La descrizione ufficiale dell'editore Sellerio relativa a "Ida" è la seguente: "Ida è Dora. La Dora di quello che è forse il più famoso caso clinico di Freud, fondamento della psicoanalisi e, in se stesso, testo narrativo eccelso, che segnò un fallimento che il dottore di Vienna non dimenticherà. Perché Ida dopo qualche mese aveva interrotto la terapia, rifiutando radicalmente la spiegazione fornita della sua «isteria»". Ida contro Freud, dunque. Chi si avvicina a questo libro si aspetta di conoscere e leggere il tormentato e fallimentare percorso di analisi clinica che il fondatore della psicanalisi ha condotto con la paziente che, nei suoi scritti, decide di chiamare...CONTINUA...
Spesso si dice che il racconto o romanzo giallo, espressione di una letteratura “di genere”, vive di sola trama; e soprattutto, annientando così ogni velleità artistica, che tutto è finalizzato alla risoluzione di un mistero. Probabile in molti casi sia vero, soprattutto se ci riferiamo al cosiddetto poliziesco che si ispira molto vagamente ai modelli dell’ottocento e del primo novecento; ma questi limiti non rappresentano certo una regola assoluta. Lo dimostrano i racconti giovanili di Tanizaki, in parte pubblicati dalla Marsilio in un primo volume. Oltretutto...CONTINUA...
“Ancora quella sensazione. Che tutto si stesse svuotando, risucchiato in un gorgo. Uno spazio oscuro, un corridoio d’ombra dove deboli bave di luce permettevano a stento di distinguere profili di oggetti. Come se la vita fosse scivolata in uno stato d’apnea e per pochi, brevi attimi, le cose si mostrassero per com’erano quando nessuno le osservava: traslucide, prive di sostanza” (pp.9). Questo l’incipit del romanzo “Viale dei silenzi”; e siccome l’autore è il fiorentino Giovanni...CONTINUA...
Che cos'è un racconto? Quali sono gli elementi che lo caratterizzano? Possiamo intenderlo, ad ogni modo, solo come un breve testo narrativo? E può essere la lunghezza l'unico aspetto che ci permette di stabilire la giusta differenza tra un racconto e un romanzo, tra un racconto lungo e un romanzo breve? Prendendo a prestito un celebre titolo, insomma, di cosa parliamo quando parliamo di racconti? Lo abbiamo chiesto a Maurizio Vicedomini, scrittore, editor, direttore della rivista culturale Grado Zero, nonché autore di un recente saggio sull'argomento, Sul raccontoCONTINUA...
“Nel mondo fuori, l’unico ‘potere’ che lui aveva mai avuto era quello di ricordare le cose con dolorosa esattezza. Non che Nico ricordasse tutto, ma quello che ricordava era vivido come un altro presente. Finora aveva sempre subìto questo talento come una condanna, utile solo per le nostalgie di fine estate. Ora però, forse per la prima volta in vita sua, Nicodemo Bencivenga sentì di essere al posto giusto nel momento giusto”. p.135
Trovare la giusta distanza, non solo semantica ma anche e soprattutto concettuale, tra oblio ed eternità può essere un grande dilemma filosofico, ma è anche il percorso, breve o lungo che sia, che un narratore degno di tal nome si impone di intraprendere...CONTINUA...
Ritrovare Agota Kristof non solo è esaltante ma è anche commovente. Almeno per me. La Kristof, a mio modesto avviso, è una della scrittrici più talentuose e convincenti dell'ultimo secolo. L'ho "incontrata" nel 2005 grazie alla "Trilogia della città di K" e da quel momento ho capito che l'avrei amata per sempre. Perché non si può non amare il suo stile scarno e affilatissimo, la sua ricerca dell'essenziale, il suo perenne sfrondare fino a raggiungere l'ossatura delle parole e del significato che racchiudono. "Il mostro e altre storie" non fa eccezione, ovviamente. Siamo al cospetto di quattro pièce teatrali che la Kristof ha scritto tra il 1970 e il 1980 quando si trovava...CONTINUA...
Vincitore del Premio letterario dell'Unione Europea del 2017 e proposto ora in Italia da Mimesis nella splendida collana eLit, All'ombra della collina dei Galli di Osvalds Zebris è un breve romanzo storico che ha come sfondo la Riga del primo Novecento, più precisamente quella degli anni 1905-06, quando l'ondata rivoluzionaria già scoppiata in Russia a seguito della sconfitta nella guerra russo-giapponese si estese rapidamente anche alle città e alle campagne lettoni, portando con sé disordini e violenze di ogni tipo: scioperi e manifestazioni di piazza, rivolte soffocate nel sangue, scontri tra bande armate e pogrom vergognosi, fino a quando le spedizioni punitive messe...CONTINUA...
Se avete frequentato un qualsiasi tipo di liceo che tra le materie prevedeva filosofia, la città di Königsberg non vi sarà nuova. Un nome nascosto negli estremi meandri della vostra memoria, coperto di polvere e quasi illeggibile, ma non cancellato. Come mai? Semplicemente in quest’angolo di nord Europa, sulle sponde del freddo Mar Baltico, è nato e vissuto Immanuel Kant. Il grande filosofo che insieme al collega Hegel e a Manzoni con “I Promessi Sposi” occupa le prime posizioni nella classifica di autori che la scuola riesce a farci odiare maggiormente.
Oggi la città ha ufficialmente cambiato nome in Kaliningrad, così come la regione circostante, la quale nel frattempo da territorio tedesco...CONTINUA...
Nel mese di novembre ho recensito "Il treno dei bambini" di Viola Ardone, pubblicato per Einaudi. Dopo qualche giorno ho ricevuto una e-mail da Giovanni Rinaldi il quale mi invitava a leggere un suo libro, uscito nel 2009, in cui, molto prima che la Ardone scrivesse il suo romanzo, lui aveva raccolto le storie vere e le dirette testimonianze dei bambini del Meridione condotti, dopo la Seconda Guerra Mondiale, con quelli che successivamente vennero chiamati i "treni della felicità", verso l'Emilia-Romagna, le Marche e altre regioni del centro e del nord Italia. In effetti, leggendo il saggio di Rinaldi ho rintracciato...CONTINUA...
“Il mormorio canoro sui generis di Gabriel si era manifestato soltanto durante le ore di musica, come se un qualche intervento miracoloso avesse fatto in modo che il disturbo fosse associato esclusivamente agli esercizi di piano” (pp.53). Un lettore competente di musica e dei suoi più grandi interpreti, di primo acchito, potrebbe davvero pensare ad un giovane Glenn Gould. Impressione poi confortata dalla personalità ipocondriaca e asociale di Gabriel Goldman, l’eccezionale protagonista di “Pianistov dotik”, fortunato esordio nella narrativa del filosofo sloveno Mirt Komel. Ma le impressioni rimangono...CONTINUA...
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