Categoria: saggistica-trattatistica

Fortini Laura, Pittalis Paola

Isolitudine. Scrittrici e scrittori della Sardegna

“Figura di confine, lo straniero mette in contatto realtà diverse: il luogo in cui arriva con l’oltre da cui proviene, il microcosmo isolano o di una parte dell’isola, spesso assunta a metafora della Sardegna, con realtà situate in uno spazio vicino o in un oltremare lontano. Nei testi luogo-Sardegna, straniero e identità si declinano al plurale, nel variare continuo di un rapporto che può essere di scontro, rifiuto e conflitto, di confronto e crescita” (pag. 55) Il termine che dà titolo a questo saggio, Isolitudine, è stato coniato da CONTINUA...

Cadoni Alessandro

Il segno della contaminazione

Parlare ancora di Pasolini nel 2016 può essere molto rischioso. Prima di tutto perché ci si può imbattere nello spettro dell’agiografia, una trappola che inghiotte con disarmante facilità a causa della personalità così ingombrante di Pasolini, col suo piglio rivoluzionario oggi in via di beatificazione. Ma questo è un fenomeno che generalmente resta in superficie, tra le penne dei gazzettieri che delirano di settima arte. Un altro rischio è quello di non avere niente di nuovo da dire e – cosa ancor peggiore – essere incapaci di nasconderlo...CONTINUA...

Autori Vari

Il Casalese

Ricordate le recenti promesse di “liste pulite”? Non è dato sapere a quali criteri di pulizia abbiano fatto riferimento i partiti in corsa per le elezioni, anche perché se vedi sparire un cosiddetto impresentabile ne scopri altri dieci che quanto a guai con la giustizia o col casellario giudiziario non sono messi affatto bene. Alcuni nomi su tutti: Luigi Cesaro, Raffaele Fitto, Denis Verdini, Roberto Formigoni, Giulio Camber ed altri che non sembrano proprio gigli di campo, ma messi in lista perché comunque considerati vittime di pubblici ministeri politicizzati, comunisti. Insomma, uno schema...CONTINUA...

Autori Vari

Dossier don Verzé

I funerali rappresentano spesso l’occasione per magnificare oppure per edulcorare quanto combinato in vita dal defunto; e a quanto pare anche nel caso di Don Verzé la prassi è stata rispettata. Così si è espresso, il 2 gennaio 2012, il vescovo di Verona, mons. Zenti, in occasione del funerale del discusso prete: “In lui un eccesso di amore per i malati”. Vittorio Sgarbi, in vena di difendere i sacerdoti alla sua maniera e che poco prima si era lasciato andare ad una sua performance (“Erano i ragazzini a farsi toccare da Don Gelmini”), su Don Verzé ha aggiunto: “ha sempre fatto del bene e chi gli...CONTINUA...

Autori Vari

Dossier Craxi

“Io non ci sto, sono pronto a morire per Berlusconi e per questo ho firmato le mie dimissioni, come sono già morto una volta per Craxi”: così l’On. Sergio Pizzolante al momento di transitare nel “nuovo” centrodestra di Alfano (Fonte: Corriere della sera del 29 settembre 2013). Facile intuire che un “Dossier Craxi” al morituro in questione possa risultare indigesto, magari non da farlo morire per una terza volta ma di sicuro tale da fargli girare parecchio i coglioni. Difatti il dossier dedicato a Benedetto Craxi, detto Bettino, rispecchia in pieno le scelte editoriali della Kaos, già rilevate con...CONTINUA...

Autori Vari

Dossier Cesare Battisti

Spesso con i nomi, e in particolare con gli omonimi, bisogna stare attenti; pena incorrere in grossi equivoci. Se il nome di Cesare Battisti fino a pochi anni fa ci ricordava l’eroe irredentista italiano, adesso le cose sono un po’ cambiate e nel Cesare Battisti vivente (e latitante) di eroismo non se ne trova la minima traccia. Almeno per noi che ancora diamo un senso alle sentenze definitive della magistratura. Ma sappiamo che ci sono molti nostri connazionali, e non solo nostri connazionali, che da anni considerano il Cesare Battisti vivente, ex terrorista riciclatosi scrittore noir, un perseguitato...CONTINUA...

Autori Vari

11 settembre. I miti da smontare. Perché le teorie cospiratorie non possono reggere al confronto con i fatti

Tra gli effetti dell’attentato dell’11 settembre 2001, oltre alle migliaia di morti ed il pretesto per una politica di menzogne travestita da guerra contro il terrorismo, uno in particolare ha assunto caratteri di fiorente business: il complottismo. Come giustamente scrivono i curatori del libro: “Le macerie erano ancora fumanti e già nascevano le prime teorie complottiste, una marea che è avanzata negli anni fino a insinuare nell'opinione pubblica la ragionevolezza del dubbio: nessun aereo avrebbe colpito il Pentagono, le Torri Gemelle sarebbero state demolite con esplosivi e il governo Usa sarebbe...CONTINUA...

Arslan Antonia

Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra ‘800 e ‘900

Probabile che il nome di Antonia Arslan sia conosciuto al grande pubblico per “La masseria delle allodole” e “La strada per Smirne”, ovvero come autrice di importanti romanzi. Sicuramente meno nota l’Antonia Arslan professoressa universitaria, titolare della cattedra di Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università di Padova, che in queste vesti ha scritto “Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra ‘800 e ‘900”, nuovamente edito dalla Guerini e Associati dopo la prima edizione del 1998: una raccolta di brevi saggi scritti per lo più tra la fine degli anni ’80 e l’inizio...CONTINUA...

Barbacetto Gianni, Maroni Marco

Excelsior. Il gran ballo dell’Expo

Dopo i fatti del primo maggio 2015 - la devastazione di Milano ad opera del black bloc – parte della stampa e dei media ci hanno informato che le critiche all’Expo vogliono dire foraggiare il teppismo. Insomma un po’ quello che succedeva e succede per la Tav Torino – Lione. Sei contrario all’opera? Allora vuol dire che sei un cavernicolo e di fatto sostieni il terrorismo dei No-Tav. Ugualmente – dicono sempre questi organi di stampa e chi ci crede o fa finta di crederci - se hai criticato e critichi la kermesse milanese, non importa per quale motivo, ti devi assumere la responsabilità morale di...CONTINUA...

Barbacetto Gianni

Il Celeste. Ascesa e declino di Roberto Formigoni

E’ di qualche anno fa l’autobiografia di Mino Martinazzoli,“Uno strano democristiano”. Leggendo “Il Celeste” mi è tornato in mente questo titolo e ho capito che in fondo per il buon Martinazzoli ci stava tutto: un politico che si era preso l’onere di archiviare un partito da tempo in decomposizione e che, negli anni del primo berlusconismo rampante, aveva scelto di essere un perdente pur di non intrupparsi con certe compagnie. Considerando il personale politico che  ormai rappresentava la Democrazia Cristiana proprio un democristiano “strano”. Parimenti il titolo del libro di Barbacetto dedicato...CONTINUA...