Dalena Matteo

Puttane antifasciste nelle carte di polizia

Non sono partigiane, non fanno resistenza, non minacciano la vita di nessuno. Sono donne che praticano il meretricio, donne per lo più poco istruite e poco fortunate. Donne che la storia avrebbe serenamente perso per strada se non fosse stato per le registrazioni di solerti funzionari dello Stato fascista pronti a segnalarle, fotografarle e schedarle. Sono tracce minime, segni comunque rintracciabili di esistenze passate, testimonianze reali di un pezzo di storia italiana che in tanti ritengono quanto meno trascurabile. Non Matteo Dalena, evidentemente. Il giornalista e storico calabrese, infatti, ha deciso di andare a scavare tra le carte del Casellario Politico Centrale dell'Archivio Centrale...CONTINUA...

Dawan Daniela

Qual è la via del vento

"Un'infinità di persone, quante saranno? Decine di migliaia. Armate di bastoni, scimitarre, coltelli, spranghe, pietre, sciamano a ondate dalla città vecchia. Sotto i loro passi la terra sussulta. Grida tuonano nell'aria tiepida, inneggiano alla guerra santa, a Nasser, il rais egiziano. Avanzano inarrestabili, neppure la polizia riesce a contenerle. Alcune automobili precedono le colonne umane e dai finestrini aperti, dritti in piedi sui cofani, sui tetti, uomini col megafono scandiscono, con voce ormai rauca, parole che la folla fa sue: «Morte ai cani ebrei»". Una scena letta già mille volte e mille volte da leggere. Una folla inferocita e incontrollata che cerca i "cani ebrei". Siamo...CONTINUA...

Fuks Julián

Storie di letteratura e cecità

Uno dei pregi delle edizioni Wordbridge – edizioni digitali e non solo – è quello di aver sdoganato per il lettore italiano questa piccola/grande perla ch’è Storie di letteratura e cecità. Il suo autore, Julián Fuks, è uno dei più celebri scrittori brasiliani della nuova generazione, ahimé ancora poco noto in Italia. L’ultimo dei suoi quattro romanzi pubblicati, A resistência, sulla dittatura militare in Argentina e la fuga di molti intellettuali dal regime, ha vinto il premio Jabuti, il più importante riconoscimento letterario brasiliano....CONTINUA...

Grossi Paolo

Una Costituzione da vivere

Le prime pagine dei più noti manuali di diritto costituzionale e di diritto pubblico difficilmente si caratterizzano per originalità: le vicende del costituzionalismo moderno, il significato di costituzione rigida e non “ottriata” sono per lo più trattate in maniera molto schematica, il necessario sguardo d’insieme, che contempli diritto, storia e società, spesso risulta carente e tutto scorre via frettolosamente, magari con qualche breve accenno alle prospettive politiche ed economiche del secondo dopoguerra. Decisamente altro approccio quello di Paolo Grossi, presidente emerito della Corte costituzionale, che col suo saggio “Una Costituzione da vivere” – poco meno di 80 pagine dedicate a “Giuseppe...CONTINUA...

Bruto Lucio Giunio

Banda Etruria. Massoni, politicanti e affaristi: la grande truffa della bancarotta Etruria

In questi giorni – novembre 2018 – i media italiani si occupano delle assunzioni in nero del padre di Di Maio e, col consueto sprezzo del ridicolo, l’ex ministra Maria Elena Boschi ha preso la palla al balzo lamentandosi di quel destino cinico e baro che tanto l’ha fatta soffrire: “Mio padre è stato tirato in mezzo ad una vicenda più grande di lui per il cognome che porta e trascinato nel fango da una campagna di odio - attacca la Boschi -: caro signor Di Maio, il fango fa schifo",  dice riferendosi a Banca Etruria. "Le auguro di dormire sonni tranquilli, e di non sapere mai cos'è il sentimento di odio che è stato scaricato addosso a me e ai miei" (da quotidiano.net). Lo “storytellig” del...CONTINUA...

De Angelis Edoardo

Indivisibili

Il cinema italiano deve tanto a Napoli. Il panorama partenopeo ci ha regalato grandi attori e registi, quasi mai misurati o austeri, ma dall’esuberanza impetuosa e carnale. Riflesso fedele di una terra pulsante e drammatica che forgia a sua immagine personalità cariche di un emotività incontenibile, e quindi altamente espressive. Edoardo De Angelis onora questa prestigiosa scuola con la sua opera, Indivisibili, che racconta una storia napoletana fuori dal comune. L’arrangiarsi è nel film un’arte a tutti gli effetti, e laddove la natura sembra condannare ad un destino ingrato, ecco che l’autentico maestro di vita (e figlio del Vesuvio) ha il suo colpo di genio. Quella...CONTINUA...

Dalcher Christina

Vox

"Puoi dire non più di 100 parole al giorno. Ma solo se sei donna". È stata questa frase, stampata direttamente sulla copertina di "Vox", ad incuriosirmi. Pronunciare al massimo 100 parole al giorno. Ho provato ad immaginarlo e ho pensato agli effetti di una forzatura del genere applicata alla vita quotidiana. Un incubo, una violenza, un'oppressione difficili da gestire e da tollerare. Eppure nel mondo distopico immaginato dalla Dalcher esiste una legge che impone alle donne, e solo alle donne, di non pronunciare più di 100 parole al giorno. Una legge emanata dal nuovo governo degli Stati Uniti, unico Paese in tutto il mondo occidentale a voler ripristinare un ordine perduto e basato...CONTINUA...

Pincio Tommaso

Il dono di saper vivere

"Il dono di saper vivere" è stato un regalo dall'amico Andrea Consonni che qui ringrazio. Un libro di cui ho atteso l'arrivo per diversi giorni e che ho iniziato a leggere sicura di potermi affezionare, incantare e sorprendere come solitamente mi capita leggendo Pincio. Dopo aver terminato, però, quel che mi rimane è una certa costernazione. Qualcosa ne "Il dono di saper vivere" non mi ha convinta. Sarà per via di una mescolanza di generi letterari che si incrociano e si sovrappongono in maniera quasi caotica, sarà per via di quel Caravaggio che c'è ma non come avrebbe potuto, sarà per via di un garbuglio di filosofia minima, biografia artistica e narrativa che, nel complesso, non mi sembra abbiano...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Mamma Li Turchi (e Li Greci) – Parte 2

16 luglio 2018 La prima cosa che facciamo la mattina qui a Büyük Orhan è camminare fino in centro per fare colazione nel locale di fiducia di Moustafa, il padre di Selim: un locale piuttosto spoglio, con tavoli e sedie di plastica dove però preparano la migliore zuppa del circondario. Ci viene servita in piccole ciotole, ha un colore arancione, contiene sicuramente aglio e svariate spezie più qualche pezzo di carne, la si accompagna con del pane fresco. Moustafa viene qui ogni mattina ormai da dieci...CONTINUA...

Krauspenhaar Franz

Brasilia

Un’opera a cui non ero preparato. Conosco Franz Krauspenhaar da più di dieci anni e ho letto la maggior parte dei suoi romanzi e delle sue raccolte poetiche. Ho pure dichiarato più volte che lo considero uno dei migliori scrittori italiani. Ma a Brasilia, ripeto, non ero pronto. È un libro molto diverso dagli altri. Sì, sempre legato alla sua vena intima, viscerale e drammaticamente corrosiva. Ma qui c’è una differenza specifica. Siamo davanti a un romanzo distopico, ambientato in un altrove insolito per l’autore e – normalmente – al più evocativo...CONTINUA...