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adolescenza
Uno sguardo realistico e disincantato sull’adolescenza, un film che, pur avendo vinto il premio per la regia al Torino Film Festival, passò in Italia generando nelle sale il consueto disinteresse di massa – favorito, come logica vuole in questi casi, dalla pessima distribuzione. La schivata, seconda regia del talentuoso tunisino Abdellatif Kechiche (Tutta colpa di Voltaire, premio Opera Prima a Venezia 2000 - Cous cous, 2007) è un’opera di viva potenza espressiva, che indaga l’adolescenza al margine delle banlieu parigine...CONTINUA...
“L’arpa di Davita” è, in sintesi, un romanzo di formazione. Presenta, infatti, il percorso di maturazione ed evoluzione umana e spirituale che porta la protagonista, Ilana Davita, una bambina di otto anni, ad una maggiore consapevolezza di sé e del mondo. Ilana Davita, grazie alle precoci letture, alle esperienze personali e familiari e alla scoperta della scrittura, passa dall’età infantile a quella adolescenziale, attraversando anche uno dei periodi più difficili del Novecento, quelli che vanno dalla fine degli anni trenta e i primi anni quaranta.
Ilana Davita vive negli Stati Uniti con i...CONTINUA...
Il cinema del riflusso, caratteristico degli anni Ottanta, a dispetto dell’appellativo che indica palesemente un’epoca di disimpegno rispetto al cinema politico-sociale delle decadi immediatamente precedenti, ha partorito opere tutt’altro che disprezzabili, andando spesso a indagare la fanciullezza e l’adolescenza in modo più libero e più attento alle dinamiche interiori, psicologiche, trovando anche diversi modi di rappresentazione e centrando quasi sempre l’attenzione sui percorsi formativi dei giovani protagonisti. Se certamente restano impresse nella memoria le opere...CONTINUA...
VICENDE EDITORIALI
“Ultimo viene il corvo” contiene trenta racconti brevi scritti da Calvino tra l’estate del 1945 e la primavera del 1949, usciti in buona parte su giornali. La prima edizione uscì nel 1949 per Einaudi insieme a una scheda bibliografica realizzata quasi certamente da Pavese. Successivamente Calvino scelse venti di questi brani per inserirli nella raccolta più vasta intitolata “I Racconti”.
Nel 1969 fu la volta di una nuova edizione...CONTINUA...
Entrare nei labirinti della fanciullezza per descrivere il tempo della meraviglia e della scoperta, della presa di coscienza della crudeltà e della bellezza del mondo è sempre impresa ardua e degna di nota per ogni forma d’arte che non si arresti alla superficie delle cose. Tomas Alfredson, ispirandosi al fortunato romanzo horror omonimo di John Ajvide Linqvist (uscito ad ottobre in Italia ed edito da Marsilio), sceglie di mettere in scena un’opera che indaga il periodo di passaggio tra infanzia e adolescenza fotografando l’avvicinamento affettivo tra due dodicenni non...CONTINUA...
Finalmente è arrivato anche da noi in Italia, sia pure solo in dvd e in edizione limitata, un lungometraggio animato made in Japan che ha fatto incetta di premi in diversi festival, non tutti rigorosamente di genere. La ragazza che saltava nel tempo, diretto da Mamoru Hosada, noto per la regia della fortunata serie dei Digimon, è un’opera agile e scorrevole e tipicamente adolescenziale, ma dai risvolti imprevedibili e dal retrogusto dolcemente malinconico. È la storia di Makoto, liceale un po’ svagata e indifferente al succedersi degli eventi, catapultata...CONTINUA...
“Non è che a un certo punto le cose fra me e Alicia abbiano cominciato ad andare male. Smisero solo di andare bene come prima. Non saprei spiegare perché. Semplicemente una mattina mi svegliai e i miei sentimenti erano cambiati. (…) Dov’erano finiti? Era un po’ come se avessimo avuto davanti a noi un piatto strapieno e avessimo mangiato tutto in un lampo, e non era avanzato niente. Forse è cosi che le coppie resistono: evitando di abbuffarsi. Sanno che quel che hanno deve durare a lungo, cosi lo centellinano. Anche se spero che la ragione non sia questa....CONTINUA...
Forse è il miglior modo di affrontare le avversità. Quello di prenderle di petto e trasformarle in energia positiva, vitale. È ciò che accade alla 16enne Juno MacGuff, eroina del nuovo cinema americano, allorché si scopre incinta dopo una “prima volta” improvvisa, improvvisata, comunque cercata, fortemente voluta. Cercata e voluta perché l’adolescenza è cosi, è tutta un impulso dionisiaco, è il tempo il cui abbandonare le paure ed osare: per scoprire, e scoprirsi.
E Juno scopre che c’è vita in sé, una vita altra che certo disorienta...CONTINUA...
"Rendimi il tempo della mia adolescenza, quando ancora non ero me stesso se non come attesa. Rendimi quei desideri che mi tormentavano la vita, quelle pene strazianti che pure adesso rimpiango. La mia giovinezza… Basta. Sappi rianimare in me la forza dell’odio, il potere dell’amore”. Quando Goethe, nel Faust, scrisse queste splendide parole immortali che racchiudono il senso dell’ età inquieta certamente non aveva idea di cosa sarebbero divenuti gli adolescenti del terzo millennio. E come avrebbe potuto? Lui che nel Werther...CONTINUA...
Feroce e non premeditata è la vendetta che la quattordicenne Antoinette prepara per la madre Rosine, con la quale il rapporto è di alta conflittualità se non di odio vero e proprio.
“Era una ragazzina di quattordici anni, lunga e magra con il volto pallido di quell’età, tanto smunto da apparire agli occhi degli adulti come una macchia rotonda e chiara, priva di lineamenti, le palpebre socchiuse, cerchiate, la boccuccia serrata…Quattordici anni, i seni che premono sotto l’abito stretto da scolara, che feriscono e impacciano il corpo debole, infantile…i piedi grandi e quelle...CONTINUA...
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