Categoria: letteratura italiana

Marra Wanda

Vendere un’idea. Il consenso e la politica nell’era Renzi

Wanda Marra, l'autrice di "Vendere un'idea", ha più volte affermato che il suo libro non va inteso come un pamphlet contro Matteo Renzi, che pure è il più noto venditore d'Italia; semmai un'inchiesta su come si costruisce il consenso intorno ad un leader, mobilitando specialisti di diverse discipline: comunicazione, moda, psicologia, sceneggiatura, marketing, storytelling, fotografia, giornalismo. Se è vero che "Vendere un'idea" si avvale di innumerevoli citazioni e interviste a illustri studiosi e noti professionisti del marketing, va detto che, in ogni caso, il...CONTINUA...

Eco Umberto

Pape Satàn Aleppe

Nonostante sia una lettura piacevole e anche istruttiva ho il sospetto che quest’ultimo saggio di Umberto Eco, “Pape Satàn Aleppe”, edito dalla nuova casa editrice La nave di Teseo, all’indomani della sua morte, non verrà annoverato fra le opere più importanti del grande intellettuale. Ho detto saggio ma si tratta di una raccolta di scritti giornalistici, pubblicati sull’Espresso nella sua famosa rubrica “La Bustina di Minerva”.  Gli scritti non sono ordinati cronologicamente ma per tematiche. Raccolta ponderosa, forse persino troppo...CONTINUA...

Magliani Marino

CARLOS PAZ E ALTRE MITOLOGIE PRIVATE

Marino Magliani è famoso per parlare della Liguria e dell’Olanda, nei suoi libri. Carlos Paz e altre mitologie private (Amos Edizioni, 2016), brillante raccolta di racconti, dimostra quanto questa affermazione sia vera e, al tempo stessa, inesatta. Presa alla lettera, infatti, sembrerebbe quasi indicare un’ispirazione dagli orizzonti "costretti". Ma questo libro dimostra come, sia all’interno di queste coordinate geografiche...CONTINUA...

Crosetti Maurizio

Esercizi preparatori alla melodia del mondo

Linguaggio universale per eccellenza, la musica sa dire senza sprecare parole, sa aggiustare e consolare, abbracciare e mitigare. Lo sa bene Davide Martello, il pianista italotedesco che da anni gira il mondo con il suo pianoforte per trasmettere il sostegno e il conforto della musica a chi, per un motivo o per un altro, ha perso molto o sta vivendo un momento "fatale". Davide Martello era accanto alla sede di Charlie Hebdo...CONTINUA...

Abbate Lirio, Lillo Marco

I Re di Roma. Destra e sinistra agli ordini di mafia capitale

Giuliano Ferrara all’indomani dell’arresto del Cecato aveva dato subito la sua interpretazione di Mafia Capitale: “Dove sono i morti? Se c’è la mafia, voglio i morti sul selciato. Sennò che mafia è?”. Concetto ribadito poche settimane dopo proprio durante una trasmissione radiofonica dedicata al nuovo libro inchiesta di Marco Lillo e Lirio Abbate: “Non ho voglia di partecipare a una trasmissione stercoraria. Ciò che ha detto adesso Marco Lillo è rovistare nella merda, le destinazioni d’uso, il piccolo appalto. Non mi piacciono queste cose qui. La mafia a Roma non esiste e questo lo hanno capito...CONTINUA...

Allegranti David

The Boy

David Allegranti pubblicando nel 2011 “Il rottamatore del Pd” fotografava il tentativo di Matteo Renzi di imporsi a livello nazionale e lo sguardo si concentrava soprattutto su un periodo tra il 2009 e il 2010. Tre anni dopo esce giustamente “The boy”, quale completamento di un lavoro di cronista che ha tampinato giorno per giorno l’ex sindaco di Firenze nel suo dichiarato tentativo di “rottamare” la vecchia politica. Ora abbiamo una biografia più compiuta in un momento nel quale non si capisce chi sia stato rottamato visto che quasi tutti si sono riciclati, e soprattutto in un momento nel quale...CONTINUA...

Amari Giuseppe, Vinci Anna

Loggia P2. Il Piano e le sue regole

A distanza anni, da quel luglio 1982 nel quale venne rinvenuto il “Piano di rinascita democratica” di Licio Gelli, l’idea che la P2 sia stata qualcosa di innocuo o, nella peggiore delle ipotesi, una semplice buffonata, ha sempre più preso piede. Del resto sappiamo in che mani è l’informazione italiana e quindi c’è poco da stupirsi. Preso atto che anche i più recenti tentativi di condizionamento delle istituzioni repubblicane – ci riferiamo alle inchieste sulle P3 e P4 – spesso sono stati minimizzati sbrigativamente, da parte di certa stampa, ad abbagli di giustizialisti invasati, non ci farà male...CONTINUA...

Aledda Aldo

Interna corporis. Anatomia di una pubblica amministrazione

E’ da tempo che ormai il sentire comune tende ad identificare la “Pubblica Amministrazione” con “i fannulloni”. Siccome di fannulloni autentici ce ne sono davvero (ovvero quelli che avrebbero da fare e non fanno, e non tanto quelli che sono privi di mansioni a causa di inquadramenti irrazionali), pochi o molti che siano, la campagna mediatica del ministro Brunetta ha dato i suoi frutti rinfocolando mai sopiti rancori verso una categoria di lavoratori ritenuta non a torto privilegiata. Ovviamente non tutti la pensano così, in primis coloro che nel pubblico ci lavorano davvero vivendo tutti i disagi...CONTINUA...

Alberti Vittorio V.

Il papa gesuita

Non è affatto un caso se sulla copertina del libro di Vittorio V. Alberti, “Il papa gesuita”, troviamo “L’incredulità di S. Tommaso” di Caravaggio e neanche una foto di Jorge Bergoglio Papa Francesco. Lo spiega l’autore in premessa: “La spiritualità e formazione gesuitica è, infatti, anti-idolatrica in radice. Si contrappone nettamente a ogni culto della personalità e, quindi, a ogni prospettiva individualistica” (pp.1). Se solo consideriamo il profluvio di parole in libertà che fin dalla sera di quel 13 marzo 2013 sono state rivolte a Jorge Bergoglio, il lettore potrà subito cogliere nel “Il papa...CONTINUA...

Ansaldo Giovanni

Don Enrico

In quarta di copertina leggiamo del “ritratto smaliziato” riservato in “Don Enrico” a quello che fu il Presidente provvisorio della Repubblica italiana; ed è tutto vero. Dovremmo però aggiungere che le stesse pagine di Giovanni Ansaldo ci danno la misura soprattutto di quanto smaliziato fosse l’autore del “Ministro della Buona Vita” e di “ L’ultimo Junker”. Ansaldo e De Nicola, ovvero l’incontro di due conservatori che avevano qualcosa da farsi perdonare relativamente al ventennio fascista e che, come giustamente scrive Perfetti nella prefazione di “Don Enrico”, mostra una sorta di canto e controcanto...CONTINUA...