Categoria:
novecento
"Diario di una maestrina" è stato pubblicato per la prima volta nel 1957 da Laterza e ha rappresentato l'esordio letterario di Maria Giacobbe. Un libro in cui sono incappata per caso e che ritengo possa essere considerato un'autentica perla. Il "Diario" racconta uno spaccato di vita sarda e italiana degli anni quaranta e cinquanta, una lucida e mai patetica cronaca della quotidianità di un'insegnante elementare che, nata e cresciuta in una "buona famiglia" nuorese, è divenuta maestra quasi per darsi uno scopo e un'identità: "In seconda liceo mi ammalai e con sollievo lasciai la scuola. Due...CONTINUA...
Fino al 1919 il Sud Tirolo, che noi italiani siamo abituati a chiamare Alto Adige, era austriaco. Con la fine della Grande Guerra quel territorio venne assegnato all'Italia, Paese vincitore. Nel 1922, con l'avvento del Fascismo, prese il via una pesante opera di italianizzazione del Sud Tirolo che, secondo la volontà di Mussolini, doveva perdere i secolari connotati tedeschi. La legge fascista proibì l'uso della lingua tedesca nelle scuole, sui giornali e in tutti i luoghi pubblici, il nome di ogni località, ogni fiume, ogni montagna venne italianizzato così come i cognomi delle persone, con esiti...CONTINUA...
Il romanzo storico-biografico "Marco Polo" è figlio, per connessione e principio, di un altro importante lavoro della scrittrice romana: "Il Milione di Marco Polo scritto da Maria Bellonci". Entrambi sono stati pubblicati per la prima volta nel 1982 e, come spiega la Bellonci in appendice a questo notevole libro: "Credo che non avrei avuto mai lo stimolo a fare questo romanzo se non avessi avuto l'occasione, appassionante, di riscrivere o tradurre dal testo originale franco-italiano il Milione". Il Marco Polo de Il Milione...CONTINUA...
"Il cappotto della macellaia" è un raro e riuscito esempio di self-publishing, pratica che personalmente non mi ispira e non mi convince perché temo sia per lo più deleterio, nonché sciocco, consentire a chiunque di pubblicare qualsiasi cosa grazie al supporto di piattaforme Internet appositamente create. La conseguenza tragica di tali iniziative è che in giro ci sono più individui privi di talento e di preparazione che si autodefiniscono scrittori piuttosto che persone disposte a leggere quello che gli autodefiniti scrittori pubblicano da soli ovunque sia possibile farlo. Comunque, tornando...CONTINUA...
Quando mi è stata proposta la lettura di un libro per bambini la mia prima reazione è stato un sorriso arreso. Non ho mai recensito un libro per bambini anzi un albo illustrato per bambini. Come si fa? Si parla ai bambini? O agli adulti? Poi: cosa scrivere di un grande libro colorato pieno di disegni ed accompagnato da pochissime frasi? Un'impresa. Il titolo è accattivante: "L'erba magica di Tu Youyou". E mi sono venute subito in mente le streghe buone, quelle di cui spesso ho letto e raccontato, quelle che con sapienza ed esperienza, essendo più brave e capaci degli uomini, erano in grado di utilizzare...CONTINUA...
Sono quindici gli anni di storia cecena racchiusi nelle duecento pagine, o poco più, de "Le lupe di Sernovodsk. Reportage sulla Cecenia" pubblicato dall'editore trentino Keller nel 2016. Qui sono raccolti diversi articoli scritti dalla giornalista d'origine slovacca, naturalizzata...CONTINUA...
"Ženščina možet vsë!" ossia "Una donna può tutto!". Dirlo oggi, forse, ha una valenza diversa rispetto a quando, secondo una sorta di leggenda, queste parole vennero pronunciate da Marina Raskova al cospetto di Stalin. Siamo nel 1941, Marina Raskova è un'aviatrice ammirata da chiunque in Russia oltre ad essere ufficialmente riconosciuta come eroina sovietica; è una donna d'acciaio, determinata e caparbia. Chiede di incontrare CONTINUA...
Al principio ero un po' in dubbio: perché leggere la biografia di Leni Riefenstahl, la regista di Hitler? Sapevo dell'esistenza di una donna che, durante il regime nazista, si era occupata di girare film di propaganda per il Terzo Reich ma non sono mai andata oltre. Ho osservato la foto di copertina del libro di Bimbenet che ritrae la regista tedesca. Leni era sicuramente una donna attraente: capelli in ordine, fronte spaziosa, sorriso malizioso e, soprattutto, uno sguardo lucido e determinato. Ho deciso di iniziare a leggere la storia di Leni Riefenstahl soprattutto perché è una donna, perché...CONTINUA...
Maznà: «bambino». Da prov. a. masnada «servidorame; famiglia; prole» (da lat. mediev. *mansionata, derivato di lat. mansionem «dimora»). ATTILIO LEVI, Dizionario Etimologico del dialetto piemontese, 1927. Una nota che si trova all'inizio del romanzo, il secondo della carriera per Raffaella Romagnolo. Masnà, dunque, in dialetto piemontese sta per bambino o bambina. Una creatura ingenua, innocente, incapace di scegliere e giudicare. E di "masnà" in questo libro ce ne sono almeno tre: Emma, Luciana ed Anna. Nonna, figlia e nipote. Una piccola saga di famiglia declinata al femminile che si...CONTINUA...
"Procreate compagne, questo è il vostro dovere patriottico!". Parole che nella storia del Novecento sono state ripetute spesso da dittatori di varie nazioni. Nello specifico stiamo parlando di Nicolae Ceauşescu, il despota che ha guidato la Romania dal 1965 al 1989. Col decreto 770/1966 della Repubblica Socialista di Romania si stabiliva che la contraccezione era permessa solo a donne che avessero già partorito almeno quattro figli; che l'aborto...CONTINUA...
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