Zandomeneghi Andrea

Il giorno della nutria

La nutria è un roditore originario del Sud America, introdotto in Europa e nel nostro paese per allevamenti da pelliccia. Essendo una specie piuttosto invasiva si è comportata come tale, e per questo ne vediamo oggi spesso esemplari lungo corsi d’acqua più o meno grandi. Il mio primo incontro con le nutrie fu a metà anni ‘90, a Firenze. Un piccolo gruppo nuotava placido nell’Arno e noi adolescenti ci chiedemmo cosa mai fossero, senza avere una risposta subitanea come può accadere oggi tirando fuori uno smartphone e premendo qualche tasto. La nutria, si diceva, è un roditore che nuota molto bene, si nutre prevalentemente di piante acquatiche e, quando non fa queste cose, scava...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Reportage Dall’Irlanda: La Guinness – Miti e Leggende Sulla Birra Simbolo Di Un Intero Paese

Isola di smeraldo, terra di lepricani, folletti, grandi scrittori, ribelli, ottima musica...sono tanti i motivi per cui l’Irlanda è famosa, in cima alla lista però non possiamo che piazzare lei, la dama in nero con copricapo bianco, la Guinness. Se ne sentono tante su questa birra: che patisce il trasporto, che il sapore dipende da come la si spilla, che in Irlanda ha un gusto diverso, che è molto più pesante rispetto alle altre birre…alcune sono vere, altre lo sono in parte, alcune sono false. Lo scrivente vive in Irlanda...CONTINUA...

Wilson Colin

Riti notturni

Primo libro della trilogia di Gérard Sorme, “Riti notturni” (Ritual In The Dark, 1960) è stato giustamente definito un romanzo “tra i grandi irregolari della letteratura inglese”; e, avendo presente “L’outsider”, l’opera più nota di Colin Wilson, potrà risultare comprensibile una sorta di “visione esistenzialista” per quanto riguarda...CONTINUA...

Zironi Alessandro

Il Carme di Ildebrando. Un padre, un figlio, un duello

Primo libro della nuova collana Testi del Medioevo Germanico della Meltemi Editore, questo brillante saggio di Alessandro Zironi dal titolo Il carme di Ildebrando. Un padre, un figlio, un duello (Meltemi Editore, 2019, pp. 176) ci propone un'analisi estremamente chiara ed approfondita di una delle opere "più intriganti, ma allo stesso tempo inafferrabili" fra quelle che la storia, benevolmente, ci ha permesso di ricevere dal passato germanico: è il più antico componimento eroico della tradizione letteraria tedesca, un testo di appena 68 versi, giuntoci privo di titolo (è la critica tedesca ad averlo chiamato Hildebrand(s)lied), che per ragioni stilistiche...CONTINUA...

Balsamo Beatrice e Simonelli Giorgio

Brividi sul divano. I telefilm di Alfred Hitchcock.

Può capitare, a un certo punto, di imbattersi in un corto di Alfred Hitchcock e di vederlo col fiato sospeso. Di lasciarsi appassionare e vederne un altro, poi un altro e un altro ancora... Può capitare, dopo un po’, di andare in giro per casa in preda a uno spaesamento angoscioso alla ricerca di prove che il nostro convivente voglia ucciderci, o di uscire sospettosi, guardando la gente di sghimbescio, per indovinarne il lato oscuro. Può capitare, quindi, che il familiare, da rassicurante, sembri improvvisamente minaccioso, che il quotidiano mostri un risvolto ostile. Il perturbante. Il sovvertimento dell’ordinario, l’Unheimliche, concetto freudiano che esprime il turbamento...CONTINUA...

Burton Jessie

La confessione

Quando ho ricevuto il plico contenente “La confessione” ho pensato che al suo interno ci fossero due libri, non uno. Il romanzo della Burton, infatti, è piuttosto voluminoso e, a primo impatto, mi ha un po’ intimidito. Poi mi sono fatta coraggio: ho preso tra le mani le 526 pagine de “La confessione” e ho iniziato a leggerle. La sorpresa è arrivata presto: il romanzo sfila via rapidamente e senza alcun fatica. Nell’arco di pochissimo tempo mi sono ritrovata ai Ringraziamenti finali sentendo quello strano e malinconico dispiacere che si prova quando vorresti che un libro non finisse mai. “La confessione” è un romanzo che avvince...CONTINUA...

Barberis Mauro

Come Internet Sta Uccidendo La Democrazia

La cosa più triste di questo libro è che coloro che avrebbero maggiore bisogno di leggerlo non lo faranno mai e anche se lo facessero non ne capirebbero buona parte. Mi rendo conto che una frase del genere già presuppone una certa “spocchia” verso la parte meno “studiata” della popolazione italiana, ma è la stessa posizione assunta dall’autore, che si permette la beatissima sfacciataggine di essere un po’ spocchioso. Si tratta fondamentalmente di un saggio che analizza le origini, le cause, la situazione e le possibili cure di quel fenomeno mondiale chiamato populismo e che sembra essere una sorta di evoluzione inevitabile della democrazia dopo l’avvento di Internet. Per come è strutturato...CONTINUA...

Zuffanti Fabio

Amori elusivi

Con un tono di volta in volta grottesco, surreale, fantasioso, questa nuova raccolta di Fabio Zuffanti dal titolo Amori elusivi (Fabio Zuffanti, Amori elusivi, Les Flâneurs Editore, 2019, pp. 122) ci regala un'incredibile girandola di storie, di episodi, di frammenti di vita con relativa galleria di personaggi, che ruota attorno ad unico grande tema, all'amore vissuto o immaginato ma sempre eluso. Si tratta di pezzi molto brevi, alcuni brevissimi, proposti con una scrittura limpida, lineare, non affatto pesante, che trova la giusta misura del racconto...CONTINUA...

Corradi Daniele

Il linguaggio di Cthulhu. Filosofia e Dizionario di H. P. Lovecraft

Diviso in più sezioni, ognuna dedicata ad un aspetto dell'opera di Howard Phillips Lovecraft, questo ampio saggio proposto da Daniele Corradi (Daniele Corradi, Il linguaggio di Cthulhu. Filosofia e Dizionario di H. P. Lovecraft, Editoriale Jouvence, 2019, pp. 313) è una disamina molto accurata della lingua, delle tecniche narrative e della filosofia dello scrittore di Providence, elementi che, come ci spiega abilmente l'autore, in realtà non andrebbero mai disgiunti l'uno dall'altro ma sempre messi in intima connessione. Partendo dunque dai presupposti filosofici che sono...CONTINUA...

Ciani Maria Grazia

La morte di Penelope

Un romanzo breve, brevissimo. Un romanzo che attinge a tradizioni non canoniche della leggenda omerica. La Ciani scrive in Postfazione: "su Penelope e Ulisse si imbastiscono, dopo Omero, storie incredibili, vicende complicate e strane. I poeti non parlano, ma scoliasti, commentatori antichi e tardi, mitografi - dopo aver brevemente riassunto il contenuto dell'Odissea (spesso con vistose omissioni) - raccolgono devotamente i "si dice"". Di Penelope, dunque, al di là dell'Odissea, "si dice" parecchio perché le leggende, passate da voce a voce, da tempo a tempo, trasfigurano e mutano la storia "ufficiale" per aggiunte o per sottrazioni. Tiresia...CONTINUA...