les Flâneurs Edizioni, è un romanzo davvero allegro, ironico, che ama giocare molto con i generi narrativi e condurci con leggerezza in storie assurde e rocambolesche.
È infatti un libro che fa dell'ibridazione il suo punto di forza, una sorta di piccolo pastiche, che inizia o dà l'idea di iniziare come un thriller di fantapolitica ("Mr. Kospic, quante volte le abbiamo detto di non mettersi in contatto col nemico? (...) Nel suo cappotto abbiamo trovato il microfilm.") ma che vira presto su atmosfere e...CONTINUA...
Questo è un libro della quarantena per Coronavirus. Intendo dire che è uno di quegli e-book che, grazie alla generosità di alcuni editori, è stato possibile scaricare gratuitamente da Internet. Cartabianca è una piccola realtà editoriale bolognese che ha scelto di mettere a disposizione di noi, segregati per l'emergenza Covid-19, i libri digitali del suo catalogo. Io ho scelto "Dal buio alla luce, il bisso marino e Chiara Vigo" di Susanna Lavazza, disponibile addirittura in tre lingue: italiano, inglese e tedesco...CONTINUA...
“Il saio aveva lo stesso odore del fieno che l’aveva protetto dallo sguardo delle belve […] Doveva soltanto aspettare, proprio come aveva fatto nei giorni scorsi in quella povera stalla, nutrire il corpo con l’odio verso i nemici del suo popolo e dissetarlo con la preghiera rivolta a Dio” (pp.7).
Questo un breve estratto dall’altrettanto breve premessa al libro “Il purgatorio non è eterno” su cui campeggia “Montagne dell’Erzegovina, 10 febbraio 1945”. Giusto un indizio che fa intendere come la vicenda raccontata in questo romanzo poliziesco alla fin fine non si rivelerà...CONTINUA...
Quando ho visitato il Mausoleo delle Fosse Ardeatine, qualche anno fa, c'era un sole splendente. Sembrava tutto nella norma, prima di entrare. Poi, una volta arrivata all'interno degli spazi che ricordano e accolgono i resti delle vittime di quell'eccidio efferato, dopo aver camminato lungo le gallerie delle Fosse, dopo essere rimasta in raccoglimento di fronte all'incavo nel quale sono state trucidati e nascosti i corpi di 335 persone, la luce splendente del sole non aveva più lo stesso significato. Visitare le Fosse Ardeatine...CONTINUA...
Ho letto e recensito diversi romanzi di Salvatore Niffoi e ho sempre trovato affascinanti e magiche le storie raccontate da questo bravo scrittore sardo. Amo il mondo ancestrale e unico che descrive nei suoi libri, amo la sua lingua meticcia segnata da costanti contaminazioni tra italiano e sardo, amo i suoi personaggi che sembrano intagliati in un legno antico e, anche per questo, autentici e indimenticabili. Mi aspettavo qualcosa di simile anche da "Le donne di Orolé", un libro che, in verità, contiene due racconti o, se vogliamo, due romanzi brevi. Due storie distinte, se non fosse per la presenza di Orolé, un borgo dell'entroterra sarda che si ritrova in entrambi i racconti...CONTINUA...
Nell’anno fatale del 1968, mentre la società sembra esplodere nell’urto con nuovi linguaggi e nuove espressioni di un disagio crescente e illusoriamente creduto impossibile, all’incipit dell’era del consumo beato, Alberto Arbasino scrive questo romanzo - che uscirà l’anno dopo per Feltrinelli - che io leggo nell’ edizione Adelphi del 2001 - e che è già, tra le moltissime cose, l’arguta satira, la caricatura gioiosa, l’impietosa critica, l’elaborato sfottò, raffinato e super finto goliardico, di quegli anni violentemente inconsapevoli e per qualcuno formidabili. Crocevia di tutte le metamorfosi e di tutte le decadenze passate presenti e future Super-Eliogabalo si pone come intelligentissima...CONTINUA...
Questo libro, "La tua vita è la mia", è rimasto appoggiato su un ripiano del mio soggiorno per molto tempo. L'ho ricevuto in regalo dall'amico Andrea Consonni poco meno di un anno fa ma, non so perché, ho deciso di prenderlo tra le mani solo adesso. Della Axelsson avevo letto e amato "Io non mi chiamo Miriam", uscito sempre per Iberborea nel 2016. Due romanzi che, per certi versi, si somigliano. In entrambi i testi, infatti, Majgull Axelsson ha deciso di trattare argomenti storicamente e sociologicamente complessi. Se in "Io non mi chiamo Miriam" la tematica principale è rappresentata dal genocidio dei Rom...CONTINUA...
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