Categoria: Narrativa

Stanghellini Arturo

Introduzione alla vita mediocre

Da tempo aspettavo il momento giusto per leggere questo libro, anni ormai, e il momento è arrivato all'inizio di questa estate, quando ho voluto dedicarmi un po' a tre autori pistoiesi del passato: Francesco Andreini, Policarpo Petrocchi, Arturo Stanghellini (ordine alfabetico e cronologico). Tutti e tre hanno l'onore della toponomastica cittadina, in quei modi diversi dovuti al sentire di chi nel tempo dette i loro nomi alle varie strade. Potrebbe essere interessante soffermarsi su tali dati, curioso cercare di capire, risalire ai vari periodi, ma qui c'è un libro che chiama, di cui c'è da scrivere...CONTINUA...

Bremer Jan Peter

L’investitore americano

Uno scrittore tedesco ha scoperto da tempo che l’appartamento in cui vive con la moglie, i due figli e il cane, potrebbe crollare, è infatti pericolosamente inclinato nella parte anteriore. Vani si sono rivelati i suoi appelli all’amministrazione condominiale e allo sportello di consulenza legale. Un misterioso investitore americano ha acquistato tutto lo stabile...CONTINUA...

Schwarzenbach Annemarie

Ogni cosa è da lei illuminata

Annemarie Schwarzenbach è arrivata a me attraverso "Lei così amata", libro della Mazzucco. Passato qualche mese, recupero "Ogni cosa è da lei illuminata", breve ed intenso racconto della Schwarzenbach. A dire il vero l'avevo già letto lo scorso anno. L'ho riletto. "Ogni cosa è da lei illuminata" è un titolo incantevole, ma non ha nulla a che fare con il titolo originale "Eine frau zu sehen" ossia "Vedere una donna". E neppure il bellissimo volto in bianco e nero scelto per la copertina ha nulla a che fare con Annemarie Schwarzenbach visto che la donna ritratta è Dolly...CONTINUA...

Nikitin Aleksej

Istemi

E’ improbabile che ad Aleksej Nikitin nello scrivere “Istemi” siano venute in mente le opere di Shostakovich, ed in particolare del Naso; ma proprio per i temi della scissione della personalità, il dissidio tra vero e falso, e soprattutto per la rappresentazione grottesca della burocrazia sovietica, un qualche richiamo e collegamento non sarebbe stato neanche campato in aria. Solo che, nel caso del lungo racconto di Nikitin, il volto ottuso e crudele della dittatura sovietica non si manifesta tanto con i miseri travet oppressi da ingranaggi incomprensibili, ma semmai con la presenza di spie e di...CONTINUA...

Loy Rosetta

Ahi, Paloma

"Ahi, una Paloma blanca come la nieve, come la nieve, ahi, m'ha rovinato l'alma, come me duele, come me duele…". E' una vecchia canzone. Si ascoltava da un grammofono a manovella durante l'estate del 1943. L'ascoltavano i ragazzini sfollati a Brusson, in Valle d'Aosta. Rosetta Loy era lì con la sua famiglia, lontana da Roma e da molti altri orrori della Guerra. Una Guerra che, nonostante tutto, viene percepita ugualmente: il Grand Hotel Brusson può offrire solo pasti poveri e sempre uguali, la stoffa per fare un nuovo vestito non si trova e comprare cioccolata alla borsa nera è solo un miraggio...CONTINUA...

Buzzati Dino

La boutique del mistero

Dino Buzzati è un grande e atipico autore del nostro Novecento, dall’opera molto vasta ed eclettica, in parte non ancora scandagliata a sufficienza. Per tutta la vita Buzzati lavorò come giornalista al “Corriere della Sera” – la fortezza Bastiani de “Il deserto dei Tartari”- ma i suoi lavori letterari spaziano attraverso il romanzo, i racconti, le inchieste, l’aforisma, la poesia, la favola, il testo teatrale, amò inoltre la pittura e l’illustrazione. Ingiustamente ignorato o disprezzato...CONTINUA...

Oz Amos

Scene dalla vita di un villaggio

Ci sono libri che ti vengono incontro da soli. Magari perché una sera, mentre dai un'occhiata alla bancarella di libri usati, il libraio ti riconosce e ti dice: "Tu sei quella che legge gli scrittori ebrei!". E' passato un anno, ma lui si ricorda di me. Perché, come mi spiega, sono l'unica a comprare libri dalle copertine improbabili, scritti da autori dai nomi altrettanto improbabili. "Pensavo che quei libri non li avrei mai venduti… erano veramente brutti da vedere". Capisco cosa intende. Nel frattempo è impegnato a rivestire di cellophane "Scene dalla vita di un villaggio" di Amos Oz. "Questo...CONTINUA...

Vanderbeke Birgit

Vedo una cosa che tu non vedi

Andare via. E' un proposito che facciamo in tanti, anche più volte al giorno. Poi però ci sono gli impegni. Magari il lavoro, magari un figlio, magari un marito o decine di altre ragioni (o solo alibi?). Andare via. E' quello che desidera la protagonista del romanzo della Vanderbeke, unica voce narrante e suo palese alter ego. "Inizialmente sono rimasta e ho pensato, un giorno andrò via, intanto il bambino continuava a crescere, e io ero ancora lì, e un giorno ho pensato, se non ti sbrighi ad andar via, va a finire che rimani qui e poi ti prende la tristezza, e allora sono andata via, mentre...CONTINUA...

Ferguson Kathleen

Storia di una perpetua

La perpetua più famosa della letteratura italiana è sicuramente la Perpetua de "I promessi sposi". Una figura tutto sommato collaterale e subalterna. Eppure è proprio in queste figure collaterali e subalterne che può annidarsi un fascino inaspettato, un magnetismo che diversi scrittori e parecchi registi hanno saputo trasformare in opera d'arte. Esattamente come ha fatto Kathleen Ferguson, una scrittrice nata in Irlanda del Nord e in cui sono incappata praticamente per caso. La Ferguson è stata educata secondo ferrei principi cattolici...CONTINUA...