Categoria: Narrativa

Loy Rosetta

Le strade di polvere

"Le strade di polvere" è considerato uno dei libri fondamentali della produzione artistica di Rosetta Loy. Un'opera complessa, affascinante e di notevole qualità narrativa. Non è un caso, infatti, che "Le strade di polvere" abbia ottenuto una sequela di premi letterari: il Campiello, il Supercampiello, il Viareggio, il premio Città di Catanzaro, il premio Rapallo e il Montalcino. Riconoscimenti, a mio avviso, pienamente meritati. Lo stile accurato e diretto confermano la grande capacità di Rosetta Loy di descrivere con sapienza personaggi e luoghi, psiche ed atmosfere, umanità e sogni. Il suo grande...CONTINUA...

Bianchini Angela

Gli oleandri

"Gli oleandri" risale al 1962. Pubblicato al tempo, faceva parte del primo libro di narrativa di Angela Bianchini, "Lungo equinozio", assieme ad altri due racconti. L'edizione che ho tra le mani, invece, è del 2006. Le vicende autobiografiche della Bianchini fanno da sottofondo a quelle della protagonista ed io narrante del romanzo. "Gli oleandri" non risente affatto del tempo trascorso forse perché la scrittura della Bianchini è così intensa, lieve, essenziale e diretta da non lasciare percepire l'età della sua opera. Ciò che mi sorprende è che di questa scrittrice non ho mai sentito parlare...CONTINUA...

Murakami Haruki

Nel segno della pecora

“Era passato un mese da quando avevo accettato di divorziare e mia moglie se n’era andata di casa. Un mese quasi privo di senso. Fiacco, inconsistente, amorfo come una gelatina tiepida. Le giornate mi parevano tutte uguali, e in effetti lo erano. Mi alzavo alle sette, prendevo un caffè con del pane tostato, mi recavo al lavoro, cenavo fuori, bevevo due o tre whisky, tornavo a casa, andavo a letto, leggevo per un’oretta e spegnevo la luce. Il sabato e la domenica, al posto di andare in ufficio passavo il tempo facendo il giro dei cinema, fin dal mattino. Poi...CONTINUA...

Bobin Christian

Più viva che mai. Una storia d’amore dura per sempre

"A Ghislaine Marion, che col suo sorriso ha sciolto le intricate vie dell'inchiostro". Questa è la dedica che appare su "Francesco e l'infinitamente piccolo", uno dei libri più intensi di Bobin. È il 1992 e Ghislaine, amica dello scrittore francese, riceve da lui un omaggio decisamente speciale. Solo pochi anni più tardi, esattamente il 12 agosto 1995, Ghislaine muore per via di un aneurisma al cervello. Ha 44 anni e tre figli. "La plus que vive", tradotto in Italia con "Più viva che mai. Una storia d'amore dura per sempre" è un nuovo, estremo, lancinante omaggio dello scrittore...CONTINUA...

Fröberg Idling Peter

Canto della tempesta che verrà

Cambogia, agosto-settembre 1955. A circa due anni (9 novembre 1953) dall'indipendenza dalla Francia il paese va verso libere elezioni. Sar, giovane insegnante, è segretario del vicepresidente del partito democratico, ma lavora nell'ombra per l'”Organizzazione”; Sary, ministro del governo e consigliere del principe Sihanouk, guida le mosse della campagna elettorale per una vittoria sicura; Somaly, giovane imparentata con la famiglia del principe, è la fidanzata di Sar, ma sta cercando la sua strada, forse nel mondo della moda, anche grazie al suo recente titolo di miss Cambogia. CONTINUA...

Sapienza Goliarda

L’università di Rebibbia

"L'università di Rebibbia". È da qui che ha inizio il mio percorso di conoscenza di Goliarda Sapienza. Un libro trovato come al solito per caso nel solito negozio di usati. Edizione Rizzoli 2006 anche se la prima pubblicazione risale al 1983. In copertina un volto di donna che poi si conferma essere quello della stessa autrice che a Rebibbia c'è finita davvero nel 1980 per via di un furto di gioielli a casa di una conoscente. "L'ho fatto per rabbia, per provocazione. Lei era molto ricca, io diventavo sempre più povera. Più diventavo povera più le davo fastidio. Magari mi invitava nei...CONTINUA...

Murakami Haruki

La ragazza dello Sputnik

“Nella primavera del suo ventiduesimo anno, Sumire si innamorò per la prima volta nella vita. Fu un amore travolgente come un tornado che avanza inarrestabile su una grande pianura. Spazzò via ogni cosa, trascinando in un vortice, lacerando e facendo a pezzi tutto ciò che trovò sulla sua strada, e dietro non si lasciò nulla. Poi, senza aver perso nemmeno un grado della sua forza, attraversò il Pacifico, distrusse senza pietà Angkor Wat e incendiò una foresta indiana con le sue sfortunate tigri. In Persia si trasformò in una tempesta del deserto e seppellì...CONTINUA...

Predosin Davide

Alcuni stupefacenti casi tra cui un gufo rotto

Hanno scritto bene in quarta di copertina evitando la parola “racconti” e limitandosi a “brevi, a volte brevissime storie”. Una voluta ed opportuna vaghezza perché dentro “Alcuni stupefacenti casi tra cui un gufo rotto”, se proprio vogliamo usare delle categorie note, c’è davvero un po’ di tutto: dal microracconto, al racconto breve, a composizioni di poche righe che possono ricordare il precedente illustre della “frottola” e tale – citiamo la Treccani – da rappresentare un “affastellamento di pensieri e di fatti bizzarri, senza nesso o quasi tra loro”. Forse è proprio la parola “casi” del titolo...CONTINUA...

Enriquez Mariana

Quando parlavamo con i morti

Tre racconti, cento pagine: Quando parlavamo con i morti. Una piccola raccolta, questa di Mariana Enriquez, scrittrice argentina, da leggere possibilmente tutta d'un fiato. Perché? Perché è scritta (tradotta da Simona Cosentino e Serena Magi per Caravan Edizioni) in una sorta di sospensione continua: c'è sempre qualcosa che sta per accadere, c'è sempre una tensione che non sai esattamente dove porta; perché...CONTINUA...

Monfrecola Vincenzo

La stagione degli scapoli

Vincenzo Monfrecola è un napoletano che a quanto pare conosce molto bene la cultura britannica e non ha fatto fatica a dimostrarcelo col suo nuovo romanzo, “La stagione degli scapoli”, ambientato proprio nell’Inghilterra edoardiana. Intendiamoci, l’intento di Monfrecola è stato chiaramente quello di divertire, di scrivere qualcosa di leggero e garbato e quindi i riferimenti culturali li possiamo meglio intendere come una particolare disinvoltura nel proporci situazioni paradossali e atteggiamenti“understatement”; se proprio vogliamo citare una figura retorica tipica d’oltremanica. E’ nella Londra...CONTINUA...