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Narrativa
Avevo già letto un libro di Kader Abdolah. Si trattava di "Scrittura cuneiforme". Arrivavo a "Il viaggio delle bottiglie vuote" con gli occhi e la testa pieni della magia, della bellezza e della suggestione di quel libro. E sono rimasta delusa. Perché "Il viaggio delle bottiglie vuote", scritto prima di "Scrittura cuneiforme", non mi ha trasmesso le stesse sensazioni o, quanto meno, non mi ha conquistato né convinto come era accaduto con il libro precedente. La scrittura di Kader Abdolah è e rimane molto delicata e sentita, ma manca tutto il resto. Ed è un peccato. A grandi linee si può anche dire...CONTINUA...
La parola "ebreo" entra per la prima volta nella vita di Rosetta Loy quando lei è una bimba di pochi anni. Da un appartamento al di là di Via Flaminia numero 21, dove vive, è in corso una festa. Un battesimo? Chiede ad Annemarie, la sua Fräulein. No, in quella casa festeggiano una circoncisione perché sono ebrei. "Anche la signora Della Seta è ebrea. Abita accanto a noi: è vecchia, così almeno sembra a me. Quando sono malata viene a trovarmi, io ho la febbre e il mio corpo scompare nel grande letto matrimoniale in camera della mamma. La signora Della Seta ha i capelli grigi raccolti in una retina...CONTINUA...
“Dio creò il mondo a Vila Nova de Gaia, in un caldo pomeriggio di maggio del 1930”.
Un bambino osserva il mondo quasi esclusivamente attraverso un binocolo, regalo dell’amato nonno. Scopre così aspetti insoliti della realtà. Tutto si trasforma e diventa più interessante, non solo, il ragazzo ha imparato a svitare le lenti dello strumento e a far convergere...CONTINUA...
"Tempesta" (titolo originale "Remorques") viene presentato, in primis, come il libro che Primo Levi ha letto durante la sua ultima notte ad Auschwitz. È stato un medico greco in fuga dal lager a lasciarglielo. E Levi lo legge e lo rilegge per ore ed ore. D'altro canto è il primo libro che ha la possibilità di tenere tra le mani dopo un intero anno senza letture. Ma di questo importante momento della vita di Primo Levi e dei simboli che "Remorques" racchiude, ha diffusamente scritto Andrea Cortellessa nella nota critica al libro di Roger Vercel (leggibile, in versione ridotta, anche in CONTINUA...
"Ho dodici anni e questa sera sarò morta". Niente male come incipit. Di impatto, a dir poco. In effetti la ragazzina protagonista e voce narrante de "La petite", romanzo della giornalista, produttrice cinematografica e scrittrice Michèle Halberstadt, nota anche con il nome da sposata di Michèle Pétin, ha appena svuotato l'armadietto dei medicinali di casa. Ha prelevato sonniferi e altre pillole che la Mamma (scritto con la M maiuscola) teneva lontano dalla portata dei bambini e con l'aiuto di cinque bicchieri d'acqua ha ingoiato tutto. Questione di ore, pensa. Beve del succo d'arancia, mangia...CONTINUA...
Non mi è facile scrivere di questo libro perché è un libro che ho sentito molto vicino, nella lettura, e la vicinanza porta coinvolgimento, e questo non sempre è positivo quando mi metto a scrivere riguardo qualcosa che ho letto, o visto, o ascoltato. Si parte da sensazioni positive: il ritrovarsi in una storia, in un personaggio, in una sorta di sentire comune nonostante le differenze non da poco. Ci sono anche le similitudini non da poco, visto che l'autore è un toscano, come me, degli anni '70, come me, quindi abbiamo vissuto gli stessi anni avendo più o meno la stessa età. Scendendo nel dettaglio...CONTINUA...
Di recente ho scoperto che nei paraggi c'è una nuova libreria. E' stata inaugurata poco prima dello scorso Natale. Un buon segno, mi dico, considerando la fase storica e le difficoltà che tante librerie stanno vivendo. La libraia è una mia vecchia conoscenza. Entro, faccio un giro e prenoto un libro: "Il dono del viandante" di Mia Couto. Passo a prenderlo qualche giorno più tardi e lo divoro in una serata. Non mi sorprende: Mia Couto conferma di essere uno degli scrittori migliori che conosca. In tutto ciò che scrive, inclusa questa raccolta di racconti, riesce ad iniettare magia, poesia, incanto...CONTINUA...
Bisogna subito chiarire che “Danza macabra”, l’ultima opera di Leonardo Gori, pubblicata nel 2012, è proprio un racconto e neanche definibile come racconto lungo o romanzo breve. Dimensioni quindi coerenti per essere inserito nella nuova collana “Smart” della Felici editore, così presentata: “per chi ha poco tempo ma non vuole rinunciare al piacere di una buona lettura. Una sorta di libri in tasca da tirare fuori in ogni momento della giornata”. Qualcosa che potrebbe ricordare le Millelire di Marcello Baraghini. In realtà di mille lire c’è poco e difatti la critica comune nelle ormai numerose recensioni...CONTINUA...
Il romanzo di Sarah McCoy profuma di pane, di zenzero e cannella, di dolci glassati che col loro aroma aiutano ad affrontare anche le tragedie più terribili e i ricordi più dolorosi. Le edizioni Nord ci propongono, come ne “CONTINUA...
Said Marhan è un ladro. E' stato tradito dal suo fido compagno Alish ed ha scontato quattro anni di carcere. E' finalmente libero ed "ecco dischiudersi il grande portone del carcere su segreti senza speranza". Said è rabbioso. Ce l'ha coi cani traditori. Ce l'ha con Alish ma anche con Nabawiyya, la donna che ha divorziato da lui per stare insieme all'uomo che ha causato la sua carcerazione. Tradimento doppio, ignobile, imperdonabile. Said, però, vorrebbe prima di tutto riabbracciare la piccola Sana', sua figlia. Nel flusso di coscienza che accompagna tutta la narrazione, l'uomo pensa alla...CONTINUA...
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