Categoria: lankelot.eu

Meyer Sabina

Dare voce all’invisibile. Indagine sull’ineffabile in musica

Il fatto che Sabina Meyer sia - anche- una cantante non deve far pensare che il "fenomeno vocale", come presentato nella quarta di "Dare voce all'invisibile", voglia dire innanzitutto canto e quindi si possa parlare di un saggio strettamente musicale alla stregua di quelli di Mario Brunello ("Silenzio) e di Abbado ("Ascoltare il silenzio"). Il libro affronta la tematica della voce innanzitutto da un punto di vista antropologico - antropologia culturale per essere precisi - ed è facile intuirne la matrice universitaria; anche in riferimento all'organizzazione del testo e allo stile di scrittura...CONTINUA...

Becattini Giacomo

La coscienza dei luoghi. Il territorio come soggetto corale

"La coscienza dei luoghi" è un libro intestato al solo Giacomo Becattini, e probabilmente è giusto così, non fosse altro che il saggio in gran parte è composto da inediti dell'economista toscano e da testi pubblicati su riviste come "Il Ponte", "Il Sole 24 Ore", "Sviluppo locale", "Contesti". E' opportuno aggiungere però che la presentazione di Alberto Magnaghi e il lungo dialogo tra i due professori emeriti (frutto di diversi incontri tra il 2006 e il 2010) ci dice moltissimo sulla "lunga marcia degli studi economici verso il territorio". Ricordiamo, infatti, che la carriera accademica di Becattini...CONTINUA...

Biorcio Roberto

Gli attivisti del Movimento 5 Stelle. Dal web al territorio

Fino ad ora gran parte delle pubblicazioni in argomento Grillo e 5Stelle hanno oscillato tra i pamphlet ("Breaking Beppe", "Il lato oscuro delle Stelle") e le lodi sperticate ("Maledetti grillini"). In questo panorama editoriale i libri di carattere scientifico sul MoVimento, sovrastati dalle opere di giornalisti d'inchiesta e di quelle di militanti, hanno sicuramente avuto una diffusione più limitata. Appunto per questa ragione conviene segnalare la ricerca curata dal prof. Roberto Biorcio, pubblicata per i tipi della Franco Angeli: linguaggio tipicamente accademico, struttura degli articoli basata...CONTINUA...

Speciale Antonella, Verrocchi Emanuela

Il futuro sarà di tutta l’umanità. Voci dal carcere

Di primo acchito potrà forse risultare un po' enigmatico un titolo che fa riferimento ad uno dei versi "cannibali" di Oswald De Andrade. Se però pensiamo a De Andrè, uno dei più convinti ammiratori dello scrittore brasiliano, e alla sua cultura libertaria ("La ballata del Michè"), allora forse tutto diventa più chiaro. Ma al di là della scelta azzeccata o meno di un titolo, è di tutta evidenza il tema affrontato dal libro della Dissensi edizioni. In particolare Antonella Speciale, responsabile di Laboratori di scrittura autobiografica e creativa negli Istituti penali, è stata da subito molto esplicita...CONTINUA...

Donoghue John

La scacchiera di Auschwitz

Difficile immaginare un contesto più infelice di Auschwitz per esibire al meglio le doti fondamentali del giocatore di scacchi: pazienza, lealtà, disinteresse, rispetto delle regole, entusiasmo e astensione da tutti i vizi che annebbiano il cervello. Eppure nel romanzo di John Donoghue uno dei protagonisti è l’orologiaio ebreo Emil Clément, un autentico genio della scacchiera, alla mercé della barbarie nazista e, pur "häftling" a tutti gli effetti, costretto a dare scacco matto agli avversari per salvare delle vite. Momenti spaventosi che rimangono scolpiti nella memoria di Clément e che risaltano...CONTINUA...

Dibo Muhammad

E se fossi morto?

Federica Pistono ha scritto che "non è stato facile tradurre questo libro, in cui non esiste una trama vera e propria, una storia con un inizio e una fine, ma in cui un pensiero si lega all'altro in un concatenarsi continuo di ricordi e di opinioni, con un registro narrativo che cambia rapidamente a seconda del pensiero espresso o dell'immagine evocata, triste o gioiosa, tremenda o quotidiana" (pp.XI). E' probabile che anche qualche lettore inizialmente potrà rimanere disorientato da un'opera che non è un vero e proprio romanzo e neppure un compiuto saggio sulla Siria contemporanea. Potremmo forse...CONTINUA...

Burette Théodose

Fisiologia del fumatore

  Il lettore non deve equivocare: "fisiologia", nel caso del libello di Théodose Burette, ha davvero poco a che vedere con lo studio di un organismo vivente, e nello specifico dell'organismo di un fumatore. E' vero che si legge di un improbabile "procedimento disinfettante" (pp.85) e di mirabilie medicinali contro il colera e lo scorbuto; ma la sostanza di questa "fisiologia" è ben altra. L'opera dello storico Théodose Burette, come ci ricorda Mara Bevilacqua nella colta e ampia introduzione, segue la scia di altre physiologies francesi della prima metà del XIX, ovvero piccoli libri economici...CONTINUA...

Sesto Alessandro

Lascia stare il la maggiore che lo ha già usato Beethoven

Alessandro Sesto ci dice di lasciar stare il la maggiore, e su questo possiamo anche essere d'accordo. Piuttosto è il caso di aggiungere che i suoi lettori farebbero bene a lasciar perdere l'idea di incasellare il "Lascia stare il la maggiore" come romanzo o come racconti o come altra opera letteraria ben definita. Una volta sperimentati gli effetti goliardici delle pagine di Sesto ci si rende conto che non è opportuno perdersi troppo in disquisizioni accademiche. Più interessante semmai aver presente come l’autore sia riuscito a gestire apparenti ragionamenti filosofici e spietato sarcasmo: il...CONTINUA...

Tocci Walter

La scuola, le api e le formiche

Walter Tocci deve voler molto bene al Partito Democratico, o meglio all'idea di come dovrebbe essere il Partito Democratico: ha votato contro la schiforma costituzionale del governo Renzi, non si è accodato ai desiderata del rottamatore - riciclatore, ma nonostante tutto è ancora lì a fare opposizione interna - ammesso che in quel partito sia ancora possibile fare opposizione - pur sapendo che le liste elettorali prossime venture saranno appannaggio dei tirapiedi del premier. Una posizione eretica quella di Tocci che si manifesta in pieno col suo "La scuola, le api e le formiche" ("in natura ci...CONTINUA...

Mankell Henning

Sabbie mobili

"Dal giorno in cui ho scoperto di avere il cancro mi sorprendo sempre più spesso a scoprire qualcosa di inaspettato nei ricordi che mi si presentano alla mente" (pp.197). Parole simili Henning Mankell le aveva già scritte, ma all'indomani della scoperta della malattia tutto suonava più drammatico e definitivo: "A investirmi in pieno fu proprio il terrore delle sabbie mobili. Mi battei con tutte le mie forze per non essere risucchiato e fagocitato dalla paralizzante consapevolezza di una avere una malattia grave, incurabile […] Quando alla fine ebbi sconfitto la voglia di arrendermi cercai nei libri...CONTINUA...