"Questo libro è l'ultima pietra che portavo nella mia gerla, la più pesante, quella che era rimasta sul fondo. Ho dovuto infilare il braccio dentro, cercarla nella parte più buia, nascosta tra le foglie. Tra tutti i libri che ho scritto questo è stato l'unico di cui, fin dall'inizio, conoscevo la fine. Non c'era sorpresa possibile, né colpi di scena, né vie di fuga. La fine era la parola «morte», scritta accanto al tuo nome, Pierluigi Cappello, scandito come negli appelli a scuola. Appello al quale tu non avresti potuto più rispondere: «Presente!»". Doveva essere un libro scritto a due mani, "Il tuo sguardo illumina il mondo", in nome di una promessa che Susanna Tamaro e Pierluigi Cappello...CONTINUA...
Gli argomenti trattati nella raccolta di saggi “Intorno alla musica”, in parte già apparsi sulle riviste “Risuonanze”, “Musica/Realtà”, sono davvero numerosi – in teoria complessi e di difficile classificazione - ma, come subito ha evidenziato Enrico Fubini nell’introduzione al volume, si possono intendere sostanzialmente come uno sguardo attento e approfondito sulla natura del linguaggio musicale. Riflessioni che prendono spunto in particolare dalle cosiddette avanguardie del Novecento: ovvero linguaggi e trasformazioni che hanno dato risalto alle contraddizioni...CONTINUA...
Rocco Moscatiello, Daniele Stazi e Michele Santori, i componenti della band reatina Alan Spicy, trascorso qualche mese dalla prima pubblicazione dell'album d’esordio, hanno molti motivi per essere soddisfatti del loro “Frammenti”: la critica “di settore” pop/rock – anche se purtroppo il più delle volte e dovremmo definire mere segnalazioni e certo non scomodare la vera e propria critica musicale – ha accolto con simpatia e giudizi sostanzialmente concordi i brani che rispondono al nome di “Plastica”, “Avvolte”, “Caronte”, “93”, “Franco”, “Super Alan”. In particolare è stato evidenziato come tutte le sei canzoni siano caratterizzate, almeno per chi ascolta di primo acchito, da un impatto sonoro...CONTINUA...
In pochi anni di presunta rottamazione – pervenuta soltanto quella del Partito Democratico – Matteo Renzi è stato oggetto di innumerevoli saggi: quelli che incoronavano il “Royal Baby” (titolo di un panegirico di Giuliano Ferrara e quindi inevitabile bacio della morte), seguiti a ruota da ferocissimi pamphlet (Scanzi, De Lucia), e poi da analisi sostanzialmente accademiche, politologiche su una stagione di storytelling” e di profonde mutazioni genetiche della cosiddetta sinistra. “Matteo Renzi, dal pop al flop” è un saggio che in tutta evidenza appartiene alla terza categoria, incentrato sull’ascesa e declino “di una leadership televisiva”. La convinzione dell’autore, Giandomenico Crapis, uno...CONTINUA...
Già solo il titolo dell’ultimo libro di Paolo Miorandi, e soprattutto il sottotitolo, richiamano l’attenzione di un pubblico particolare, non necessariamente già definito nel numero, perché dopo questa lettura mi auguro aumenti, ma nel gusto letterario. Sto parlando degli estimatori di Robert Walser, scrittore svizzero dal destino poco luminoso durante l’esistenza, in seguito recuperato e giustamente collocato accanto a Musil e Kafka, tanto per fare due nomi di “grandi scrittori di lingua tedesca”. Personaggio instabile, non solo per le numerose residenze, ma quasi per un’incapacità volontaria di dare punti fermi alla propria esistenza: poco dopo i cinquant’anni Robert Walser fu ricoverato presso...CONTINUA...
“La gente non esiste”, almeno come ce lo racconta lo scrittore Paolo Zardi, è un titolo da interpretare non tanto come negazione di una realtà quanto come un certo modo di guardare al prossimo, con la consapevolezza – nero su bianco in quarta di copertina – che “esistono gli uomini, i loro insopprimibili desideri, le speranze insondabili, le misteriose direzioni che tessono ogni vita”. Ancor più concisi potremmo dire che Zardi, con questa sua nuova raccolta di racconti edita dalla Neo, ha voluto...CONTINUA...
Germania, ottobre 1946, su incarico di un quotidiano di Stoccolma, un pressoché sconosciuto e giovane scrittore viene inviato a svolgere un reportage sulle condizioni di vita del popolo del paese sconfitto e ridotto a un cumulo di macerie.
Il rapporto fra letteratura e sofferenza è sempre stato il punto focale dell’opera di Stig Dagerman, provetto genio della letteratura svedese degli anni a cavallo fra le due guerre precocemente scomparso, suicida a soli 31 anni.
Dello strazio e la sofferenza per l’abbandono dei genitori e i lutti degli amatissimi nonni con cui era cresciuto (fra i quali quello del...CONTINUA...
“Perché le donne intelligenti sono stupide in amore?”
Quante volte ci si trova di fronte al parallelismo tra intelligenza femminile e predestinata solitudine. Mi sono sempre chiesta cosa voglia significare. Forse, sottintende che le donne che hanno una sana vita di coppia sono - sotto sotto - un po’ stupide? E non è vero che esistono diverse forme di intelligenza, tra cui quella emozionale? Certo è che non è raro vedere donne talentuose e brillanti, forti e ambiziose nella vita e sul lavoro, scivolare nel vortice della stupidità quando si tratta di relazioni amorose.
È quello che succede a Paola Tavella, autrice e protagonista dell’autobiografia immaginaria nel suo libro: CONTINUA...
La malattia per Elisabeth Tova Bailey arriva improvvisa. Torna negli Stati Uniti dal suo viaggio in Europa afflitta da un virus impietoso che prende possesso delle sue cellule nervose. "Avevo creduto di essere indistruttibile, ma mi sbagliavo. Ero convinta che se qualcosa fosse andato storto la medicina moderna mi avrebbe guarito, ma anche qui mi sbagliavo. Gli specialisti di diversi ospedali importanti non furono in grado di diagnosticare la causa dell'infezione. Entrai e uscii dalle strutture sanitarie per mesi, e le complicazioni mi costarono quasi la vita. Un farmaco sperimentale appena prodotto rese stabili le mie condizioni, anche se ci sarebbero voluti anni di sofferenze prima che...CONTINUA...
Chi conosce Maurizio Cometto lo descrive come persona timida e gentile, e probabilmente un’impressione di delicatezza e di leggerezza, di primo acchito, potrà coglierla anche il lettore di “Magniverne”, l’ultima raccolta antologica di racconti dello scrittore e ingegnere piemontese. Il “cuore di fiaba”, come leggiamo in quarta di copertina, non c’è dubbio che esista ma più probabilmente è qualcosa che riguarda la cornice, in parte lo stile di scrittura, sopratutto nelle pagine del romanzo breve “Il costruttore di biciclette”, in parte la presenza di bambini e di preadolescenti...CONTINUA...
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