Categoria: letteratura francese

Bonnefoy Miguel

Zucchero nero

A suo tempo avevo letto "Il meraviglioso viaggio di Octavio", primo, convincente romanzo di Miguel Bonnefoy, scrittore in lingua francese di padre cileno e madre venezuelana. Avevo amato lo spirito meraviglioso, magico e commovente che aveva animato la vita e il viaggio di Octavio. Ora, a distanza di qualche anno, ho tra le mani "Zucchero nero", opera seconda dello stesso scrittore che ha saputo confermare di possedere il talento di un buon narratore, dotato di originalità, di grande immaginazione ma, soprattutto, di possedere un profondo legame con...CONTINUA...

Némirovsky Irene

Lo Sconosciuto

Il racconto lungo "Lo sconosciuto" è in realtà un estratto da "Suite Francese", l'ultimo romanzo della Némirovsky, rimasto incompiuto e avente come tema principale l'invasione e occupazione tedesca della Francia nel maggio 1940 con il conseguente esodo della popolazione. Sono fatti che la scrittrice ha vissuto in prima persona, in modo tragico e con un epilogo ancora peggiore...CONTINUA...

Lazar Liliana

Figli del diavolo

"Procreate compagne, questo è il vostro dovere patriottico!". Parole che nella storia del Novecento sono state ripetute spesso da dittatori di varie nazioni. Nello specifico stiamo parlando di Nicolae Ceauşescu, il despota che ha guidato la Romania dal 1965 al 1989. Col decreto 770/1966 della Repubblica Socialista di Romania si stabiliva che la contraccezione era permessa solo a donne che avessero già partorito almeno quattro figli; che l'aborto...CONTINUA...

Lobe Max

La Trinità bantu

La Svizzera è, nell'immaginario di chiunque, il Paese perfetto. La Svizzera non è l'Italia! In Svizzera è tutto come dovrebbe essere. Eppure Max Lobe, un africano che viene dal Camerun e che in Svizzera ha studiato e vive, ci fa notare che, in fondo in fondo, la Svizzera soffre degli stessi mali di cui soffre un po' tutto l'occidente. Anche in Svizzera si può essere disoccupati. Anche in Svizzera si può essere vittima di razzismo e discriminazione. Anche in Svizzera si corre il rischio che un partito di estrema destra possa arrivare al potere. E, soprattutto, anche in Svizzera i mezzi pubblici...CONTINUA...

Vian Boris

Sputerò sulle vostre tombe

Nel 1946 la casa editrice francese "Le Scorpion", diretta, al tempo, da Jean D'Halluin, pubblicò "J'irai cracher sur vos tombes". Autore Vernon Sullivan. Lo scandalo fu immediato ed il libro, che in pochi giorni vendette 122mila copie, venne ritirato dal mercato poco più tardi. "Sputerò sulle vostre tombe" portò alla ribalta, per la prima volta nel Vecchio Continente, il tema del razzismo, quindi le discriminazioni e le violenze che i neri americani erano costretti a subire da parte dei bianchi. Le rivendicazioni e le conquiste di Martin Luther King verranno solo diversi anni più tardi. Il libro...CONTINUA...

Ben Jelloun Tahar

Notte fatale

"La nuit sacrée", la notte sacra: la ventisettesima del mese di Ramadan, la notte della "Discesa" del libro per i musulmani, la notte "nella quale i destini degli uomini vengono suggellati". E' la notte dei bambini e dell'innocenza. Nella notte "fatale" un uomo ormai prossimo alla morte chiama a sé sua figlia. Circa venti anni prima, alla nascita di quell'ennesima femmina, aveva deciso che la bambina sarebbe stata cresciuta come fosse un maschio. Nella notte "in cui i bambini ricevono gli angeli mandati da Dio", l'uomo confessa alla figlia la sua colpa: ammette di aver commesso...CONTINUA...

Cocteau Jean

La difficoltà di essere

Il titolo, da solo, mi ha richiamato alla mente Emile Cioran. Ma il libro di Cocteau è altro. "Sento una difficoltà di essere. Questo risponde Fontenelle centenario mentre sta per morire […] Solamente che la sua è dell'ultima ora. La mia è data da sempre". Essere comporta difficoltà. Soprattutto quando si è spiriti complessi ed eclettici come Cocteau. Perché l'artista parigino ha cercato molteplici e differenti forme per esprimersi? E' lui stesso a spiegarlo: "Senza dubbio perché la mia semente voli un po' dovunque. Il soffio che abita in me io lo conosco male, ma non è tenero....CONTINUA...

Mabanckou Alain

Memorie di un porcospino

L'avevo intuito: dietro a "Memorie di un porcospino" c'è Pezzi di vetro. Stesso profluvio di parole, stessa assenza di interpunzione, stessa ironia e stesso dissacrante gusto per il grottesco. Per chi non lo sapesse, Pezzi di vetro è il protagonista del romanzo che ha dato grande notorietà ad Alain Mabanckou. Lumaca testarda, esecutore del testamento letterario di Pezzi di vetro nonché gestore del bar Credito a morte, al termine della lettura ci spiega che "Memorie di un porcospino" altro non è che un'opera postuma dell'ormai annegato Pezzi di vetro...CONTINUA...

Libri per l’estate (e non solo)

Siamo ormai nel pieno dell’estate e abbiamo pensato di lasciare qualche piccolo consiglio di lettura, tra libri più “estivi” e libri meno. Sono scelte che abbracciano quasi tutti i continenti (rimangono fuori l'Oceania e l'Antartide) e che riflettono gli interessi di alcune delle persone che scrivono qua dentro. C'è chi ha scelto opere che ha recensito e chi invece ha dato spazio alle sue letture fuori dal sito, chi ha presentato i libri con qualche parola e chi invece ha scelto che siano solo titolo e autore, autrice, a parlare. Ci sono raccolte di racconti e ci sono romanzi, ci sono libri...CONTINUA...

Ernaux Annie

Memoria di ragazza

Di Annie Ernaux, in Italia, grazie a L'Orma Editore, sono stati tradotti e pubblicati "Il posto", "Gli anni" e "L'altra figlia". Letti tutti. Ora è la volta di "Memoria di ragazza". Le aspettative, di fronte ad un'opera di Annie Ernaux, sono sempre elevatissime. Sarà questo il problema? Non lo escludo. Se non avessi letto altro dell'acclamata scrittrice francese, sarei forse stata ammirata da "Memoria di ragazza". Avendo letto tutto il resto, sento di poter affermare con discreta onestà che "Memoria di ragazza" non è affatto il testo che mi aspettavo. È un già letto, un già sentito, un già sperimentato...CONTINUA...