Categoria:
letteratura italiana
Storia di un'amicizia
L'illustre e ormai nonagenario sociologo Franco Ferrarotti ha avuto in gioventù la fortuna di conoscere personalmente Cesare Pavese, che ormai era uno scrittore affermato, e di ricevere da lui anche brevi lettere, oltre che consigli su libri da tradurre per Einaudi.
Questo gli dà l'occasione non solo di rispolverare i suoi ricordi, ma di fare precise osservazioni critiche "correggendo" alcune interpretazioni che sono state fatte su Pavese come scrittore e come...CONTINUA...
Da originaria di una delle “capitali” dei terremoti che hanno flagellato il Bel Paese nel Novecento, Gemona del Friuli, ho seguito con trepidazione le vicende di Amatrice e del suo circondario, una terra per certi aspetti più simile alla nostra friulana di tante altre zone terremotate magari più importanti nella memoria collettiva (bastino due nomi fra i tanti: Assisi e L’Aquila). Ed è inevitabile, ripercorrendo la storia di questo sisma, raccontata dal primo cittadino del suo “capoluogo”, andare con la mente al Friuli di quarant’anni fa e a qualche analoga vicenda italiana dagli esiti forse meno...CONTINUA...
Nel novembre del 2005 fecero molto discutere – almeno negli ambienti accademici – alcune affermazioni di Dario Antiseri, contenute in un articolo di “Vita e Pensiero”. Sostanzialmente il filosofo cattolico prendeva le distanze da una certa idea di relativismo, di individualismo e di nichilismo che aveva fatto di Benedetto XVI il campione di una presunta riscossa cristiana contro il dilagare di ateismo e di laicismo. Potevamo leggere infatti: “non è la scienza che nega lo spazio della fede. Questo spazio hanno preteso di cancellarlo filosofie – esiti di pensiero forte – nelle quali, con motivazioni...CONTINUA...
"A settembre del 2014 lessi su un giornale italiano un trafiletto a proposito di Margot Wölk, l'ultima assaggiatrice di Hitler ancora in vita. Frau Wölk aveva sempre taciuto riguardo alla sua esperienza, ma all'età di novantasei anni aveva deciso di renderla pubblica. Il desiderio di fare ricerche su di lei e la sua vicenda fu immediato. Quando, qualche mese dopo, riuscii a trovare il suo indirizzo a Berlino, con l'intenzione...CONTINUA...
Un libricino da poco più di cento pagine, dal titolo accattivante e dalla sinossi promettente. Chi s’interessa dei fenomeni sociali contemporanei ne sarà sicuramente attratto, gli altri magari lo prenderanno almeno in mano.
Attenzione però, già dalle prime pagine si capisce che si tratta di un’opera dedicata soprattutto agli “addetti ai lavori” e per quanto appunto le pagine siano materialmente poche, non è certo una lettura da fare con la mente leggera o assente.
L’autore, Franco Ferrarotti, è un noto professore emerito di sociologia, praticamente un decano della materia che ora, da ultranovantenne...CONTINUA...
Come si scrive un thriller di successo è un volumetto agile e sfizioso di circa 150 pagine che farà sicuramente la gioia di tanti neofiti aspiranti scrittori e non solo. Pubblicato per i tipi di Lupi editore di Sulmona (AQ), è opera di Andrea Del Castello: scrittore, saggista e manager culturale che ho avuto modo di apprezzare e frequentare per le sue attività, in questi ultimi anni, a partire dall’eccellente CONTINUA...
Ci sono tanti aspetti positivi di questo libro ma il migliore è forse il titolo, innanzitutto perché attira l’attenzione e in secondo luogo perché trova una bellissima spiegazione nella trama: si tratta infatti di un particolare sentimento che colpisce uno dei protagonisti, il giornalista di cronaca nera Marco Besana, ormai sulla soglia dei sessant’anni e della pensione, impaurito dalla nostalgia che pensa proverà del suo lavoro, dove il sangue è un elemento onnipresente.
Ad affiancarlo nel ruolo di protagonista c’è Ilaria Piatti, stagista della redazione ormai in scadenza di contratto, talmente...CONTINUA...
La scorsa estate Giulio Milani di Transeuropa edizioni si era inventato il Discovery Tour: un viaggio in camper lungo lo stivale alla ricerca di nuovi talenti letterari, parlando, leggendo, discutendo con le persone che a ogni tappa si facevano avanti per mostrargli il proprio lavoro.
Da due settimane ha fatto partire un progetto di crowdfunding su CONTINUA...
È vero che in quarta di copertina leggiamo di “linguaggio barocco”, ma non è il caso di equivocare: i due racconti – “Il prima e il poi” e “Il limite ultimo” - si fanno leggere senza alcuna difficoltà e il “barocco”, al di là di tutte le considerazioni su illustri ed antichi modelli letterari, sostanzialmente diventa uno strumento per amplificare i toni fiabeschi e l’intento umoristico dell’autore. Fatta questa premessa, le pagine di Pee Gee Daniel, in presenza di questo linguaggio a volte “ampolloso” che fa il paio con spiritoso, si potranno leggere non soltanto alla stregua di un puro e semplice...CONTINUA...
Con "La vedova scalza" Salvatore Niffoi ha vinto il Premio Campiello nel 2006. È un romanzo senza mezze misure: o lo si legge avidamente o lo si abbandona in fretta. Ostico il sardo che ricorre di frequente ed ostica la Barbagia dei primi del Novecento che racconta Niffoi. Può non piacere affatto questa "Vedova scalza": lo rilevo dalle opinioni negative di chi, sul web, ammette di aver...CONTINUA...
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