Categoria: Narrativa

Murakami Haruki

L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio

“Dev’essere successo qualcosa, pensò, qualcosa che sta spingendo gli altri a prendere le distanze da me. Qualcosa di brutto, di sbagliato. Ma per quanto ci pensasse su, non riusciva proprio a immaginare cosa fosse, cosa diavolo potesse essere mai accaduto. Si sentiva oppresso, come se avesse ingoiato per sbaglio qualcosa di duro e non sapesse liberarsene, incapace sia di espellerlo sia di digerirlo. Quel giorno non mise piede fuori da casa, e restò tutto il tempo ad aspettare una telefonata. Non riusciva a fare nulla, non aveva la concentrazione sufficiente. Aveva detto più volte ai famigliari...CONTINUA...

Rondini Paola

Il salto della rana

"Miniature" e "I fiori di Hong Kong", i primi due romanzi di Paola Rondini (che non ho letto), sono dei noir. Un briciolo di quel mistero che circonda ogni storia noir si è insinuato anche ne "Il salto della rana" che vero noir non è ma che lascia sospesi in una storia dalle tinte fosche che svelerà se stessa solo a tempo debito. La Rondini è molto brava a maneggiare il mistero e a muoversi con disinvoltura tra gli equivoci e le ambiguità che solo un'invenzione letteraria degna di questo nome sa generare. Non è sempre facile intuire cosa verrà dopo e leggere certi libri diventa una sfida che ogni...CONTINUA...

Borghese Isabella

Gli amori infelici non finiscono mai

Prosopagnosia. Più che lecito chiedersi cosa sia. Trascrivo la definizione riportata nelle note de "Gli amori infelici non finiscono mai" di Isabella Borghese: "Con il termine prosopagnosia (dal greco proposon: faccia e agnosia: mancanza di conoscenza) ci si riferisce al disturbo del riconoscimento di volti". Chi è affetto da tale disturbo, quindi, non è in grado di riconoscere e ricordare i volti delle persone, anche quelli più familiari. Ed è proprio la Prosopagnosia uno degli elementi cardine del secondo romanzo di Isabella Borghese poiché il protagonista maschile, a causa di un incidente...CONTINUA...

Schwarzenbach Annemarie

Gli amici di Bernhard

È il 1931. Annemarie Schwarzenbach ha 23 anni e decide di pubblicare a proprie spese il suo primo romanzo, "Freunde um Bernhard". Molti apprezzano l'esordio di questa giovane scrittrice mentre sua madre Renée è piuttosto infastidita dalle velleità letterarie di Annemarie poiché non le ritiene appropriate al prestigio familiare e alla posizione sociale degli Schwarzenbach. Fino ad oggi "Freunde um Bernhard" è rimasto inedito in Italia. L'Orma Editore ha colmato questo vuoto pubblicandolo per la prima volta con il titolo di "Gli amici di Bernhard". Bernhard...CONTINUA...

Fini Leonor

Murmur, fiaba per bambini pelosi

Murmur è un bambino-gatto che vive con la madre, la bella gatta Belinda, nel mondo degli uomini, in cui però i due sono costretti a camuffarsi per non farsi riconoscere. Murmur va a scuola, la mamma gli taglia ben bene il pelo delle zampine, che così sembrano mani, mentre lei esce solo di notte, avvolta in pantaloni larghi o gonne e ampi foulard, che, insieme a grossi occhiali, la nascondono da sguardi curiosi. La...CONTINUA...

Cargnelutti Raffaella

Il ritratto di Maria

Non c'è nulla che attiri seriamente la mia attenzione. Poi, alla bancarella dei libri usati, noto un libro ben stretto in un foglio di cellophane. Porta dentro il mio nome e, per curiosità, lo tiro fuori dal mucchio. "Il ritratto di Maria". Sottotitolo "Saga di una famiglia carnica al tempo dei cramars". In copertina osservo il dipinto di una donna anziana che solleva la mano destra sul cuore mentre con la sinistra regge un piccolo libro dalla copertina scura. Accanto a lei un tavolo con un altro libro, un calamaio ed un pennino. Questa donna deve essere Maria, mi dico. Non so nulla della...CONTINUA...

Riba Raffaele

Un giorno per disfare

Il 12 aprile 2004, dodicesimo anniversario di Disneyland Paris, tra la folla delle migliori occasioni, Pluto compie un gesto inconsulto: "Si libera della testa mostrando scandalosamente che nell'animale c'è l'uomo. E l'uomo sfila la sua mano dal guanto di peluche, si apre il torace con la precisione di un tassidermista ed estrae una bottiglietta di Evian. Se la vuota addosso, prende un cerino e si dà fuoco mentre guarda tutti gli altri tra cui ci sono io che lo fotografo come un giapponese davanti a un'opera d'arte". L'io, per inciso, è Jacques Vian, inviato di "Le Monde", e voce narrante...CONTINUA...

Barison Iacopo

Stalin + Bianca

Stalin lo chiamano Stalin per via dei baffi che porta. Ha appena compiuto 18 anni e deve gestire la rabbia, il suo disturbo di sempre. Bianca, invece, è una ragazza coi capelli lunghi e sottili, bellissima e cieca. Entrambi recepiscono il mondo come possono: Stalin lo raccoglie con la sua immancabile videocamera, Bianca lo racconta con poesie che detta ad un registratore. La loro città non ha nome, così come resta anonimo tutto lo spazio in cui i due protagonisti del secondo romanzo di Iacopo Barison si muovono. Non ci sono mai coordinate precise perché, in fin dei conti, non servono. Il mondo...CONTINUA...

Szabó Magda

Ditelo a Sofia

"Ditelo a Sofia", queste le ultime parole del dottor Nagy. Il messaggio che l'uomo desidera lasciare alla figlia, però, rimane sospeso sulle sue labbra perché la morte lo porta via con sé in maniera repentina e brutale. Sofia ha solo undici anni ma sa che se riuscisse a rintracciare l'ultimo paziente di suo padre, l'unico ad aver ascoltato e visto tutto, potrebbe capire il senso di quelle parole e conoscere l'ultima frase pronunciata da suo padre. Sofia è una bambina impacciata, timida e molto introversa. Sua madre la considera poco intelligente e poco capace anche alla luce del fatto che a scuola...CONTINUA...

Salar Sara

Probabilmente mi sono persa

Capita che nei paraggi, d'estate, si organizzino incontri sorprendenti. Così, un pomeriggio d'agosto salgo fino a Palazzo Ducale per seguire un documentario. Si intitola "Iran: Unveiled and Veiled Again", opera di una documentarista iraniana che risponde al nome di Firouzeh Khosrovani. Un'occasione per ascoltare e capire meglio un paese come l'Iran e per svelarlo attraverso lo sguardo e la sensibilità di una donna. In tale circostanza...CONTINUA...