Montanelli Indro

Cialtroni

Il “Cialtroni” del titolo non va proprio preso alla lettera, come se Montanelli avesse attribuito questa qualifica, non proprio indulgente, ad uno ad uno dei personaggi presenti nelle pagine del libro: innanzitutto si sta parlando di una raccolta postuma di articoli – la Rizzoli ne ha già sfornati parecchi – e poi il sottotitolo “Da Garibaldi a Grillo, gli italiani che disfecero l’Italia” non apparirebbe molto coerente con la postfazione affettuosa scritta proprio dal “cialtrone” Grillo. Come chiarisce subito Paolo Di Paolo, autore di “Una commedia umana” e da tempo  esegeta di diverse opere montanelliane, più facile rintracciare tra gli innumerevoli articoli del giornalista toscano un “cialtrone”...CONTINUA...

Trama Vincenzo

Black metal. Il sangue nero di Satana

L’autore di “Black metal”, Vincenzo Trama, è stato onesto e ha subito precisato: “non sono un musicista” […], non sono un navigatore navigato di concerti ed eventi live […], non sono mai stato in Novergia […] e infine non sono un satanista, dato che da sempre oscillo tra l’agnostico e l’ateo senza avere una precisa posizione in merito” (pp.5). Un libro “legato a doppio filo” all’adolescenza dell’autore” e omaggio ad un genere a dir poco particolare (da questo punto di vista, come vedremo, è prevedibile che chi voglia parlare diffusamente di Black metal voglia anche chiarire la propria sintonia o meno con lo spirito satanista e blasfemo che pervade questa musica estrema). Un estremo che evidentemente...CONTINUA...

Siviero Luigi

Dopo il crepuscolo dei supereroi

Diversi anni fa lo scrittore britannico Neil Gaiman, quello di “American Gods” per intenderci, ha affermato di dedicarsi alle sceneggiature di fumetti “perché il loro è un medium sperimentale, che […] permette di sconvolgere qualsiasi regola. Me l'ha insegnato quel genio di Alan Moore”. Al di là del fatto che delle regole nel tempo si siano comunque create -  altrimenti non saremo qui a parlare di “percorsi di riealaborazione e di riflessione” dopo “derive crepuscolari” -  è evidente che gli esiti e la genesi del fumetto possano essere trattati davvero alla stregua di un genere letterario. Lo dimostra l’approccio quasi filologico di Luigi Siviero che, col CONTINUA...

Schmitt Eric-Emmanuel

Il bambino di Noè

“Il bambino di Noè” è un racconto tenero e drammatico, commovente ed intenso come solo le esperienze e le sensazioni dell’infanzia e dell’adolescenza sanno essere. Joseph è un bambino ebreo di dieci anni che vive a Villa Gialla, in Belgio, e ogni domenica, col cuore in gola, partecipa a una specie di “sfilata” dei bambini sopravvissuti alla guerra e alla deportazione nazista e che ancora nessun genitore è venuto a prendere. Ogni domenica è per Joseph un’umiliazione, una preoccupazione e poi una delusione nell’attesa del beato giorno in cui qualcosa cambierà. Joseph ci racconterà la sua storia...CONTINUA...

Gottlieb Eli

Un ragazzo d’oro

Todd Aaron ha solo tredici anni quando sua madre lo accompagna al Payton LivingCenter, il sesto centro specializzato per bambini problematici a cui viene destinato. È una giornata grigia e piovosa e allora nessuno sapeva che Todd sarebbe rimasto in quella comunità per ben quarantuno anni. Ora è un uomo maturo, i suoi genitori sono morti e suo fratello si fa sentire e vedere quando può. La vita di Todd è sempre uguale, scandita da una routine che ormai conosce a memoria e che rispetta alla lettera. Todd serba ricordi dolcissimi di sua madre e ricordi atroci di suo padre. La mamma è colei che sapeva spiegargli con calma e con parole semplici tutto quello che serviva sapere, il papà era un uomo...CONTINUA...

Mischel Walter

Il test del marshmallow

Walter Mischel, lo psicologo austriaco recentemente scomparso, ci ha ricordato che l’impulso a scrivere il suo libro di maggior successo, autentica summa di ricerche ed esperimenti durati decenni, probabilmente ha avuto origine dalla lettura di uno slogan ispirato proprio ai suoi studi: “Il tuo futuro in un marshmallow”. Detto così – il marshmallow altro non è che un dolcetto pieno di zucchero, diffusissimo negli Stati Uniti – sembrerebbe qualcosa di molto banale e privo di senso. La realtà infatti è ben diversa, come ancora ci ricorda Mischel, perché il libro va ben oltre il dolcetto e il  semplice test, che pure fu realizzato per la prima volta negli anni Sessanta all’Università di Stanford...CONTINUA...

Molinari Vito

Carosello… e poi tutti a nanna

È inevitabile. Per alcune generazioni come la mia e numerose altre, Carosello è indissolubilmente legato alla canonica frase del titolo di questo libro. La pronunciavano le mamme: Carosello era un segnale dopo il quale i bambini erano invitati, nonostante le loro proteste, ad andare a nanna. Chi è stato bambino negli anni tra il 1957 e il 1977 legge questo libro come una sorta di amarcord. Non si possono dimenticare Topo Gigio e il pulcino Calimero, il pianeta Papalla e Carmencita e Caballero o...CONTINUA...

Piccolo Francesco

L’animale che mi porto dentro

Care donne, se credete che gli uomini non sappiano fare più cose allo stesso tempo, come chiacchierare e leggere un messaggio al cellulare, vi sbagliate. Gli uomini sono già impegnati in due cose parallele: chiacchierare con voi e immaginare evoluzioni erotiche. Quindi, leggere il messaggio sarebbe una terza occupazione. Per questo chiedono scusa e si concentrano sul cellulare. Così, Francesco Piccolo introduce la condizione d’esser maschio, nel libro L’animale che mi porto dentro (Einaudi). Un maschio sempre diviso tra...CONTINUA...

Lowry Malcolm

Sotto il vulcano

Avvertimento preliminare di Marco Rossari, traduttore della nuova edizione Feltrinelli 2018: “Chi si innamori di questo libro non ne esce più, per tutta la vita”, per cui da valutare attentamente prima di affrontarlo. In quanto umani, possiamo sempre cadere nella tentazione di un giudizio tagliato con l’accetta, di qualsiasi cosa ci possiamo occupare, anche di un libro che abbiamo letto, umano pericolo e debolezza che sempre fa capolino, soprattutto quando parliamo di cose altrui. Potremmo quindi essere tentati di definire banalmente Sotto il vulcano...CONTINUA...

Brizio Elisabetta

Mésalliance. Estensione del caso Massimo Sannelli

Mésalliance è anagramma di miscellanea, come Massimo Sannelli, l’autore di cui si parla in questo e-book (e che interviene direttamente in due vivaci interviste), ha scritto in una sua opera-diario. L’autrice, Elisabetta Brizio, letterata marchigiana di grande acume e altrettanta vis recensoria – non sforzatevi di cercare sue notizie in rete o altrove: troverete i suoi lavori e articoli, per il resto è figura poliedrica e sfuggente –, che ho il piacere di avere tra i miei contatti, è la prima a chiedersi: «Perché miscellanea se tratto un singolo autore, che per altro non discrimina tra generi letterari?». La risposta pare più semplice...CONTINUA...