Categoria: romanzo

Parulskis Sigitas

Tre secondi di cielo. Sappiamo come uccidere non come vivere

“I medici dicono che è un problema generazionale. Alcune generazioni guardando il mare vedono Dio, altre sentono musica sinfonica, fughe di Bach, altre ancora vedono una donna, Afrodite, l’infinito, l’eternità, il nirvana e altre sciocchezze poetiche. La generazione spinta su questo mondo all’incirca negli anni sessanta, anche se il tempo non ha un significato particolare, non vede nulla. Io appartengo a questa generazione. Alla generazione che non ha segni particolari, alla generazione che è quasi senza tratti distintivi. Alla generazione che è arrivata troppo tardi per diventare hippy, a...CONTINUA...

McEwan Ian

Bambini nel tempo

Il titolo di questo libro contiene i due ingredienti essenziali di tutta la storia: i bambini e il tempo, anche se il titolo originale prevedeva un solo bambino "The child in time". Nel corso dell'intero romanzo si incontrano bambini così come ci si imbatte in ogni forma di tempo possibile e vivibile. Stephen Lewis è uno scrittore divenuto famoso quasi per caso. La sua notorietà è dovuta ad un libro, suo malgrado, per l'infanzia intitolato Lemonade. Un successo inaspettato che gli garantisce un'esistenza agiata e la possibilità di dedicarsi comodamente a ciò che ama. La vita dell'uomo...CONTINUA...

Bassani Giorgio

Gli occhiali d’oro

Eleganza. Ogni singola frase di questo breve romanzo trasmette eleganza. E misura, attenzione, garbo, intelligenza. “Gli occhiali d’oro” rappresenta anche una piccola rivoluzione. Conservando una forma letteraria e narrativa impeccabile, se non addirittura classicheggiante, descrive quanto di più anticonvenzionale ed inconsueto fosse lecito scrivere in quel lontano 1958, anno in cui apparve il romanzo di Bassani. L’accostamento tra due diversità che, proprio per la loro essenza, generano similitudine, è una scelta quanto meno singolare. Le due “anomalie” sono, in fondo, come tante altre...CONTINUA...

Carbone Rocco

Libera i miei nemici

Non conoscevo Rocco Carbone. Ho sentito il suo nome in un programma radiofonico. Ho scelto un libro a caso e penso che ciò che io possa fare da qui in poi è continuare a leggere quanto ha scritto. Rocco Carbone è morto in un incidente nel 2008. Aveva solo 46 anni. “Libera i miei nemici” è uscito nel 2005. Il protagonista del romanzo si chiama Lorenzo e, proprio come ha fatto Carbone per sei anni, insegna come volontario presso un carcere femminile. Lorenzo è un uomo introverso, metodico, ordinato e solitario. L’unico legame che ha, o che tenta di mantenere in vita, è quello con suo fratello...CONTINUA...

Fischer Tibor

Viaggio al termine di una stanza

Non so da dove mi sia giunto il nome di Tibor Fischer, ma probabilmente ci deve essere stato un errore di trasmissione. Ho fatto un notevole sforzo per non abbandonare questo libro in qualche meandro dimenticabile della mia libreria. Alla fine, oltre ad un gran sollievo per aver compiuto un’impresa che per qualche momento ho ritenuto fallimentare, ho cercato la giusta serenità per parlarne. Perché ne parlerò e, temo, non bene. Prima presa d’atto: “Viaggio al termine di una stanza” è un libro molto leggero. E, in fin dei conti, leggere qualcosa di “molto leggero”, di tanto in tanto, può essere...CONTINUA...

Ben Jelloun Tahar

L’ultimo amico

Ali riceve una lettera. Una busta di carta riciclata, carta giallastra. Riconosce la grafia di Mamed. Poche frasi secche e definitive, “una trovata di pessimo gusto” con la quale Mamed mette fine alla loro amicizia. La narrazione della storia del legame tra Ali e Mamed è affidata alle loro voci. La prima parte del libro è occupata dal racconto di Ali, la seconda da quello di Mamed. Al termine, troviamo il racconto di Ramon, lo spagnolo convertito, amico di entrambi. Ali e Mamed si conoscono al liceo. Due ragazzi diversi e complementari: Ali è pacato, timido, perennemente chino sui...CONTINUA...

Szabó Magda

Via Katalin

Il primo capitolo di “Via Katalin”, intitolato “Luoghi”, è stato per me piuttosto faticoso ed impenetrabile. Fin quasi da indurmi a rinunciare a proseguire la lettura. Ma amo la Szabò. Ho letto altri suoi due romanzi ed ho provato ad andare avanti ugualmente. Scelta azzeccata. Ho seguito la vicenda con maggiore passione ed accortezza, per poi tornare, una volta finito, al capitolo iniziale. L’ho riletto ed ho scoperto l’incanto di quelle pagine inizialmente tanto ostili. Si parte da un presente (fine anni ’60) in cui tutto è già avvenuto. In cui tutto sembra investito da una polvere stanca e...CONTINUA...

Dennis Patrick

Zia Mame

Il romanzo di Patrick Dennis, che altri non è che uno degli pseudonimi utilizzati dallo scrittore Edward Everett Tanner III, venne pubblicato, per la prima volta negli Stati Uniti nel 1955, dopo essere stato bollato come “Invendibile”, e quindi rifiutato, da diciannove editori. Solo la Vanguard Press, dopo aver rassettato il lavoro di Dennis e trasformato i racconti in un corpus romanzesco, grazie al lavoro dell’editor Julian Muller, lo pubblicò. Fu uno dei successi più clamorosi della narrativa americana del ‘900. “Zia Mame”, titolo originale “Auntie Mame”, rimase per 112 settimane (quasi due...CONTINUA...

Mahfuz Nagib

Il giorno in cui fu ucciso il leader

“Il giorno in cui fu ucciso il leader” è un libro del 1985. La traduzione italiana, invece, risale solo al 2005. Un romanzo articolato in tre voci, quelle dei personaggi attorno ai quali ruota l’intera vicenda: Muhtashimi Zayed, Elwan Fawwaz Muhtashimi e Randa Sulayman Mubarak. Ogni capitolo del libro è affidato, ordinatamente, alle parole delle tre diverse figure. La prima, quella di Muhtashimi Zayed, ricorda per certi versi lo scrittore stesso. Muhtashimi Zayed, infatti, è un uomo di quasi ottanta anni, devoto, saggio e riflessivo. Vive in casa con suo figlio, sua nuora e il nipote Elwan, il...CONTINUA...

Cameron Peter

Quella sera dorata

Il titolo originale di questo libro è: “The city of your final destination”. Adelphi ha optato per “Quella sera dorata”. Parole di Elizabeth Bishop, poste prima dell’inizio della seconda parte del romanzo di Cameron. Un testo tutto sommato molto semplice, molto lineare e, per certi versi, molto prevedibile. Non ci sono grandi motivi al suo interno né particolare intensità. Una storia infarcita di numerosi dialoghi ma comunque mai realmente coinvolgente o approfondita come ci si aspetterebbe. Il protagonista è Omar Razaghi...CONTINUA...