Categoria: Narrativa

Borges Coelho João Paulo

Cronaca di Rua 513.2

Maria Tortora

"Cronaca di Rua 513.2" è una sorta di romanzo d'esordio senza esserlo davvero. Perché? Perché non è il primo romanzo scritto da João Paulo Borges Coelho, ma è il primo romanzo scritto da João Paulo Borges Coelho tradotto in lingua italiana, grazie alle Edizioni dell'Urogallo. E' stato per me un onore, quindi, poter leggere la prima opera dello scrittore portoghese, mozambicano di adozione, portata in Italia. Ed è stato anche un piacere visto che nel colore e nelle voci di "Cronaca di Rua 513.2" ho ritrovato quella vivacità, quella magia e quell'energia...CONTINUA...
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Cronaca di Rua 513.2Crónica da Rua 513.2Edizioni dell'UrogalloElina Ilaria NoceraJoão Paulo Borges CoelhoLetteraturaletteratura portogheseMozambicoNarrativa

Morgan K. Richard

Sopravvissuti

Luca Menichetti

Le novità introdotte da Richard K. Morgan in “Sopravvissuti”, e tali da farne un “fantasy moderno”, sicuramente non possono essere comprese soltanto con un breve riassunto della trama: salvo quell’accenno all’omosessualità del protagonista principale del libro, il guerriero Ringil Eskiath, chi si limitasse a leggere la quarta di copertina potrebbe pur sempre pensare di avere tra le mani un romanzo strutturato comunque secondo i più noti cliché del genere. Niente di più sbagliato. L’autore ha voluto giocare pesante e, nel raccontare uno dei tanti mondi paralleli propri del fantasy, ha introdotto...CONTINUA...
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case editricifantasygargoyleGeorge Martinlankelot.euLetteraturaletteratura ingleseNarrativaRichard K. MorganRobert Howardsopravvissutisteampunk

Camilleri Andrea, De Cataldo Giancarlo, Lucarelli Carlo

Giudici

Maria Tortora

Regalare un libro non è un'impresa semplice. C'è chi preferisce andare sul generico e sperare che basti. Apprezzo il gesto della mia amica che, devo immaginare, si sarà domandata cosa potesse piacermi. Ha optato per "Giudici", anche se non so esattamente perché. Ho lasciato per mesi questo libro impilato e, solo ora, ho deciso di leggere i tre racconti che lo compongono, scritti da tre degli autori più amati dagli italiani: Camilleri, Lucarelli, De Cataldo. Come si intuisce dal titolo del libro, i protagonisti delle tre storie sono tre giudici. Tre figure raccontate umanamente e professionalmente...CONTINUA...
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Andrea CamilleriCarlo Lucarellicase editriciEinaudiGiancarlo De CataldogiustiziaLetteraturaletteratura italianaNarrativaRacconti

Pedini Carlo

La sesta stagione

marina monego

Scrivere, e pubblicare, un romanzone di stampo ottocentesco in questi anni rappresenta una sfida che Cavallo di Ferro, casa editrice romana, ha voluto accettare e che vede ora un buon risultato, visto che il romanzo...CONTINUA...
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Carlo Pedinicase editriciCavallo di FerrochiesaConcilio Vaticano IIdecadenzaI BuddenbrookLa sesta stagioneLetteraturaletteratura italianamusicamusicistiNarrativasacerdoziostoria della Chiesastoria italianaThomas Mannvocazione

Menéndez Salmón Ricardo

Derrumbe

Maria Tortora

Il Male ha una sua logica. Orribile e spesso inspiegabile, ma concreta e tangibile. Soprattutto quando viene incarnato da esseri umani che agiscono per distruggere e terrorizzare. La letteratura ha generato i suoi mostri, gli incubi umani ne partoriscono altri eppure, sempre più spesso, la realtà sa essere più spaventosa e crudele di quanto possa concepire la nostra immaginazione. Siamo quasi "abituati" a convivere con il terrore ma aver terminato la lettura di "Derrumbe", il romanzo di Ricardo Menéndez Salmón che esplora nel profondo alcune forme di terrore, proprio nel giorno in cui a...CONTINUA...
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attentatiClaudia TaroloDerrumbeLetteraturaletteratura portogheseMarcos y MarcosNarrativaRicardo Menéndez Salmónterrorismo

