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Francesco Ricapito
Bisogna stare a tenti a leggere bene il titolo di questo libro, non è “Il Violinista”, come pure io ho pensato finché non l’ho iniziato, bensì il “Il Violista”. Non di violini, bensì di viole infatti si occupa il protagonista, Danilov, musicista di professione e demone a contratto basato sulla Terra.
Madre umana, padre demone, il nostro appartiene ad entrambi i mondi e a nessuno di questi. Ecco perché la comunità demoniaca ha deciso di lasciarlo sulla...CONTINUA...
Il sottotitolo dice più o meno già tutto: questo libro è una raccolta di aneddoti e fatti curiosi riguardanti il mondo e la storia della musica rock.
Il modo con cui questi sono presentati è indubbiamente simpatico: elencare uno dopo l’altro tutti i mesi e i giorni dell’anno e per ognuno descrivere un qualche evento accaduto in quel giorno. Ecco quindi spiegato il titolo, “Across the year”, ossia “attraverso l’anno”, parafrasi di una famosa canzone dei Beatles, “Across...CONTINUA...
Il titolo sembra promettere una sorta di saga fantascientifica, avventure tra galassie, astronavi e pianeti, eroi ed eroine, cattivi da combattere e colpi di scena. Niente di più sbagliato: questo libro è ambientato sulla nostra Terra, e lo è talmente a fondo da esplorarne i lati più spiacevoli e scuri.
Facendo una rapida ricerca su Google si scopre che in verità Panopticon è il progetto di un carcere ideale disegnato nel 1791 dal giurista CONTINUA...
Apro l’uscio del pub ed è come attraversare un portale dimensionale: mi lascio alle spalle la strada trafficata, la pioggia, i passanti con gli ombrelli e atterro in un nuovo mondo. I miei sensi vengono colpiti all’improvviso: nelle narici penetra l’effluvio di decine di pinte misto all’umido dei vestiti bagnati dalla pioggia e condito da un pizzico, per fortuna leggero, di sudore, gli occhi non sono ancora del tutto abituati alla...CONTINUA...
30 dicembre, sono circa le 8 e 30 di mattina, la nonna di Selim, che mi ha ospitato per la notte, entra in camera e ci sveglia. Siamo in due, io ed un giovane etiope alto un metro e un barattolo il cui telefono ha suonato nel mezzo della notte con uno squillante muezzin che chiamava i fedeli alla preghiera.
Siamo a Bursa, città turca sulla sponda meridionale del Mar di Marmara, sono arrivato ieri notte dopo un viaggio piuttosto...CONTINUA...
Penso si possa andare abbastanza sul sicuro dicendo che il tema alla base di questo libro sia il ruolo che uomini e donne hanno nella società e come questo venga percepito.
La vicenda si svolge in una sorta di futuro distopico dove un gruppo di persone ha deciso di isolarsi e abbandonare lo stile di vita industrializzato per tornare ad uno più a contatto con la natura. Per questo si trasferiscono tutti a vivere in quella che chiamano “La Valle Delle Rocce”. Purtroppo però una malattia sconosciuta uccide tutte le donne del gruppo, e forse anche del mondo, e così gli uomini si ritrovano da soli...CONTINUA...
Si tratta senza dubbio di un bel libro, senza tante pretese, semplicemente una storia interessante, scritta bene e di facile lettura, con personaggi ben costruiti e situazioni intriganti.
Ci troviamo nella campagna inglese del primo Dopoguerra, Westerbridge è un sonnacchioso villaggio abitato soprattutto da contadini dove il pettegolezzo è lo sport principale e la vita prosegue immutata stagione dopo stagione.
Protagonista è la diciassettenne Shriley Fern, che narra in prima persona la vicenda. Shirley sta per finire la scuola, è una delle allieve più brillanti della sua classe e vorrebbe...CONTINUA...
Ecco un libro che ho trovato difficile da giudicare:
all’inizio si presenta come una sorta di manuale su come viaggiare con figli
piccoli, informazioni pratiche, consigli, dritte e suggerimenti. Questa però è
solo una piccola parte perché il resto è più simile ad un racconto di viaggio,
con episodi, resoconti, persone e luoghi.
Personalmente porto un grande rispetto per quei genitori
che trovano la voglia di continuare a viaggiare anche dopo la nascita dei figli
perché richiede una gran dose di organizzazione, preparazione...CONTINUA...
20-21-22 luglio 2018
Qui a Salonicco fa caldo ma la sera l’aria di mare rinfresca l’atmosfera e favorisce il riposo. La mattina comincia con un caffè per me, due e una sigaretta per Maria, qualche biscotto e poi via a passeggio per il quartiere di Tsinari, uno dei più caratteristici perché tra i pochi sopravvissuti al grande incendio del 1912. In alcuni punti ricorda Montmartre a Parigi...CONTINUA...
19 luglio 2019
Superato il confine provo a dormire ma con scarsi risultati, l’arte dell’assopirsi dovunque purtroppo non mi appartiene. L’alba ci coglie durante una pausa presso un autogrill, intorno a noi basse montagne ed un paesaggio molto simile a quello prealpino.
Raggiungiamo Salonicco da nord-est, quando scolliniamo si vede subito il Mar Egeo, azzurro sotto la luce del...CONTINUA...
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