Categoria:
Narrativa
Vera Stein, questo è il nome della protagonista di "Lettera da Francoforte". Dietro il nome di Vera, però, ci sono i ricordi e la vita di Edith Bruck la quale, anche in questo breve romanzo, non può non far riferimento alla sua esperienza di sopravvissuta alla Shoah. Il "motore" che dà vita alla storia è, tutto sommato, abbastanza semplice: Vera cerca di ottenere dal governo tedesco il risarcimento che le spetta per essere stata imprigionata ad Auschwitz, Kaufering, Landsberg, Dachau, Christianstadt, Bergen-Belsen.
Vera vive a Roma, è sposata e lavora come disegnatrice ed illustratrice...CONTINUA...
"Il cielo è dei violenti" è il secondo romanzo di Flannery O'Connor. Ho iniziato a leggerlo senza sapere quasi nulla né del libro né della sua autrice. Ho percepito, fin da subito, il talento di questa scrittrice e, contemporaneamente, mi sono accorta che il suo stile e la storia narrata non hanno tempo. Flannery O'Connor potrebbe aver scritto "Il cielo è dei violenti" ieri mattina o tra dieci anni. Scopro poi che, in verità, il romanzo risale al 1960, ma non c'è nulla che lo faccia indovinare. L'America che traspare da queste pagine ha qualcosa di guasto e di perverso e, proprio per questo, di...CONTINUA...
Deludente. E' il primo aggettivo che, a freddo, sono riuscita ad affibbiare a questo breve, recente romanzo della Murgia. Dopo aver adorato l'incanto, la potenza e il trasporto di "Accabadora" ritrovarmi tra le mani un libricino tanto insipido è risultato particolarmente sconfortante. Evidentemente mi aspettavo di più e di meglio di questa storiella tanto "carina" ma tanto insignificante. Probabilmente il contratto con l'Einaudi prevedeva la pubblicazione di un nuovo libro e gli obblighi contrattuali hanno portato la Murgia a scrivere un'inezia come "L'incontro".
Al centro del romanzo c'è Maurizio...CONTINUA...
Chi non sapesse nulla di Barbara Schiavulli e leggesse "Le farfalle non muoiono in cielo" può facilmente intuire che ci troviamo di fronte alla penna di una cronista di guerra. Una donna che possiede una discreta confidenza con i conflitti e ne conosce gli aspetti più tragici e contorti. Gli attentati, in numerosi Paesi del Medio Oriente (e non solo), sono pane quotidiano. La pratica di "attentare" la vita di persone innocenti, purtroppo, è uno degli strumenti messi in atto per combattere il nemico.
Israele e Palestina. Entità che sembrano costrette ad una guerra che pare infinita. Ragazzi nati...CONTINUA...
“Rosso Africa”, ultimo lavoro del sociologo della comunicazione Ausilio Bertoli è un romanzo breve e ben scritto, dallo stile sempre sostenuto e mai ridondante.
È tutto giocato sulle vicende di un brillante funzionario di banca, il Bassi, che incautamente ha concesso dei prestiti senza sufficienti garanzie a clienti in difficoltà e adesso si trova a pagarne le...CONTINUA...
Ne "La baracca dei tristi piaceri" Helga Schneider ha centrato alla perfezione titolo ed argomento. Peccato che, a mio avviso, abbia sbagliato tutto il resto. Il romanzo, uscito per Salani nel 2009 e ripubblicato da TEA nel 2012, si sofferma su uno degli aspetti più inquietanti e meno noti dei campi di sterminio nazisti: la presenza di bordelli. I nazisti, per motivi di igiene razziale, consideravano la prostituzione un reato punibile con la reclusione eppure "Nel 1943 Himmler prese la fulminante decisione di far allestire dei bordelli nei più grandi campi di concentramento. Quello di Buchenwald...CONTINUA...
Si dice, spesso, di Alice Munro, che le sue storie non abbiano nulla di sorprendente o di eclatante. Storie di un mondo ordinario, di provincia, in cui i protagonisti - donne, per lo più - sono alle prese con le normali e preventivabili difficoltà della vita (matrimonio, divorzio, tradimento, malattia). “Musica del quotidiano”, insomma, come del resto si legge nella quarta di copertina di “Nemico, amico, amante”. E dunque l’abilità della Munro sarebbe innanzitutto quella di rendere il banale affascinante e magnetico con la sola forza di una superba scrittura. Del resto, ogni vita merita un romanzo...CONTINUA...
Rakhee è una giovane ragazza cresciuta in America, nel Minnesota, da genitori indiani. Sta per laurearsi in Architettura e ha davanti a se un brillante avvenire e molti progetti, ha un fidanzato che la ama e desidera sposarla.
Apparentemente non le manca nulla e ha tutti i presupposti per diventare una donna felice e realizzata, ma cela un segreto antico, legato...CONTINUA...
Alice Munro è una di quelle scrittrici che mi ripromettevo di leggere da tempo. Sono partita dalla fine, ossia dal suo ultimo libro pubblicato in Italia: "Troppa felicità" (2011). Dieci lunghi racconti grazie ai quali ho potuto conoscere un'autrice degna del successo di cui gode da anni. Sono felice che la Munro sia stata una conferma, una scrittrice di cui non posso che riconoscere il talento e che mi ha colpita sia per la sua capacità di rappresentare un'umanità che sa essere, contemporaneamente, sublime e terrificante, sia per la sua scrittura elegante e lieve, un procedere narrativo in grado...CONTINUA...
Trambusto. Tram-bus-to. "Trambusto non si limitava a creare nuovi assetti abitativi capaci di offrire servizi e spazi che favorissero l’incontro, la socializzazione e l’organizzazione di attività culturali. Trambusto era una città solidale, creata per una popolazione rinata dalle proprie ceneri, un’alternativa alla detenzione, un’alternativa alle comunità". Insomma, il progetto vagamente utopico di un architetto, Salvatore Scarpitta, illuminato da una sorta di vocazione filantropica. Più di centocinquanta tram dismessi, trasformati in locali abitativi, dislocati attorno ad una piazza coperta...CONTINUA...
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