Malvaldi Marco

La carta più alta

Maria Tortora

"La carta più alta" è uno spasso, una boccata d'aria frizzante, un viaggetto leggero e parecchio allegro. Di tanto in tanto, incappare in un libricino tanto ameno è un piacere. A tenermi lontano dal Malvaldi, lo dico con sincerità, è stato il "giallo": un genere per cui non impazzisco. Lui è un giallista che fa anche il chimico (o forse un chimico che fa anche il giallista) ma per fortuna è anche uno scrittore brillante che sa mescolare con la giusta verve una morte misteriosa, la bellissima atmosfera della provincia italica e quel pizzico di vernacolo toscano che mi ha conquistata. Vengo poi...CONTINUA...
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BarLumecase editricigialloLa carta più altaLetteraturaletteratura italianamalvaldiMarco MalvaldiNarrativanoirsellerioSellerio editore

Sciascia Leonardo

Il Consiglio d’Egitto

Maria Tortora

A Roma, nella piccola piazza del Teatro di Pompeo, si apre una porta e uno spazio minuscolo. Al suo interno una libreria che ho scoperto solo di recente. Libri, per lo più usati, sono collocati con ordine lungo le pareti. Non cercavo nulla di particolare ma ho trovato questa bella edizione de "Il Consiglio d'Egitto" di Leonardo Sciascia. La copertina propone un disegno di Francisco Goya mentre il libro, pubblicato da Einaudi, risale al 1967, quinta edizione di un'opera uscita nel 1963. Un romanzo storico, CONTINUA...
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Abdallah Mohamed ben OlmancronacaEinaudifalso letterarioFrancesco Paolo Di BiasiFrancisco GoyaGiuseppe VellaLeonardo SciasciaLetteraturaletteratura italianaNarrativaromanzo storicoSciasciastoria

Vallejo François

Le sorelle Brelan

Maria Tortora

Il libro di François Vallejo, "Le sorelle Brelan", somiglia vagamente ad una fiaba. Una fiaba che ha per protagoniste tre regine: diverse, ribelli e molto unite, nonostante tutto. Tre sorelle che, fin dalle prime righe, appaiono compatte come un microscopico esercito. Hanno appena perso il padre, la madre è morta qualche anno addietro ma di fronte al giudice che deve decidere del loro destino mostrano una freddezza ed una determinazione da far impallidire chiunque. Soprattutto l'arcigna zia Rosie che aveva già in mente di divenire la tutrice delle tre ragazze ed insediarsi nella loro grande casa...CONTINUA...
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Cristina VezzaroDel Vecchio EditorefamigliaFrançois VallejoLe sorelle BrelanLes sœurs BrelanLetteraturaletteratura franceseNarrativasorelleVallejo

Martin George R.R.

In fondo il buio

Luca Menichetti

“Il Selvaggio West nello spazio profondo. La caccia vi terrà svegli”. L’affermazione (dal Los Angeles Time) presente nella quarta di copertina di “In fondo il buio”, è impegnativa, non è di quelle che passano inosservate. Curiosando qua e là possiamo trovare anche altri commenti – positivi – dove più che di “west” si parla di fantasy, di richiami a Tolkien, di “fantascienza pura”, di immaginario che ricorda la tradizione epica e così via. In realtà, dopo aver terminato il romanzo, molti lettori avranno capito che l’opera di George R.R. Martin non è incasellabile in un filone definito, tipo steampunk...CONTINUA...
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case editriciDying of the LightepicafantascienzafantasygargoyleGeorge R.R. Martinin fondo il buioLetteraturaletteratura americanaletteratura fantasticaNarrativaTarallo & Tintori

Zweig Stefan

L’impazienza del cuore

Maria Tortora

Stefan Zweig ha iniziato a scrivere "Ungeduld des Herzens" ("L'impazienza del cuore") nel 1936, ha terminato il romanzo nel 1938 e lo ha pubblicato, per le edizioni Bermann-Fischer, nel 1939. In quel frangente, lo scrittore di origini ebraiche aveva già abbandonato l'Austria per via delle persecuzioni naziste e si trovava nella città di Stoccolma. "L'impazienza del cuore" ha ottenuto immediato successo ed è stato tradotto ed "esportato" quasi immediatamente in Inghilterra e negli Stati Uniti. Volendo procedere con i richiami letterari, "L'impazienza del cuore" di Stefan Zweig mi ha ricordato...CONTINUA...
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