Categoria: novecento

O'Brien Edna

Tante piccole sedie rosse

Un forestiero arriva a Cloonoila, "un luogo gelido e sperduto che si spaccia per cittadina", in Irlanda. "Barbuto, un lungo cappotto scuro e i guanti bianchi". Lo straniero ha l'aspetto di un santone e, secondo quanto dice a Dara, il ragazzo del pub in cui si ferma a bere un brandy, viene dal Montenegro. Sul suo biglietto da visita c'è scritto "Dr Vladimir Dragan guaritore e sessuologo". Vladimir detto Vuk che vuol dire lupo. L'arrivo di uno straniero con i capelli lunghi e la barba bianca e l'aria da filosofo-guaritore accende gli animi degli abitanti del villaggio irlandese...CONTINUA...

Sciascia Leonardo

Atti relativi alla morte di Raymond Roussel

Ho pescato questo libricino da uno scatolone, in fondo allo stand della Sellerio a "Più libri più liberi" nel 2011. Non sapevo neppure che Leonardo Sciascia lo avesse scritto. Leggo il risvolto di copertina: "Questo racconto-inchiesta è stato pubblicato nel 1971, ha avuto dalla critica – non soltanto italiana – un vasto ed entusiastico consenso, è stato ristampato nel 1977: ma resta, tra i libri di Sciascia, il meno conosciuto". "Atti relativi alla morte di Raymond Roussel", il titolo dice praticamente tutto. Sciascia si limita, per modo di dire, a raccogliere e lasciarci leggere, senza...CONTINUA...

Zweig Stefan

Mendel dei libri

Uomini che vivono di e per i libri. Jakov Mendel, il protagonista della novella di Zweig, è uno di loro. Mendel è un ebreo galiziano ed occupa da anni un tavolo presso il Caffè Gluck di Vienna. È divenuto, soprattutto tra gli accademici della città austriaca e tra gli amanti dei libri, una leggenda. Perché Mendel conosce tutti i libri: titolo, autore, edizione, luogo di pubblicazione, prezzi nuovo e usato. Dal suo tavolo al Caffè Gluck, l'uomo studia quantità infinite di cataloghi librari e così impara quanto bisogna sapere. Mendel non legge i libri, Mendel ne conosce l'esistenza...CONTINUA...

Foenkinos David

Charlotte

La Charlotte del titolo è Charlotte Salomon, pittrice ebrea tedesca deportata nel campo di concentramento di Auschwitz dove venne uccisa nel 1943, a soli 26 anni e incinta, in una camera a gas. Perché, ovviamente, ai nazisti nulla importava di chi fosse Charlotte, di cosa avesse vissuto e sofferto, di quanto avesse amato dipingere e di quali sogni si portasse dentro. Ai nazisti bastava sapere che Charlotte era un'ebrea per decretarne la soppressione. Di Charlotte Salomon ci resta una memoria fatta di moltissimi dipinti...CONTINUA...

Roth Joseph

La leggenda del santo bevitore

È questo l'ultimo scritto di Joseph Roth. Fu pubblicato nel 1939, poco tempo dopo la scomparsa dello scrittore e ne "La leggenda del santo bevitore", fatalmente, si ritrova molto della vita del suo autore. Un racconto che, per il suo contenuto delicatamente morale e a tratti fantastico, ricorda un po' una parabola. Parigi, 1934. Andreas Kartak è un clochard che dorme sotto i ponti della Senna. È un bevitore e vive di poco...CONTINUA...

Serao Matilde

Idilio di Pulcinella

"Idilio di Pulcinella" è una novella scritta da Matilde Serao nel 1914 e tratta dalla raccolta "La moglie di un grand'uomo ed altre novelle scelte dall'autrice", pubblicata nel 1919. Una storia breve e piuttosto semplice nella quale viene affrontato il delicato e profondo tema dell'identità e della maschera, dell'essere e del sembrare. Poche pagine che si leggono in brevissimo tempo e che, per stile e temi, riportano alle atmosfere napoletane del primo novecento. L'ambientazione più adatta, ovviamente, è...CONTINUA...

Birger Trudi

Ho sognato la cioccolata per anni

Trudi Birger è una sopravvissuta alla Shoah. Si è improvvisata scrittrice e, con l'aiuto di Jeffrey Green, ha scritto “Ho sognato la cioccolata per anni”: il racconto della sua esperienza di ebrea deportata ed internata in un campo di sterminio. Il suo intento è chiaro e dichiarato: "Mi sento in dovere di trasmettere la storia dell'Olocausto alla nuova generazione, ed è giusto che sia così visto che c'è ancora chi la può raccontare". E' necessario dire, fin da subito, che la scrittura della Birger non è elegante né ricercata. Un libro semplice, non c'è stile né arte perché esso vuole...CONTINUA...

Cocteau Jean

La difficoltà di essere

Il titolo, da solo, mi ha richiamato alla mente Emile Cioran. Ma il libro di Cocteau è altro. "Sento una difficoltà di essere. Questo risponde Fontenelle centenario mentre sta per morire […] Solamente che la sua è dell'ultima ora. La mia è data da sempre". Essere comporta difficoltà. Soprattutto quando si è spiriti complessi ed eclettici come Cocteau. Perché l'artista parigino ha cercato molteplici e differenti forme per esprimersi? E' lui stesso a spiegarlo: "Senza dubbio perché la mia semente voli un po' dovunque. Il soffio che abita in me io lo conosco male, ma non è tenero....CONTINUA...

Kolitz Zvi

Yossl Rakover si rivolge a Dio

"Yossl Rakover si rivolge a Dio" è una lettera-testamento. Yossl è uno dei combattenti della resistenza del Ghetto di Varsavia. Nel 1943, durante Pessah (Pasqua ebraica), le SS irrompono nel Ghetto con i loro lanciafiamme ma trovano gruppi di ebrei pronti a respingerle duramente. Si tratta della prima forma di resistenza ebraica della storia dopo quella del 135 d.C., al tempo di Adriano. Yossl è nascosto in un palazzo semidistrutto e sta aspettando di morire. Perché Yossl sa che tra poco qualche nazista lo ucciderà come ha già ucciso gli altri undici ebrei...CONTINUA...

Caminito Giulia

La grande A

"La grande A", romanzo d'esordio di Giulia Caminito, affonda la propria essenza direttamente nelle pieghe e nelle memorie familiari dell'autrice. Non furono pochi gli italiani che, tra gli anni quaranta e cinquanta nel 900, tentarono la fortuna nelle colonie d'Africa. Tra di essi anche la nonna della Caminito e, prima ancora, la sua bisnonna. Una pura storia di donne, dunque, trasmessa necessariamente a parole, immagini e altri racconti da una nonna a sua nipote. Materia umana ed emozionale che è poi confluita, con il dovuto supporto della "fiaba" letteraria, in...CONTINUA...